In principio era Dylan
27 Gennaio 2019Alda Merini
27 Gennaio 2019RELAZIONE D’ITALIANO sul romanzo storico Ivanhoe di Walter Scott, di Erika Ticozzelli IIIF, Liceo Bramante di Magenta – a.s. 2004/2005
TITOLO: Ivanhoe
AUTORE: Walter Scott nacque a Edimburgo il 15 agosto 1771. A quindici anni il padre lo accolse nel suo ufficio legale. Nel 1792, trascorsi cinque anni di tirocinio, fu ammesso in tribunale, facendo poi una brillante carriera:_ nel 1799 fu infatti nominato sceriffo di Selkirk e quindi cancelliere di corte giudiziaria. Il suo amore per la poesia e per la storia della sua terra si manifestò quando egli era ancora in giovanissima età. La raccolta di canti popolari di Allan Ramsay e quella di Percy costituirono per Scott una grande rivelazione. Cominciò allora a tradurre ballate tedesche, che da quelle di Percy traevano ispirazione. La sua notorietà ebbe inizio con la pubblicazione di Minstrelsy of the Scottish Border (Poesia giullaresca del confine scozzese) avvenuta nel 1802- 03. Vasta popolarità ebbe successivamente il romanzo in versi The Laiy of the Last Minstrel (Il canto dell’ultimo menestrello) del 1805, al quale fecero seguito La Signora del Lago e Il Signore delle Isole. Il suo primo romanzo Waverley, apparve nel1814 e gli assicurò anche in questo campo, grandissima fama. Il successo riportato lo indusse ad abbandonare ogni altra attività e a dedicarsi esclusivamente al romanzo. Ricordiamo qui, fra racconti lunghi e romanzi, Guy Mannering, L’Antiquario, Il Nano nero, La Sposa di Lammermoor, La Leggenda di Montrose, Ivanhoe, che è del 1820, Il Pirata, La Fortuna di Nigel, Quentin Durward, La Promessa Sposa, Il Talismano, Woodstock. Dopo aver guadagnato somme ingenti fu coinvolto nel fallimento del suo editore (1825-1826) e per pagare i debiti conseguenti a tale fallimento continuò a scrivere infaticabilmente, finché nel 1830 ebbe un colpo apoplettico. Riavutosi a stento, venne in Italia, dove soggiornò per un paio danni, tornando poi in Inghilterra. Morì ad Abbotsford, il 21 settembre 1832.
RIASSUNTO: Wamba e Gurth, rispettivamente giullare e guardiano di porci di Cedric il Sassone, incontrano per strada un gruppo di normanni a cavallo. Essi gli danno indicazioni sbagliate per far sì che non arrivino al torneo indetto dal principe Giovanni fratello di Riccardo che approfittando della prigionia di questi in Austria, sta tentando di usurpare il trono. Gironzolando i normanni trovano Ivanhoe travestito da eremita e li porta a casa del padre Cedric da cui è stato diseredato. Cedric non è molto contento di ospitarli poiché considera con astio tutti i normanni e chi li frequenta. Ma li accoglie comunque con un banchetto. Durante questo banchetto Brian è colpito dalla bellezza di Lady Rowena, pupilla di Cedric che ama Ivanhoe, che è molto ansiosa di conoscere gli ultimi avvenimenti in Terrasanta. Mentre i cavalieri discutono alla porta bussa un ebreo di nome Isaac di York. La notte stessa l’eremita salva la vita all’ebreo avvertendolo di un complotto ordito da Brian per assassinarlo, e l’accompagna fuori dal castello; l’ebreo lo ricompensa rifornendolo di un cavallo e d’armatura con cui potrà partecipare al torneo. In questo torneo un paladino sfida un avversario da lui scelto, il giorno seguente i cavalieri si sfidano in uno scontro diretto mentre l’ultimo giorno ci sarà una gara di tiro con l’arco. Al torneo sono presenti i nomi più prestigiosi della cavalleria e le donne più belle, da Rowena a Rebecca, figlia di Isaac: nei primi giorni del torneo si fa notare un misterioso cavaliere abile nel disarcionare tutti i suoi avversari, vincendo