Bradamante e il Mago Atlante
28 Dicembre 2019I dubbi di Ettore, Iliade, XXII, vv. 93-130
28 Dicembre 2019Mario (Gaius Marius), non apparteneva ad una famiglia potente, era quindi un homo novus, eppure è stato uno dei generali e politici più influenti della tarda Repubblica Romana.
Nato nel 157 a.C. a Arpinum, Mario è celebre per essere stato il primo della sua famiglia a raggiungere il consolato, rompendo il monopolio dell’élite senatoria su questa carica.
Carriera e Riforme Militari
1. Ascesa al Potere
Mario veniva da una famiglia di agricoltori benestanti ma non nobili, e il suo status di homo novus, ovvero “uomo nuovo”, lo rende un esempio classico di come fosse possibile per un outsider scalare le gerarchie politiche romane. La sua carriera militare iniziò sotto l’ala di Scipione Emiliano, e grazie alle sue abilità militari e alla sua determinazione, riuscì a farsi strada.
2. Consolato
Mario fu eletto console per la prima volta nel 107 a.C., e successivamente fu rieletto in modo consecutivo per cinque volte dal 104 al 100 a.C., un evento senza precedenti nella storia romana. Questo gli permise di esercitare un controllo continuo e di implementare riforme significative.
3. Riforme Militari
Le riforme militari di Mario sono tra i suoi contributi più duraturi:
- Reclutamento: Mario permise l’arruolamento dei proletari, cioè dei cittadini senza proprietà terriere, nell’esercito romano. Questo allargò la base di reclutamento e creò un esercito più professionale e motivato.
- Organizzazione e Addestramento: Mario ristrutturò le legioni romane, introducendo nuove formazioni tattiche e migliorando l’addestramento dei soldati. Le coorti divennero le unità tattiche di base delle legioni.
- Equipaggiamento: Standardizzò l’equipaggiamento dei soldati, garantendo una maggiore uniformità e efficacia nelle campagne militari.
- Veterani: Mario introdusse il concetto che i veterani dovessero ricevere terre al termine del servizio militare, legando così la loro fedeltà al generale piuttosto che al Senato.
Campagne Militari
1. Guerra Giugurtina
Mario si distinse nella guerra contro Giugurta, re di Numidia. Dopo un’iniziale campagna inconcludente, Mario riuscì a catturare Giugurta grazie anche all’aiuto del suo legato Lucio Cornelio Silla.
2. Guerre Cimbriche e Teutoniche
Le minacce dei Cimbri e dei Teutoni furono affrontate con successo da Mario, che riuscì a sconfiggerli in battaglie decisive come quella di Aquae Sextiae nel 102 a.C. e quella di Vercellae nel 101 a.C.
Conflitti Politici
1. Opposizione e Alleanze
Mario dovette affrontare numerosi oppositori politici, tra cui Lucio Cornelio Silla, suo futuro rivale. Nonostante le tensioni, inizialmente Silla servì sotto Mario e contribuì al successo nelle campagne militari.
2. Guerra Civile
La rivalità con Silla culminò in una guerra civile. Nel 88 a.C., Silla marciò su Roma, costringendo Mario alla fuga. Tuttavia, Mario ritornò successivamente, riottenendo il potere con un colpo di stato, prima di morire nel 86 a.C.
Eredità
Mario ha lasciato un’eredità significativa nella storia romana:
- Riforme Militari: Le sue riforme trasformarono l’esercito romano, rendendolo più professionale e capace di affrontare minacce interne ed esterne con maggiore efficacia.
- Modello per Generali Futuri: Le sue azioni e il suo modello di generale-politico influenzarono profondamente figure come Giulio Cesare, che avrebbe seguito un percorso simile di conquista del potere tramite il controllo delle forze armate.
- Declino della Repubblica: Le sue riforme e la sua carriera politica contribuirono anche all’erosione delle istituzioni repubblicane, spianando la strada alla trasformazione della Repubblica in Impero.
In sintesi, Mario fu un uomo di grande abilità militare e politica che, attraverso le sue riforme e le sue campagne, lasciò un’impronta indelebile sulla storia di Roma, trasformando l’esercito e influenzando il corso della politica romana per decenni.
Audio Lezioni di Storia Romana del prof. Gaudio