La tematica della follia in Virginia Woolf
10 Marzo 2019Tesina sull’ Imperialismo
10 Marzo 2019Sigmund Freud, padre della psicoanalisi, dedicò una parte considerevole delle sue ricerche allo studio dell’isteria, un disturbo mentale che all’epoca era considerato un enigma.
Nel video: La pazzia, tesina esame di stato
Attraverso la sua analisi, Freud non solo gettò nuova luce su questa patologia, ma rivoluzionò la comprensione della mente umana in generale, introducendo concetti fondamentali come l’inconscio, la rimozione e la sessualità.
L’isteria: un enigma per la medicina
Prima di Freud, l’isteria era considerata una malattia esclusivamente femminile, caratterizzata da una vasta gamma di sintomi fisici e psicologici, spesso inspiegabili dal punto di vista medico. Le pazienti isteriche soffrivano di paralisi, convulsioni, ansia, depressione e altri disturbi che sfidavano ogni diagnosi organica.
L’approccio innovativo di Freud
Freud, lavorando insieme a Joseph Breuer, sviluppò un nuovo approccio terapeutico basato sull’ipnosi e sulla tecnica delle “associazioni libere”. Attraverso queste tecniche, i pazienti erano incoraggiati a parlare liberamente delle loro esperienze e dei loro pensieri, senza censure.
Freud si rese conto che molti dei sintomi isterici erano legati a eventi traumatici del passato, spesso di natura sessuale, che erano stati rimossi dalla coscienza. Secondo Freud, questi ricordi traumatici, se non elaborati adeguatamente, potevano dare origine a sintomi fisici e psicologici.
L’inconscio e la rimozione
La scoperta dell’inconscio fu una delle più grandi rivoluzioni intellettuali di Freud. Egli postulò l’esistenza di una parte della mente inaccessibile alla coscienza, che conteneva desideri, impulsi e ricordi rimossi. La rimozione era, secondo Freud, il meccanismo difensivo utilizzato dalla mente per proteggersi da pensieri e desideri troppo angoscianti.
La sessualità e l’isteria
Freud attribuiva un ruolo centrale alla sessualità nello sviluppo dell’isteria. Secondo lui, i traumi sessuali infantili, anche di natura psicologica (come la seduzione incestuosa), potevano portare alla rimozione di desideri sessuali e alla conseguente formazione di sintomi isterici.
Questa teoria, nota come “teoria della seduzione”, fu successivamente modificata da Freud, che arrivò a considerare i traumi sessuali infantili più come fantasie che come eventi reali. Tuttavia, l’importanza della sessualità nella genesi dei disturbi nevrotici rimase centrale nella sua teoria.
Le implicazioni della teoria freudiana sull’isteria
La teoria freudiana sull’isteria ha avuto un impatto profondo sulla psicologia e sulla cultura in generale. Alcune delle sue implicazioni più importanti sono:
- La centralità dell’inconscio: Freud ha dimostrato che la mente umana è governata da forze inconsce che influenzano il nostro comportamento e le nostre emozioni.
- Il ruolo del passato: L’infanzia e le esperienze traumatiche giocano un ruolo fondamentale nello sviluppo dei disturbi mentali.
- L’importanza della sessualità: La sessualità è una forza potente che può influenzare la nostra vita in molti modi.
- Il valore terapeutico del parlare: Parlare dei propri problemi e dei propri sentimenti può essere un modo efficace per guarire.
Critiche e sviluppi successivi
La teoria freudiana sull’isteria ha suscitato numerose critiche, in particolare per quanto riguarda l’enfasi sulla sessualità e il ruolo dei traumi infantili. Tuttavia, l’eredità di Freud è innegabile. Le sue idee hanno ispirato generazioni di psicologi e hanno contribuito a trasformare il modo in cui pensiamo alla mente umana.
Sviluppi successivi:
- Psicoanalisi post-freudiana: Psicoanalisti come Jung e Adler hanno sviluppato teorie alternative, pur mantenendo un forte legame con le idee di Freud.
- Neuroscienze e psicoanalisi: Le neuroscienze hanno offerto nuove prospettive sulla comprensione dei meccanismi cerebrali alla base dei disturbi mentali, integrando alcuni aspetti della teoria freudiana.
- La terapia cognitivo-comportamentale: Questa terapia, che si concentra sui pensieri e sui comportamenti attuali, rappresenta un approccio alternativo alla psicoanalisi, ma ha comunque attinto a molte delle sue intuizioni.
