Giovani sottomessi e accantonati
22 Luglio 2017Il clima questo sconosciuto – di Laura Alberico
26 Luglio 2017Sarà in uscita il prossimo settembre nelle librerie e sul web (anteprima nazionale nella libreria del Meeting di Rimini 20-26 agosto 2017) la biografia di don Savino, edita da Marietti.
Giuliana Sala l’ha potuta leggere in anteprima, e ne ha fatto la seguente recensione, che ha scritto a me, Luigi, il fratello di don Savino:
E’ un romanzo la vita di tuo fratello. Luigi. Anche chi già ne conosce il contenuto si ritrova a macinare le pagine come se fosse tutto nuovo.
Questo libro ha lo spessore di una biografia spirituale perché il racconto dei vari momenti è studiato non per un puro piacere narrativo ma orientato a far emergere un contenuto pastorale e profondo. Insomma, è una narrazione “di spessore”.
Il libro è suddiviso in capitoli corti con la corrispondenza capitolo-parrocchia.
Questo evita la monotonia del racconto continuo. Il capitolo che si apre annuncia sempre una novità, suscita sempre una curiosità e un’attesa.
I testi di don Savino inseriti nella narrazione danno vita al protagonista che diviene “parlante”. Questo storicizza il racconto e rende i contenuti ancora più credibili: non è un romanzo inventato o un racconto di Padre Brown, nel caso il lettore si fosse fatto trasportare dalla eccezionalità della vita di don Savino, ma sono fatti veri, documentati da parole dette per davvero.
La scelta della narrazione biografica non ha spento la freschezza e immediatezza propri della prima versione interamente dialogata.
Gli intermezzi in corsivo danno a mio avviso un certo movimento, sono un invito a soffermarti perché mi pare che abbiano un tono più riflessivo. Altre volte sono più esplicativi dando quegli elementi che aiutano a contestualizzare i fatti raccontati offrendone una chiave di lettura.
Ottima la scelta delle testimonianze e lettere in fondo che in questo modo non appesantiscono e non rallentano il ritmo.
La grandezza di tuo fratello emerge con grande discrezione, non in forma di elogio, ma dal realismo con cui sono descritti i fatti che si raccontano quasi da sé.
Che idea si fa chi non ha conosciuto don Savino da questa lettura?
Un prete vero, appassionato, con una sana inquietudine, capace di andare al cuore delle persone, convintissimo di ciò che aveva sperimentato con Giussani e capace di riproporlo e non trattenerlo per sé, capace di spendere ogni istante per gli altri perché sensibilissimo alle urgenze della vita da cui tutti siamo assediati.
Appare un prete “ciellino” ma non per ideologia o formazione accademica, ma perché quella urgenza esistenziale che lo ha sempre contraddistinto non avrebbe potuto avere altra risposta soddisfacente se non il movimento.
Emerge dal racconto il carisma di don Savino che nasce dalla consapevolezza che la fede può essere trasmessa solo per “irraggiamento”. Si evidenzia la forza e la fecondità di un prete che ha operato cambiamenti non solo nel cuore delle persone ma anche nel tessuto sociale in cui lavorava.
Infine, Luigi, sei riuscito a oggettivare il tuo racconto impedendo al legame affettivo per don Savino di creare interferenze, in questo modo non hai trasformato la biografia di tuo fratello nella tua autobiografia.