Titiro e Melibeo
27 Gennaio 2019Zaira Gangi
27 Gennaio 2019Durante la controriforma la Chiesa di Roma si spaccò in due: da un lato chi proponeva un dialogo aperto ai protestanti, dall’altro chi rifiutava qualunque ipotesi di compromesso. Prevalsero questi ultimi, e nel 1542 venne indetta l’apertura di un Concilio. (dalla Storia moderna di Carlo Zacco
La controriforma
La Chiesa e la riforma. Durante la riforma la Chiesa di Roma si spaccò in due: da un lato chi proponeva un dialogo aperto ai protestanti, dall’altro chi rifiutava qualunque ipotesi di compromesso. Prevalsero questi ultimi, e nel 1542 venne indetta l’apertura di un Concilio.
Il Concilio di Trento. Il Concilio fu aperto nel 1545 da Papa Paolo III, e ribadì i principi fondamentali della dottrina cattolica:
1) i sette sacramenti;
2) l’importanza delle opere per la salvezza;
3) la struttura monarchica e gerarchica della chiesa;
4) la distinzione tra sacerdoti e laici;
5) il culto della Vergine e dei Santi.
Moralizzazione del clero. Non vi erano dubbi, tuttavia, che gli antichi mali” della chiesa andassero affrontati, furono introdotti molti cambiamenti, tra cui:
1) divieto per vescovi di cumulare le cariche ed obbligo di residenza;
2) istituzione di seminari per la formazione del clero;
3) obbligo del celibato ecclesiastico.
L’intolleranza. La Chiesa si dotò anche di potenti strumenti di controllo e repressione:
1) Il Sant’Uffizio: ossia il tribunale dell’inquisizione, volto a reprimere le eresie;
2) l’indice dei libri proibiti: un ufficio per il controllo di tutte le pubblicazioni, e la loro censura;
3) la compagnia del Gesù: che prese parte attiva nell’istruzione e nell’attività missionaria.
Audio Lezioni di Storia moderna e contemporanea del prof. Gaudio
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