Introduzione alla lettura della novella La giara di Luigi Pirandello
28 Dicembre 2019La giara di Luigi Pirandello
28 Dicembre 2019La conclusione di “Così è (se vi pare)” di Luigi Pirandello rappresenta uno dei momenti più significativi e densi di ambiguità e relativismo nella drammaturgia pirandelliana.
L’opera si basa sul relativismo della verità e sulla soggettività delle percezioni, concetti cardine nella poetica dell’autore, e culmina in un finale che lascia il pubblico sospeso tra diverse interpretazioni della realtà, senza una soluzione definitiva.
Riassunto del dramma
L’intera vicenda ruota attorno alla misteriosa identità della Signora Frola e del Signor Ponza, suo genero. I due danno versioni contrastanti sulla relazione che li lega: secondo il Signor Ponza, sua moglie non è la figlia della Signora Frola, ma una seconda moglie, poiché la figlia sarebbe morta. La Signora Frola, invece, insiste che sua figlia è viva e che Ponza la tiene rinchiusa per gelosia, facendo finta che lei sia un’altra donna. Gli abitanti della città, incuriositi e ossessionati dal mistero, cercano di scoprire la verità.
La conclusione
Nel terzo atto, viene introdotta una nuova svolta. I cittadini, ormai esasperati dal dubbio, decidono di interpellare la moglie del Signor Ponza, che vive isolata e non si mostra mai in pubblico. Convinta a comparire, la donna si presenta velata, ma anche lei non risolve il mistero: invece di rivelare la sua vera identità, sostiene che entrambe le versioni sono corrette.
Ecco le parole della Signora Ponza:
“Io sono, sì… la figlia della Signora Frola… e la seconda moglie del Signor Ponza… Sì… per lui, la seconda moglie… per me, invece, la figlia che sua madre si figura d’avere ancora viva… E dunque… così è, se vi pare…”
Questa dichiarazione paradossale e ambigua lascia i personaggi e il pubblico confusi. Non c’è una verità unica, ma due verità opposte, entrambe valide dal punto di vista dei protagonisti coinvolti. La Signora Ponza, infatti, si dichiara figlia della Signora Frola e seconda moglie del Signor Ponza, facendo capire che la sua identità varia in base alla percezione che gli altri hanno di lei.
Significato della conclusione
La frase finale “Così è, se vi pare” esprime l’essenza del relativismo pirandelliano: la verità non è oggettiva e definitiva, ma dipende dal punto di vista soggettivo di chi osserva. Pirandello, attraverso questo finale, suggerisce che la realtà è sfuggente e mutevole, e che ogni individuo costruisce la propria versione della verità basandosi sulle proprie esperienze e percezioni.
Non a caso, il pubblico rimane senza una risposta definitiva. La Signora Ponza, invece di chiarire il mistero, lo rende ancora più intricato. In un certo senso, è lei che incarna il mistero della verità: velata e inafferrabile, proprio come la realtà stessa, che non può mai essere colta in maniera assoluta.
Citazioni chiave
- La relatività della verità:
“Io sono per me colei che mi si crede.”
Questa frase sottolinea uno dei concetti principali dell’opera: la verità è sempre filtrata attraverso la percezione soggettiva. Ciò che siamo dipende da come gli altri ci vedono e, al tempo stesso, da come ci percepiamo noi stessi. Nessuna delle due prospettive è completamente vera o falsa, e la coesistenza di interpretazioni contrastanti rappresenta l’ambiguità fondamentale della realtà.
- Il commento finale di Laudisi:
“Ecco, è proprio così: la verità!… Non ci basta mai quella che è, ma la vogliamo anche vedere!…”
Laudisi, uno dei personaggi chiave del dramma, è l’unico a comprendere fin dall’inizio l’impossibilità di conoscere la verità assoluta. Nel corso dell’opera, si prende gioco degli altri personaggi, che cercano disperatamente di scoprire quale sia la “verità”, convinto che non vi sia alcuna verità oggettiva da scoprire. La sua osservazione finale ribadisce questo concetto: la verità è mutevole e soggettiva, e ciò che ci ossessiona è il tentativo di “vederla” come un’entità concreta e univoca, quando in realtà essa non esiste in questi termini.
Conclusione del dramma
La conclusione di “Così è (se vi pare)” conferma la visione pirandelliana della complessità della condizione umana e dell’impossibilità di raggiungere una verità definitiva. La tensione tra le diverse interpretazioni della realtà rimane irrisolta, come a voler dire che la verità non può essere trovata nelle certezze, ma vive nella molteplicità delle prospettive. Pirandello ci invita a riflettere sul relativismo delle opinioni e sulla natura frammentata della realtà, lasciandoci con la consapevolezza che ogni verità è, in fin dei conti, solo “così, se ci pare”.