Macbeth
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3 Agosto 2022La fine della monarchia
Di fronte ai rovesci militari e al tradimento del re il popolo di Parigi insorge (10 agosto 1792)
–Si forma una “Comune rivoluzionaria” in mano a cordiglieri e giacobini.
–Il parlamento sospende il re e convoca le elezioni per una Convenzione costituente.
–Nelle prigioni si uccidono i controrivoluzionari.
–Mentre le truppe rivoluzionarie vincono a Valmy, il 21 settembre 1992 si proclama la repubblica.
La Convenzione: i due “poli”
Girondini (Foglianti)
–Estrazione medio/alto-borghese;
–Difendono la libera iniziativa economica;
–Auspicano il decentramento.
Montagnardi (Giacobini)
–Alleanza tra piccolo-borghesi e “sanculotti”
–Auspicano una democrazia spinta sino al piano sociale;
–Dirigismo economico e accentramento.
Proposta giacobina di giustiziare il re
Un primo scontro tra i due schieramenti si ebbe quando la Convenzione si trovò a decidere su cosa fare del Re: i Montagnardi volevano la ghigliottina, proposta che fu infine votata a maggioranza (il 17 gennaio 1793, con 387 voti favorevoli e 334 contrari) e messa in atto il 21 Gennaio 1793, quando la testa di Luigi XVI rotolò in Place de la Concorde (allora Place de la Révolution).
I Girondini e la guerra
Nel parlamento del 1791 in maggioranza sono i “Girondini” (repubblicani moderati), che propongono la guerra contro Austria e Prussia (sostenitrici del vecchio regime) come mezzo per rafforzare la rivoluzione.
Il re li appoggia sperando nella sconfitta e nella restaurazione.
Solo i Giacobini si oppongono.
La guerra contro l’Austria
La guerra, però, era nell’aria:
– le monarchie europee temevano che la rivoluzione uscisse dalla Francia e contagiasse, come una malattia, anche i loro territori, specialmente l’Austria.
– il Re di Francia voleva la guerra, sperando in una sconfitta della Francia che portasse ad una fine della rivoluzione e un ripristino della monarchia assoluta.
L’Assemblea Legislativa decise di attaccare per prima e votò a maggioranza l’ingresso in guerra: il 20 Aprile 1792 dichiarò guerra all’Austria, cui si affiancò la Prussia.
Le prime fasi della guerra furono disastrose per la Francia, sconfitta in umilianti battaglie: la maggior parte dei generali (nobili) era fuggita all’estero, e gli eserciti, non addestrati e mal guidati erano lasciati allo sbaraglio. In più, come in ogni guerra, i prezzi aumentarono e i beni di consumo scarseggiavano
Proclama ai parigini del Duca di Brunswick
«Nel caso in cui venga usata la più piccola violenza o venga recata la minima offesa nei confronti delle loro Maestà, il re, la regina e la famiglia reale; se non si provvede immediatamente alla loro sicurezza, alla loro protezione ed alla loro libertà, esse (la Maestà imperiale e reale) si vendicheranno in modo esemplare e memorabile, abbandoneranno cioè la città ad una giustizia militare sommaria ed i rivoltosi colpevoli di attentati subiranno le pene che si saranno meritati.»
Duca di Brunswick (Carlo Guglielmo Ferdinando di Brunswick-Wolfenbüttel
1735-1806)
I Sanculotti
Le sconfitte e la crisi economica esasperarono la popolazione: a Parigi prese piede un movimento popolare composto da bottegai, artigiani, domestici, salariati detto dei sanculotti, che si battevano per ottenere:
– suffragio universale;
– uguaglianza contro i privilegi della ricchezza;
– lotta contro i nemici della rivoluzione: re, aristocratici, moderati;
– punizione di chi accumulava beni di prima necessità.
La caduta dei girondini
I girondini, che controllano il governo, si trovano presto in difficoltà:
–La crisi economica e l’inflazione colpiscono i meno abbienti.
–L’Inghilterra entra nella 1a Coalizione (1793) e i francesi perdono tutte le loro conquiste.
–In Vandea (nord-ovest) si sviluppa una ribellione controrivoluzionaria (contadini, clero refrattario, filomonarchici).
Le guardie nazionali di tutto il paese marciano su Parigi per difendere la capitale. I soldati provenienti da Marsiglia cantano una canzone patriottica:
la Marsigliese
LA MARSEILLAISE
Le 24 avril 1792 un capitaine français, Claude-Joseph ROUGET DE L’ISLE a composé une chanson militaire qui est devenu l’hymne de la République – l’hymne national.
–LA MARSEILLAISE
Parole et musique de Rouget de L’Isle (1792)
Allons enfants de la Patrie,
le jour de gloire est arrivé
Contre nous de la tyrannie
L’étendard sanglant est levé.
L’étendard sanglant est levé:
Entendez-vous dans nos campagnes
Mugir ces féroces soldats!
Qui viennent jusque dans vos bras
Égorger vos fils et vos compagnes.
TRADUZIONE: Andiamo figli della Patria,
il giorno della gloria è arrivato!
Contro di noi si è alzata
La bandiera insanguinata della tirannia !
La bandiera insanguinata della tirannia!
Sentite nelle campagne
Ululare questi feroci soldati?
Vengono fino alle nostre braccia
LA MARSEILLAISE
Parole et musique de Rouget de L’Isle (1792)
Aux armes citoyens,
Formez vos bataillons.
