Verbi della terza coniugazione
27 Gennaio 2019Maurizio Zini
27 Gennaio 2019dalla Storia romana
di Carlo Zacco
4.2. L’organizzazione amministrativa
Riforme amministrative. Una volta acquisiti pieni poteri, Augusto diede avvio ad importanti riforme amministrative. L’obiettivo principale era risolvere i problemi che avevano causato i disordini degli anni precedenti, cioè la corruzione e l’inefficienza. La soluzione fu la creazione di nuove istituzioni; il decentramento delle funzioni amministrative; l’accentramento su di sé del potere di controllo e deliberazione. Le più importanti riforme furono:
a) le prefetture. Creò nuovi organi di governo, i praefecti, ognuno con competenze specifiche:
– praefectus urbis: amministrava la città di Roma garantendo l’ordine pubblico in assenza del princeps, mediante funzioni di polizia e competenza penale;
– praefectus annonae: si occupava dell’approvvigionamento e delle elargizioni di grano nella città;
– praefectus vigilum: si occupava di vigilanza notturna e di domare gli incendi;
– praefectus praetorio: era a capo pretorio, cioè la guardia personale del princeps.
b) organizzazione delle province. Divise il territorio in una trentina di province suddividendole in due tipologie:
– provinciae populi, dette anche ‘senatorie, controllate da magistrati di classe senatoria e nominati dal Senato, che gestiva anche i proventi della tasse;
– provinciae Caesaris: governate da magistrati per conto del princeps e nominati da lui, nelle cui casse finivano anche i tributi; erano le più turbolente, per evitare che i senatori approfittassero dei disordini locali a scopi personali. L’Egitto era possesso personale dei princeps.
c) organizzazione dell’esercito. Dopo aver congedato molti veterani ed aver assegnato loro terre, Augusto istituì un esercito regolare di volontari, con possibilità di carriera che durava 20 anni per la fanteria, 10 per la cavalleria, e un frequente turnover, per evitare addensamenti di potere.
– la guardia pretoriana: la guardia personale del principe fu una istituzione nuova, creata da Augusto. L’incarico era di proteggere la persona del principe. Era governata dal prefetto del pretorio. Fu molto importante, perché successivamente molti imperatori vennero scelti tra i pretoriani.
d) politica economica. Augusto non intervenne personalmente negli affari economici. Tuttavia il commercio fu indirettamente favorito dalla pace politica, da una rete stradale capillare e sicura, da un sistema postale efficiente.
– moneta. Augusto costituì un doppio sistema di monetazione: le monete doro e argento erano coniate dal princeps; quelle di rame dal Senato. Un aureus valeva 25 denarii d’argento e 100 sestertii di rame.
e) politica sociale. Intervenne nella politica sociale con leggi ad hoc. La lex Iulia prevedeva l’obbligo di matrimonio tra i 25 e i 65 anni; premi per le famiglie numerose; punizione con l’esilio dell’adulterio. Ma non venne mai applicata. Per dare l’esempio, ed evitare scandali personali, esiliò la figlia Iulia a Ventotene, perché era una nota adultera.
Audio Lezioni di Storia Romana del prof. Gaudio
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