così il torneo. Il principe Giovanni anticipa la gara di tiro con l’arco e il banchetto finale durante la seconda giornata. Robin Hood batte i suoi avversari vincendo la gara. Nel banchetto dopo la gara ci sono alcuni contrasti tra i sassoni, sostenuti da Cedric e Althesone (fidanzato di Lady Rowena), e i normanni, favorevoli al principe Giovanni, sostenuta dal templare Brian, il priore di Jorvalux, e i cavalieri Reginal Front de Boeuf e Maurice de Bracy, perché i sassoni hanno vinto tutte e tre competizioni. Rebecca, Lady Rowena, Cedric, Altesone ed Isaac vengono rapiti da Boeuf e de Bracy mentre viaggiavano con le due donne. Essi i rivolgono a Locsley per liberare gli ostaggi che intanto Boeuf li sta portando nel suo castello. Cedric riesce ad uscire dal castello grazie ad un trucco ideato da Locsley. Wamba riuscì ad ingannare Boeuf e Bracy entrando nel castello vestito da prete e scambiando i suoi abiti con Cedric. Robin Hood, la sua banda di fuorilegge e un misterioso cavaliere nero organizzano un attacco al castello. Questo attacco si conclude con la liberazione di tutti i rapiti, tranne Rebecca che viene presa da De Bois Guilbert, con la morte di Boeuf e il ferimento di Althesane. Credendolo morto Cedric organizza un banchetto per ricordarlo a cui partecipa anche Re Riccardo travestito da cavaliere nero (chiamato del Lucchetto a causa del suo scudo), prima della conclusione del banchetto, Althesane si riprende. Dopo il suo risveglio lascia Rowena perché durante il periodo di convalescenza ha pensato alla loro storia e ha deciso di finirla. Mentre il gran maestro dell’ordine dei cavalieri Templari di Templestone accusa Rebecca di stregoneria, l’unico modo per salvarla è far combattere un cavaliere del padre entro tre giorni contro Front de Boeuf e sconfiggerlo. Ivanhoe sarà il cavaliere che salverà Rebecca sconfiggendo de Boeuf. Ivanhoe e Lady Rowena si sposano, mentre Rebecca decide di andarsene dall’Inghilterra perché ama ancora Ivanhoe.
PERSONAGGI:
I personaggi principali sono:
Wilfredo di Ivanhoe: è il protagonista del romanzo, a lui si deve infatti il titolo. E un giovane uomo sui venticinque anni. Ha capelli corti biondi. Indossa quasi sempre l’armatura. E il figlio di Cedric; con suo padre ha avuto un diverbio in seguito alla partenza del ragazzo per la Terrasanta col re. Inizialmente non viene svelata la sua identità e viene chiamato col nome di Cavaliere Diseredato. Eun prode cavaliere sassone e lotta a favore del re Riccardo, è quindi un buono. E innamorato di Lady Rowena e ne è ricambiato infatti si sposano. Ivanhoe proviene da una famiglia nobile, tanto è vero che è potuto diventare cavaliere.
Cedric di Rotherwood: è un nobile sassone, per questo soprannominato Cedric il Sassone. E un uomo dalle spalle larghe, le braccia lunghe, corporatura solida. Ha lunghi capelli biondi divisi sul capo e sulla fronte, che scendono da ogni lato fino alle spalle. Ha circa sessant’anni. Veste un abito costituito da una tunica verde, orlata al collo e ai polsi di pelliccia, che copre una giacca scarlatta chiusa ed attillata; i calzoni sono della stessa stoffa, ma lunghi solo fino a metà coscia. Porta un paio di sandali. Ha le braccia adorne di bracciali doro e porta una collana dello stesso metallo. La vita è cinta da una grande cintura decorata da borchie e alla quale è appesa una spada. Ha un carattere franco, ma impetuoso e collerico, infatti si spazientisce solo per il ritardo della cena; è impulsivo e vivace e buono. Nel suo castello ospita tutti coloro che si presentano, anche se magari non è molto convinto di offrire loro un alloggio.