Marchons! Marchons! (Refrain)
Qu’un sang impur
Abreuve nos sillons
TRADUZIONE:
Alle armi, cittadini !
Formate i vostri battaglioni !
Andiamo ! Andiamo !
Che un sangue impuro
Bagni i nostri campi !
I Giacobini al potere
Nel giugno 1793, su pressione della Comune e della parte più rivoluzionaria della Convenzione (Montagna), i girondini sono arrestati.
La Convenzione, dominata dai Giacobini, approva una Costituzione repubblicana di stampo democratico.
Tuttavia, per la situazione di emergenza, non viene applicata: il potere si concentra nel Comitato di Salute pubblica.
Minoranze al potere: giacobini, bolscevichi, fascisti e nazisti
I Giacobini al potere
Riforme dei giacobini:
1.Suffragio universale maschile
2.Maximum (calmiere) dei prezzi
3.Maximum e minimum dei salari (ma i giacobini, almeno la quasi totalità di essi, capitanati da Robespierre, non sono contrari alla proprietà privata, quindi i giacobini non sono comunisti)
Scristianizzazione della Francia
Utilizzo dei luoghi di culto per scopi completamente diversi dalla loro funzione religiosa (ad esempi luoghi di discussione, oppure come abbiamo già visto sedi di club)
Sostituzione dei simboli cristiani con divinità dell’antichità o personificazione di virtù (soprattutto la Ragione, la Giustizia, la Libertà)
Calendario della rivoluzione e nome dei mesi
I mesi nel calendario rivoluzionario francese disegnati nel 1796 da Louis Lafitte:
Limiti della democrazia dei giacobini:
1.Totalitarismo
2.Populismo
3.Soppressione delle opposizioni (i giacobini, come poi accadrà in altri regimi, governano in modo assoluto anche se costituiscono una minoranza)
Il Comitato di Salute pubblica.
Per far fronte alla crisi, infatti, la Convenzione decise di creare una nuova istituzione, il Comitato di Salute Pubblica, un organo composto da nove membri, nominati dalla Convenzione, con funzioni esecutive. I girondini si opposero a questa decisione, temendo, a ragione, la nascita di una dittatura, infatti vennero arrestati e giustiziati il 10 giugno 1793.
Kamenev e Zinov’ev, giustiziati nel 1936
Il Comitato di Salute pubblica.
Il Comitato era guidato da Robespierre, ed esercitò una vera e propria dittatura (una “dittatura democratica” primo esempio di potere totalitario), con pieni poteri in campo militare, economico, giudiziario. Venne approvata una nuova Costituzione (Giugno 1793), dal carattere più democratico (suffragio universale maschile dai 25 anni in su), ma non venne mai applicata.
Maximilien Robespierre (1758-94), leader dei giacobini, divenne l’esponente più influente del Comitato.
L’assassinio di Marat, per opera di Charlotte Corday, moderata simpatizzante girondina (13 settembre 1793), contribuì ad accelerare la concentrazione del potere nel Comitato.
20 settembre 1792 La battaglia di Valmy (J-B Mauzaise, 1836) fu la prima importante vittoria della Francia rivoluzionaria nella guerra contro la Prima coalizione antifrancese
Il “Terrore”
Il Comitato decide:
–Riforma dell’esercito (leva di massa, controllo politico).
–Misure per il controllo di prezzi e salari.
–Lotta ai controrivoluzionari (basta un sospetto a motivare il processo che spesso si conclude con la condanna a morte).
–Genocidio della Vandea.
–“Scristianizzazione” (tentativo di eliminare ogni segno del culto e della cultura cristiana).
La rivolta della Vandea.
A minacciare la rivoluzione, infatti, oltre alla crisi economica e alle disfatte militari, si aggiunsero anche le proteste della popolazione. In particolare nella regione della Vandea, dove i contadini, delusi dalla rivoluzione, si erano uniti a nobili ed ecclesiastici dando il via ad una rivolta contro il governo rivoluzionario.
Rieducazione del popolo
Il tentativo di sradicare il cristianesimo dalla Francia e dalle menti dei francesi si attua anche attraverso:
–Un nuovo calendario (il tempo inizia dalla Repubblica, mesi di lunghezza uguale con nomi ispirati alle stagioni, decadi al posto di settimane, animali, piante e strumenti al posto dei santi).
–Nuove feste e riti rivoluzionari parareligiosi.
L’albero della Libertà uno dei simboli al centro dei riti rivoluzionari
La lotta tra le fazioni
Danton, estromesso dal Comitato, Desmoulins e gli “indulgenti” chiedono l’attenuazione della repressione.
Hébert (cordiglieri) e gli “arrabbiati” vogliono misure più radicali.
I leader di entrambi gli schieramenti vengono messi a morte (III/IV 1794).
Robespierre trionfa, ma è isolato.
La caduta di Robespierre
Stampa satirica:
Robespierre, dopo aver messo a morte tutta la Francia, calpestando la costituzione del 1791, ghigliottina anche il boia.
Il 9 Termidoro (27 luglio)
Nel giugno ’94 il terrore si intensifica,
ma ormai, vinti i nemici interni ed esterni, a molti non sembrano più necessarie misure di emergenza.
Il 27 luglio i nemici di Robespierre, con l’appoggio della Palude e di militari, arrestano i capi giacobini, ormai privi di sostenitori, e li mettono a morte.