Il cielo è limpido di Andrea Zanzotto
2 Agosto 2022San Giovanni Battista di Leonardo da Vinci
2 Agosto 2022Una strana donna ci osserva con un sorriso enigmatico. Si trova seduta e viene raffigurata di tre quarti e a mezza figura (secondo l’uso rinascimentale). Si tratta probabilmente della moglie del ricco mercante fiorentino Francesco del Giocondo, che gliel’aveva commissionato, ma Leonardo non consegnerà mai il dipinto e non se ne separerà fino alla morte in Francia. Molti sono i misteri legati a questo dipinto.
Leonardo tra il 1502 e il 1506
Nel 1502, in qualità di ingegnere militare e architetto, entrò al servizio di Cesare Borgia, che seguì in Romagna e in Umbria.
Nel 1503 ritorna a Firenze dove riceve la commissione di svariate opere. Nel 1503 Leonardo inizia una delle sue più famose opere, la Monna Lisa, che verrà completata solamente negli ultimi anni della sua vita.
Nel 1506 ritorna a Milano, chiamato dal governatore francese Charles d’Amboise, nominandolo pittore di corte. Qui Leonardo svolge opere di ingegneria e numerosi dipinti.
Il Cartone di sant’Anna
Il Cartone di sant’Anna (Sant’Anna, la Madonna, il Bambino e san Giovannino) è un disegno a gessetto nero, biacca e sfumino su carta (141,5×104,6 cm) di Leonardo da Vinci, databile al 1501-1505 circa e conservato nella National Gallery di Londra.
Leonardo a Roma e Parigi
Tra il 1513 e 1516 si trasferisce a Roma, sotto la protezione del cardinale Giuliano de’ Medici, dedicandosi prevalentemente ad esperimenti scientifici.
Nel 1517 viene invitato da Francesco I in Francia, alloggiando nel castello di Clos-Lucè, vicino ad Amboise. Il 23 aprile 1519 redige il suo testamento davanti al notaio Guglielmo Boreau, e il 2 maggio 1519 muore.
A Roma e in Francia
MONNA LISA DI GIOCONDO (GIOCONDA)
La Monna Lisa mostra una donna con un’espressione pensierosa e un leggero sorriso. Venne eseguita tra il 1503 e il 1506. Attualmente è esposta al Museo del Louvre di Parigi dove costituisce l’attrazione principale. È probabile che si tratti di Monna Lisa Gherardini, una cortigiana proveniente dalla piccola nobiltà rurale vissuta tra la fine del ‘400 e l’inizio del ‘500.
Descrizione dell’opera
Una strana donna ci osserva con un sorriso enigmatico. Si trova seduta e viene raffigurata di tre quarti e a mezza figura (secondo l’uso rinascimentale).
La Monna Lisa è una persona viva, la sua espressione indefinita la rende umana.
Attraverso il volto e i gesti delle mani secondo Leonardo le persone esprimono il proprio stato d’animo, la propria personalità, i propri sentimenti, che Leonardo voleva rappresentare nel ritratto della Monna Lisa e in tutti i suoi ritratti.
SOGGETTO
Ancora oggi la donna raffigurata non è stata identificata con certezza, anche se il Vasari riporta “prese Lionardo a fare per Francesco del Giocondo il ritratto di monna Lisa sua moglie”, per questo è universalmente conosciuta come Monna Lisa o Gioconda, dal cognome del marito.
Comunque non è del tutto certa l’identità della donna. Infatti potrebbe essere:
- Lisa Gherardini, moglie di Francesco Del Giocondo, ipotesi più probabile
- Isabella Gualandi, una gentildonna napoletana, favorita da Giuliano de’ Medici, fratello di Lorenzo.
- Isabella d’Aragona, duchessa di Milano, figlia di Alfonso II e di Ippolita Maria Sforza che avrebbe sposato in seconde nozze Leonardo Da Vinci
Il lavoro assiduo dell’artista
Leonardo nei primi anni del ‘500 eseguì il celebre ritratto e continuò a lavorarci con ostinazione, fino alla sua morte, nel 1519, perché non considerò mai l’opera finita tanto la voleva perfetta.
La Gioconda affascina da sempre critici e pubblico per il suo sorriso impenetrabile e l’atmosfera rarefatta del paesaggio.
Il segreto del sorriso
La donna è misteriosa, ambigua e sfuggente grazie al modo in cui Leonardo ha lasciato indefinite alcune parti del volto (la bocca, gli occhi) immergendole in una morbida penombra, grazie all’uso del CHIARO SCURO.
Prospettiva aerea
Alle spalle della figura con una PROSPETTIVA ALTA si apre un immenso paesaggio, reso con la prospettiva aerea.
Leonardo fu il primo artista a introdurre la prospettiva aerea: all’aumentare della distanza dal punto di osservazione i contorni divengono più sfumati, i colori sempre meno nitidi e la loro gamma tendente verso l’azzurro.
Paesaggio
Secondo molti studiosi, il paesaggio alle sue spalle non esiste in Toscana, dove Leonardo ha cominciato a dipingerla.
Eppure altri esperti ritengono che il paesaggio sullo sfondo della Gioconda non sia inventato, ma che sia composto da punti precisi del paesaggio toscano, e ne riconoscono alcuni, come i Calanchi del Valdarno o il Ponte a Buriano
Lettura d’opera
I ritratti rivelatori
Leonardo ritrae Madonna Lisa Gherardini, moglie di Francesco del Giocondo.
Secondo il biografo del Cinquecento, Giorgio Vasari, Leonardo allietava la modella con esibizioni di buffoni e con musiche al fine di rendere più sorridente la sua espressione.
La linea dell’orizzonte del paesaggio è più alta nella parte a destra della figura dando la sensazione che lo sfondo sia composto da due panorami diversi. Il paesaggio raffigura una precisa località della campagna di Arezzo.
L’espressione enigmatica è ottenuta sfumando e rendendo indefiniti gli elementi espressivi del volto: occhi e bocca.
La posa rilassata e poco formale del soggetto fu una novità nel genere del ritratto. Il busto visto di tre quarti sembra ruotare verso lo spettatore, accentuato dalla posizione quasi frontale del viso
“Il bono pittore ha da dipingere due cose principali, cioè l’homo e il concetto della mente sua; il primo è facile, il secondo difficile perché s’ha figurare con gesti e movimenti delle membra” (Leonardo da Vinci)
Curiosità storica
Vincenzo Perugia la ruba nel 1911, per riportarla in Italia, ma viene poi scoperto e arrestato.
La Gioconda nella storia dell’arte
La Gioconda è da sempre un simbolo di perfezione artistica, imitata e fonte di ispirazione per artisti da quando è stata esposta la prima volta.
Molti artisti vissuti dopo la sua realizzazione hanno voluto esprimere il loro punto di vista su quest’opera molto ammirata e molto criticata. Alcuni esempi: Marcel Duchamp, Fernando Botero, Bansky
La Gioconda pop (nella cultura popolare contemporanea)
La Gioconda negli ultimi decenni è stata sottoposta spesso ad opera di dissacrazione e reinterpretazione. Esempio: Morphing con la faccia di Balotelli o Ibrahimovic al Paris Saint Germain, chiamato da un allenatore che, paradossalmente, si chiama Leonardo, e “vale più della Gioconda”, o Gioconda Lego, Gioconda Avatar, Gioconda beat, Gioconda rock, Gioconda con gli occhiali da sole, Gioconda che dorme, ecc…