Lady Rowena: è una ragazza alta, dal colorito chiaro, dai lineamenti fini. Ha gli occhi azzurri. Ha capelli lunghi colore bruno chiaro, che scendono sulle spalle con boccoli riccamente decorati di gemme preziose. Viene descritta come una giovane bellissima. Veste una tunica di seta verde pallido che cade su una lunga sopravveste aperta che giunge fino a terra. Porta bracciali e una collana doro con un piccolo reliquiario. Ha un carattere altero e non si lascia convincere facilmente. Sa quello che vuole e fa di tutto per ottenerlo. Inoltre è stata educata all’indipendenza anche quando le donne sono costrette all’obbedienza. E una lontana parente di Cedric, che però vive con lui come se fosse sua figlia.
Gurth: è un servo di Cedric, è un guardiano di maiali. E un uomo abbastanza anziano, dall’aspetto cupo, rude e selvaggio. Veste un abito molto semplice, una giacca di pelle conciata, con maniche, in origine lasciata col pelo, ma ormai diventata logora, che ricopre il corpo dal collo alle ginocchia. E stretta alla vita da una cintura. Ai piedi porta sandali legati con lacci di pelle di cinghiale. Al collo porta un anello saldato abbastanza stretto. Non è colto, è fedele al suo padrone e fa di tutto per lui. E un personaggio dinamico, infatti nel corso del romanzo, grazie alla fedeltà per il suo padrone, diviene libero
Wamba: è il buffone di corte, è anch’egli servo di Cedric. Indossa una giacca colore porpora, con alcuni ornamenti dipinti, un mantello che gli giunge a metà coscia, di una stoffa piena di macchie. Alle braccia porta sottili braccialetti d’argento e un collare. Porta i sandali. In testa ha un berretto ornato da campanellini, mai silenziosi dato che egli non sta mai fermo. E un tipo molto curioso e incapace di star tranquillo. Ha un rapporto positivo con l’ambiente in cui opera, è soddisfatto del suo stato e del suo aspetto. E molto fedele al suo padrone, infatti quando Cedric è prigioniero nel castello, Wamba è disposto a sacrificare la propria vita per la liberazione del suo padrone.
Athlestane di Conninsburg: è un cavaliere, partecipante al torneo di Ashby; è schierato dalla parte dei sassoni con Cedric. Di aspetto si presenta come una persona dalla corporatura massiccia e forte; la sua espressione è senza vita, occhi spenti, pigri i suoi movimenti e le sue decisioni vengono prese con tanta lentezza da essere chiamato Athlestane il Pigro. E promesso sposo di lady Rowena poiché è di origine sassone e per questo Cedric ne è fiero. Durante il combattimento tenutosi al castello viene colpito alla testa e, scambiato per morto, viene preso da alcuni frati che non vogliono più lasciarlo andare a causa del suo patrimonio.
Isaac di York: è un ebreo anziano, alto e magro. Ha lineamenti sottili e regolari, con il naso aquilino e gli occhi neri e penetranti, la fronte alta e rugosa, lunghi capelli grigi e una folta barba. Essendo ebreo non è accettato dal popolo e dai nobili, in quanto questi sono pieni di pregiudizi verso la sua razza. Veste un mantello bruno e una tunica rosso cupo. Porta stivali foderati di pelliccia e una cintura alla quale era appeso un coltellino e il materiale per scrivere. In testa porta un cappello giallo di forma quadrata, impostogli per distinguere la sua razza dai cristiani. Ha un atteggiamento di umiltà e di sottomissione, accentuato dai continui inchini. E molto ricco, ma la maggior parte del patrimonio appartiene a tutta la sua razza, come una sorta di patrimonio comune. Al termine del romanzo egli con sua figlia Rebecca lascia l’Inghilterra, alla ricerca di una terra in cui il suo popolo viene rispettato, si dirige verso la Spagna.
Rebecca: è la figlia di Isaac. Viene definita una delle più superbe bellezze d’Inghilterra. Indossa un costume orientale, secondo la moda delle ragazze della sua nazione, e la testa è avvolta in un prezioso turbante di seta gialla. Ha un colorito bruno, gli occhi brillanti, il naso aquilino finemente disegnato, denti bianchi e lunghi capelli neri. Ha gioielli, brillanti e diamanti su tutto il suo vestito e al collo ha una collana di diamanti coordinata a un paio di orecchini di inestimabile valore. Sa curare i mali con pozioni e tisane, che le sono state tramandate da un’anziana donna della sua tribù e, per questo, viene considerata una strega. Cura Ivanhoe dopo la grave ferita del torneo di Ashby. E intelligente ed è determinata, pur di ottenere quello che vuole minaccia di uccidersi. Questi la rapisce, pur di scappare con lei, ma ella non si lascia convincere e preferisce essere bruciata viva sul rogo.
