Giuseppe Salluzzo
27 Gennaio 2019Disegna I personaggi sulla base
27 Gennaio 2019analisi del Film visto il 3 Aprile 2009
TITOLO: LA GRANDE GUERRA
REGIA di: Mario Monicelli
ATTORI PRINCIPALI:
ALBERTO SOLDI, VITTORIO GASSMAN
PRODUZIONE: DINO DE LAURENTIS
1) Genere del film: Storico
2) In quale luogo/ghi è ambientata la vicenda?
La vicenda si svolge fra il fronte sul Carso e un piccolo paese chiamato Ponte San Fedele.
3) In quale epoca è collocata la vicenda?
L’epoca è quella della Prima Guerra Mondiale, fra il 1915 al 1918.
4) Indica quali sono i personaggi principali e le loro caratteristiche.
I personaggi principali sono Iacovacci e Giovanni Busacca.
Il primo è romano e prima della guerra faceva il barbiere; Busacca, invece, è appena uscito di prigione grazie ad un’amnistia.
Iacovacci è un uomo semplice, sui quarant’anni, non molto alto e di media corporatura. Sia lui che Busacca vivono di continui imbrogli e proprio così si conoscono. Busacca è invece alto circa 1,90 m ed è più forte di muscolatura.
Altri personaggi sono Giuseppe Bordin, un soldato siciliano, il tenente Gallina e Costantina.
Giuseppe Bordin è un soldato, ha lasciato a casa cinque figli e la moglie, accetta perciò gli incarichi più pericolosi per guadagnare di più.
Il soldato siciliano, invece, ha un’unica passione: una famosa attrice dell’epoca di nome Francesca Bertini. Le ha scritto una lettera chiedendole una foto autografata, ma quando essa arriva, preso dall’esasperazione della guerra, la butta.
Il tenente Gallina è un uomo comprensivo che sa come prendere i suoi soldati. Costantina è, invece, una prostituta che si innamora di Busacca, il quale prima l’aveva presa come un gioco, ma al momento giusto è il primo a preoccuparsi per lei quando devono scappare da Ponte Fedele.
5) Chi è, secondo te, il protagonista del film? Per quale motivo?
I protagonisti sono sia Busacca che Iacovacci perché la vicenda gira attorno a loro. Sullo sfondo della guerra, si raccontano le diverse vicende dei due, prima nemici e poi amici.
6) Sintetizza, nelle linee essenziali, la trama della vicenda.
Dopo lo scoppio della guerra, Busacca, subito dopo uscito di prigione, viene chiamato ad arruolarsi per combattere quella che sarebbe stata poi la Prima Guerra Mondiale. Con un tentativo di corruzione, Busacca cerca di non partire, fingendosi malato. Iacovacci accetta la quota e mettendo in scena una situazione credibile, inganna l’uomo. I due si ritrovano qualche tempo dopo, arruolati entrambi nell’esercito e costretti a condividere le sofferenze della guerra. Da nemici diventano amici e i due fanno coppia fissa in tutte le missioni, provando a scamparle il più a lungo possibile. Nelle camerate sono conosciuti come i più scansafatiche, al contrario di altri soldati come Giuseppe Bordin. Egli ha cinque figli e una moglie da mantenere, accetta perciò di affrontare le missioni più pericolose in cambio di soldi extra, ma morirà in uno dei tanti attacchi. Nel 1916,quando i soldati italiani tornano a casa, Busacca e Iacovacci fanno una colletta per i militari, con lo scopo poi di tenerla per sé. Incontrano, però, la vedova di Bordin e non hanno il coraggio di dirle della morte del marito, così decidono di lasciarle la somma raccolta.
Un nuovo attacco obbliga i due a tornare sul fronte. Vedono le crudeltà della guerra, fra i milioni di feriti e di vittime, fra ragazzi molto giovani che muoiono per portare banali messaggi, fra le corse alle trincee e le ritirate, fra le contestazioni del rancio e le condizioni critiche.
Un giorno, poi, Busacca e Iacovacci vengono scelti come messaggeri, perché i più inefficienti. Arrivati a destinazione, riferiscono il messaggio e durante il ritorno si fermano in un pagliaio non sapendo che era stato occupato dai tedeschi. Decidono così di prendere i cappotti dei tedeschi per cercare di scappare. Durante la fuga vengono presi e portati dal capitano, rischiando la fucilazione. Iacovacci si lascia scappare un’indicazione del messaggio segreto e perciò i tedeschi vorrebbero ottenere da loro le informazioni per bloccare l’attacco. I due italiani sembrano disposti a cedere, in particolar modo Iacovacci, ma Busacca non rivela nulla e muore così fucilato. L’amico, vedendolo morire sotto i suoi occhi, decide di morire da vigliacco dicendo di non sapere niente, ma allo stesso tempo da eroe. Intanto l’Italia riesce a vincere la battaglia e gli soldati pensano che anche questa volta i due amici l’hanno scampata; invece non sanno che sono morti per non tradire la patria.
7) Quale ti sembra l’idea centrale del film?
L’idea centrale è certamente di voler raccontare della gravità della Prima Guerra Mondiale, alternando scene di vita quotidiana a quelle degli attacchi e di riparo nelle trincee
Ci vuole anche dimostrare come questa Guerra, la Grande Guerra, riesce a cambiare gli animi delle persone come con Busacca e Iacovacci. Entrambi non volevano nemmeno arruolarsi, ma poi moriranno da eroi di guerra per non aver tradito la propria patria.
8) Esprimi le tue impressioni personali sul film al quale hai assistito.
Questo film mi è piaciuto, in particolar modo la parte finale, più movimentata e attiva. Il punto di vista è quello di due uomini non dei più onesti, ma che con la guerra cambiano prospettiva di vita: si sacrificano per l’Italia, morendo da eroi.