Odi et Amo, Storia di una passione
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La bombarda multipla
Relazione della macchina realizzata da Miriam Gaudio insieme ad alcuni suoi compagni di classe
DESCRIZIONE DELLA MACCHINA:
La bombarda multipla fu inventata da Leonardo da Vinci come macchina bellica. Era una chiatta circolare dotata di una corazzatura” che, partendo dalla base al livello dell’acqua, arriva, restringendosi sempre più, al tetto” della nave formando un tronco di cono (la cui superficie laterale è composta da tanti trapezi: alcuni con altezza inferiore per lasciare posto ai cannoni) e lasciando un foro circolare in cima per far passare l’aria. Era mossa da due pale poste al centro di essa azionate a mano per mezzo di un ingegnoso sistema di ruote dentate. Inoltre si poteva manovrare molto agevolmente grazie a dei remi posti lungo tutta la circonferenza di base. Era dotata di un numero variabile, fino a sedici, di cannoni di medio calibro che potevano sparare o palle di pietra, mirate a distruggere lo scafo delle navi, o esplosive, mirate a spazzare i ponti dagli equipaggi avversari. I cannoni, grazie alla struttura della macchina, sono posti a un livello poco più alto della base del tronco di cono ed, essendo la base circolare, sono posti in modo tale che la copertura di sparo forma una circonferenza intorno alla macchina, permettendo così di non lasciare al nemico la possibilità di attaccarla. Il sistema di pale all’interno della macchina permette ad essa di muoversi nell’acqua (era una macchina marina) e di farla girare come una trottola, sfruttando ancora di più la potenza dei cannoni e i danni ai nemici.
Purtroppo la bombarda multipla non venne mai costruita, ma si hanno dei progetti molto dettagliati a riguardo.
MATERIALE:
– Legno
– Colla calda
– Legni degli spiedini
– Listelli
MISURE:
– Trapezi esterni più alti: base minore di 3 cm, altezza di 12 cm e base maggiore di 5 cm.
– Trapezi esterni più bassi: base minore di 3 cm, altezza di 10 cm e base maggiore di 5 cm
– Diametro della circonferenza di base: 28 cm
– I trapezi esterni descrivono un triangolo rettangolo che ha come ipotenusa l’altezza del trapezio, come cateti l’altezza dove la base minore dei trapezi deve arrivare e la misura della distanza tra la base maggiore dei trapezi e il centro del cerchio di base, che sono, rispettivamente, 9 cm e 7 cm.
– Dentro il cerchio di base c’è un altro cerchio, sulla quale circonferenza sono posti pezzi di legni di spiedini alti 9 cm e fissati con la colla calda dentro buchi procurati con il traforo sulla circonferenza più piccola che reggono, come delle colonne, un altro cerchio con un diametro di 14 cm dove è stato ritagliato, al suo interno, un altro cerchio di diametro 12 cm. Sul quale poggiano le basi minori dei trapezi che formano la superficie laterale.
– Lunghezza listello che tiene l’ingranaggio a pale: 5 cm
– Lunghezza dei cannoni: 6,5 cm (fatti con il listello)
– Una pala dell’ingranaggio (composta da quattro pale per ingranaggio) ha una forma trapezoidale con la base maggiore di 2 cm e quella minore di 1 cm.