Locksley: è un bravissimo arciere che viene messo alla prova dal Principe Giovanni dopo un diverbio scoppiato tra i due. Alla fine si rivela Robin Hood. Oltre ad essere un arciere, Locksley è un fuorilegge che aiuta chi è in difficoltà.
Cavaliere Nero: è il nome di Riccardo Cuor di Leone, Re d’Inghilterra, normanno. Egli è prigioniero del Duca D’Austria, ma riesce a ritornare in Inghilterra e, aiutato dai buoni” a riprendersi il trono. Durante la sua assenza, suo fratello Giovanni, alleato con Filippo di Francia, mortale nemico di Cuor di Leone, era salito al trono e cercava di influire sul Duca D’Austria per prolungare la prigionia.
Giovanni d’Angiò: è il fratello di Re Riccardo. E salito al trono mentre suo fratello maggiore è stato assente per andare a combattere nelle crociate. E di carattere frivolo, malvagio, ha legato facilmente la sua persona e al proprio partito tutti coloro che avevano motivo di temere il risentimento di Riccardo per i loro atti criminali e la numerosa classe di disperati che sono ritornati dalle crociate. E un normanno schierato e capo dei cattivi”.
Il Templare Brian De Bois-Guilbert: è un cavaliere normanno molto prode, ma anche molto arrogante, orgoglioso di sé, crudele e dissoluto. Ha il cuore molto duro e non ha timori. Fa parte dell’ordine dei guardiani del Tempio, ovvero un ordine di cavalieri che erano impegnati nelle crociate in Terrasanta, ma è un miscredente. Fa parte dei cattivi”. Vuole Rebecca.
Front-De-Beuf: è un cavaliere normanno, amico di De Bracy, uomo alto e massiccio, ha il volto segnato da cicatrici. Veste un corsetto di cuoio aderente e una corazza. Ha trascorso la vita in guerre pubbliche, in zuffe e in guerriglie. E un uomo maligno, feroce, duro, rapace, incute terrore in chi gli è vicino. E considerato un cattivo”.
Maurizio De Bracy: è un normanno, anch’egli cattivo”. Innamorato di Lady Rowena, la vuole sposare e per questo la chiude con sé in una stanza del castello dopo il rapimento.
Valdemaro Fitzurse: è l’agente del principe Giovanni, accorto e abile, complotta in segreto per la congiura contro Riccardo Plantageneto. E amico di De Bracy ed è un “cattivo”.
SPAZIO: La vicenda si svolge in Inghilterra. Gli spazi presenti sono sia interni come case e castelli, sia esterni come grandi foreste.
TEMPO: Il racconto è ambientato al tempo di re Riccardo Cuor di Leone e delle Crociate intorno all’anno 1194, coprendo un arco di circa dieci giorni. Durante la narrazione sono presenti alcune ellissi come dopo tre ore”, il mattino seguente”; molte pause con le quali l’autore introduca la descrizione di un luogo o di un personaggio; scene dialogate e analisi dettagliate come quella del torneo di Ashby che, durato due giorni viene analizzato in molte pagine.
STILE: Lo stile è quello paratattico, il registro formale.
TECNICHE DI PRESENTAZIONE DELLE PAROLE E DEI PENSIERI DEI PERSONAGGI: Il discorso utilizzato maggiormente è quello diretto.
NARRATORE: Nel romanzo prevale il cosiddetto narratore onnisciente, che spiega e chiarisce i diversi avvenimenti e interviene molto nella narrazione anche in prima persona.
TEMATICHE: Le tematiche più importanti proposte dall’autore sono il coraggio, l’eroismo e l’onestà del buon cavaliere, ma il tema dominante e la rievocazione della lotta tra sassoni e normanni.
COMMENTO: Il libro è stato interessante e utile per la comprensione della vita dell’epoca. Ma in alcuni punti le lunghe descrizioni ambientali rendevano il libro troppo lungo e molta pesante.
Erika Ticozzelli
Materiale didattico e appunti su atuttascuola
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