“Uno, Nessuno e CentoMila” di Luigi Pirandello – NOUR HASHKIL 5�…
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23 Settembre 2017Il romanzo “La Coscienza Di Zeno”, scritto da Italo Svevo, narra la storia di un uomo: Zeno Cosini, il quale decide di sottoporsi alla psicoanalisi.
La vita del protagonista può essere considerata una vita abbastanza travagliata, a partire dal rapporto difficile con il padre, fino ad arrivare alla vita privata con la moglie.
Il romanzo ha inizio con una prefazione. In questa, il medico: Dottor S., premette la sua volontà di pubblicare i risultati ottenuti dalla psicoanalisi del protagonista.
Considerati da lui stesso come uno dei maggiori traguardi a cui fosse arrivato nella storia della sua attività. La stesura della psicoanalisi di Zeno ha inizio con una riflessione sulla sua dipendenza dal fumo. Tale dipendenza caratterizzante gran parte della sua vita, ha inizio nell’adolescenza, quando Zeno, a causa del rapporto conflittuale con il padre inizia a fumare i sigari lasciati a metà. Nonostante i continui tentativi del protagonista nel perdere il vizio del fumo, non riesce. Il cosocietà,tentare senza mai riuscire, per mancanza di volontà, denota secondo il dottore il tipico sintomo di un nevrotico. Egli tenta infatti molte volte di smettere, considerando quella fumata la sua “ultima sigaretta”, ma nonostante ciò non gli è possibile.
Nel momento in cui Zeno Cosini inizia a mettersi alla ricerca di una moglie rimane colpito da una donna, Ada, la quale lo respinge inquanto già promessa in sposa ad un’altro uomo, Guido. La ricerca della compagna di vita si conclude con la proposta ad Augusta, la meno attraente delle 4 sorelle che conosce, ma che nonostante ciò si dimostra una compagna ideale ricca di positività, cosa che continua a mancare al protagonista. E’ proprio ciò che porta Zeno a tradire sua moglie, e inizia quindi una storia con un’amante.
In seguito alle riflessioni su numerosi aspetti della sua vita, compresa la morte del padre e gli affari nel mondo lavorativo, Zeno giunge alla conclusione della sua terapia.
Egli si considera completamente guarito e finisce sostenendo che è la vita attuale, quella all’interno di una società, ad essere inquitanata, e rendersene conto è segno di salute, non di malattia.