L’UNITA’ D’ITALIA – La seconda restaurazione
27 Agosto 2014L’UNITA’ D’ITALIA – il fallimento di Mazzini dopo il ̵…
27 Agosto 2014CAVOUR
– Nato nel 1810, cresciuto e formato in un clima familiare aristocratico, ma non chiuso e retrogrado
» cosmopolitismo culturale e intraprendenza borghese sono le due componenti della sua formazione
– Ideale politico: liberalismo moderato
» pensava che l’ampliamento delle basi dello Stato dovesse essere graduale e nell’ambito di una monarchia
costituzionale, sempre attivo nelle riforme, unico rimedio contro le riforme e il disordine sociale
» si ispira al modello moderato della Francia orleanista ma con un risvolto più pragmatico e moderno
» vede nello sviluppo produttivo la premessa indispensabile per il progresso civile e politico
» avendo per modello il liberalismo britannico, nutre una fiducia illimitata della libertà economica
– 1850 » entra a far parte del governo D’Azeglio come ministro per l’Agricoltura e il Commercio
– 1852 » si deve dimettere per contrasti col re ed è incaricato di formare il nuovo governo (novembre)
– Il “connubio”
» promuove un accordo tra l’ala più progressista della maggioranza moderata (il cosiddetto “centro-destra”
di cui era leader) e la componente più moderata della sinistra democratica (il “centro-sinistra” capeggiato
da Urbano Rattazzi) » amplia la base parlamentare del suo governo spostandone l’asse verso sinistra
» nasce una nuova maggioranza di centro che relegava all’opposizione i clericali-conservatori e i
democratici-intransigenti, isolandoli
» fa propria la politica patriottica e antiaustriaca (sostenuta fin d’allora dai democratici)
» rende più incisiva l’azione riformatrice in campo politico ed economico
– La scelta parlamentare
» l’avvento di Cavour segna una svolta decisiva sul piano istituzionale
» si afferma in questi anni l’interpretazione parlamentare dello Statuto albertino
» il governo non dipende solo dalla fiducia del sovrano ma soprattutto dalla maggioranza in Parlamento
– La politica liberoscambista
» lavora per sviluppare l’economia italiana e per integrarla nel contesto europeo
» adotta la linea liberoscambista » stipula trattati commerciali con Francia, Belgio, Austria, Gran Bretagna
» tra il ’51 e ’54 abolisce il dazio sul grano
» progressi nelle opere pubbliche » costruzione di strade e canali
» sviluppo delle ferrovie » favorisce l’espansione del commercio
» maggiore produzione siderurgica e metallica
» nel quadro di una crescita non mancano aspetti negativi, come la condizione delle classi subalterne che
non aveva ancora conosciuto miglioramento, come l’elevato tasso di analfabetismo
– Condizione del Piemonte: decisamente positiva
» agricoltura in fase di espansione e di modernizzazione
» un’industria che poneva il Piemonte all’avanguardia degli Stati italiani, pur non primeggiando
» un sistema creditizio organizzato intorno ad una banca centrale (la Banca nazionale)
» una rete di trasporti efficiente e collegata con l’Europa tramite il traforo di Frejus
» un volume di scambi commerciali con l’estero notevole (quasi il doppio rispetto al resto d’Italia)
– L’emigrazione politica
» Cavour diventa il punto di riferimento per la borghesia liberale in Italia
» 1849-1860 » moltissimi esuli politici (si parla dai 20 ai 30.000) si stabiliscono nel Regno Sabaudo
» essi prendono parte attiva alla vita politica del Regno, essendoci molti intellettuali ed ex-rivoluzionari
che si amalgamano con la classe dirigente locale