Conclusione
L’isteria, un tempo considerata un mistero, è stata una delle porte d’ingresso attraverso cui Freud ha esplorato le profondità della mente umana. Le sue teorie, pur essendo state oggetto di numerose critiche e revisioni, hanno contribuito a gettare le basi della psicoanalisi moderna e hanno influenzato profondamente il nostro modo di pensare alla psiche umana.
Tesina Esame di Stato – Garagiola Paola – Esame di Maturità 2002
Isteria e psicanalisi
Freud, neuropsichiatra austriaco, si laurea in medicina, dedicandosi, prima all’anatomia cerebrale, poi alle malattie mentali. E’ con Freud che nasce la psicoanalisi: scienza destinata ad esercitare nel giro di pochi decenni un influsso enorme e sempre più massiccio sull’indagine dell’uomo e delle sue attività psichiche e dei suoi prodotti culturali. Non c’è fatto umano” che non sia stato toccato e “sconvolto” dalla dottrina psicoanalitica (le malattie mentali vengono affrontate con tecniche terapeutiche prima impensate; fatti come sogni, lapsus, dimenticanze, diventano brecce per guardare nel profondo dell’uomo … ). A tal scopo, Freud, si trasferisce a Parigi e lavora per molto tempo al fianco di malati d’isteria: si pensava che questa dipendesse da un’alterazione psicologica e che, l’ammalato potesse tornare allo stato di normalità attraverso la suggestione di uno stato di ipnosi.(ipnosi: parola greca che significa sogno).
In principio si parlava dì mesmerismo (dal medico tedesco Mesmer: teoria che voleva l’essere umano percorso da corrente energetica. Uno squilibrio di queste correnti è la malattia e su queste basì cerano Freud e Breuer). Allo scopo di perfezionare la tecnica si reca a Nancy dove è testimone di straordinari esperimenti sui malati. Torna a Vienna e si trova con il dott. Breuer: egli considera il dialogo e l’ipnosi una forma di cura. A contatto con Breuer, Freud capisce che, attraverso l’ipnosi e il lavoro di riemersione di determinati traumi, il malato isterico porta alla luce elementi di sé e della sua coscienza che non sono più visibili.
Freud e Breuer scrivono insieme una memoria su un caso d’isteria curato da Breuer alcuni anni prima: sottoponendo una malata ad un sonno ipnotico, Breuer le faceva esprimere quello che in quegli istanti le opprimeva l’animo. Per mezzo di ciò, Breuer era riuscito a liberare la malata dai suoi sintomi. Più tardi pubblicano: “Gli studi sull’isterismo: il soggetto isterico, in stato ipnotico, torna all’origine dei trauma, illumina i punti oscuri che nella vita hanno generato la malattia e che sono nascosti nel profondo, afferra cosi la causa dei male e, in una specie di catarsi, si libera dal disturbo.. -cosi ha inizio la teoria psicoanalitica di Freud.
Freud elabora le sue tesi a partire dalla reazione di determinati malati con l’ipnosi: il comportamento degli isterici è rilevatore della sfera incosciente nel momento in cui abbiamo la fase di sonno vigile. Il riemergere del sommerso è efficace: c’è una parte cosciente che fa da tramite con il mondo esterno e poi c’è una parte che non riemerge o riemerge solo in particolari situazioni (Es).
STRUTTURA DELL’APPARATO PSICHICO
Es: è l’insieme degli impulsi inconsci della libido, è la parte sepolta della coscienza che non sì vede, ma che condiziona ciò che sì vede. Qui vengono elaborati gli stimoli esterni che poi risalgono in superficie per formare la coscienza.
lo: è il rappresentante conscio dell’es e a differenza dell’es, è a diretto contatto con il mondo esterno.
Super-io: è la parte intermedia ed è tutto ciò che ha a che fare con i condizionamenti sociali, culturali, familiari … Sì forma verso il quinto anno di età e differenzia l’uomo dall’animale; è la base della coscienza morale e del senso di colpa.
Tutta l’attività inconscia è la risposta a stimoli di tipo energetico: Freud immagina la mente umana come un sistema in cui la ricerca dell’equilibrio è un requisito fondamentale … non ci deve essere dispersione di energia psichica. Quindi la fase di disequilibrio si ha nel momento in cui l’io non governa più gli stimoli esterni e il lavoro dell’inconscio … c’è dunque un immagazzinamento di energia superiore perché la linea difensiva dell’io si è indebolita.
per approfondire: torna all’ indice della tesina sulla Follia
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