Finley
27 Gennaio 2019Appunti
27 Gennaio 2019Lunedì 19 maggio il prof Gaudio mi ha dato la possibilità di venire a contatto con una realtà difficile che fino a questo momento ne avevo sentito parlare solo superficialmente. Infatti abbiamo visitato la Casa del Giovane di Pavia, una comunità fondata da don Enzo Boschetti nel 1971 e dopo la sua morte, nel 1993, guidata da don Franco Tassone che accoglie persone in difficoltà (alcolisti, carcerati in semilibertà , tossicodipendenti ecc). Quando il prof Gaudio ci ha proposto questa uscita non pensavo che fosse così interessante. Visitare questa comunità mi ha fatto riflettere molto, soprattutto dopo aver ascoltato Vincenzo Andraous, un detenuto nel carcere di Pavia in regime di semilibertà . Lui ci ha raccontato delle storie su bullismo e alcolismo molto toccanti e interessanti con tutte le conseguenze negative. Ad esempio ci raccontava sempre di un ragazzo e dei suoi comportamenti da bullo, che si sentiva forte e importante, che voleva fare la guerra contro gli adulti. Ha cominciato assumendo atteggiamenti da bullo e commettendo piccoli crimini, convinto di rovinare la vita agli altri, ma è arrivato a commettere gravi reati che l’hanno portato in carcere sin da giovanissimo ancora minorenne rovinando la sua vita. Questo ragazzo era lui, che cercava di farci capire, e penso che ci sia riuscito molto bene per quanto mi riguarda, che i giovani non si rendono conto della gravità delle azioni che commettono credendo di essere dei grandi”, si accorgono troppo tardi, quando ormai si sono rovinati la vita e devono pagare i dazi anche se capiscono gli errori. Secondo me queste comunità sono molto importanti, perché danno la possibilità alle persone in difficoltà di ricostruire la loro vita. Ringrazio i prof che ci hanno accompagnato e Vincenzo.