Il diritto all’acqua
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18 Settembre 2013La nave è finalmente riemersa, tecnologia e coraggio le hanno restituito il volto di una bellezza tradita, e così ci appare dopo tanti mesi in cui è stata coricata su un fianco, impossibilitata a muoversi come una balena spiaggiata.
Un relitto che mostra i segni del tempo, il tempo crudele del decadimento e degli errori, della negligenza e incompetenza che hanno reso possibile l’evento tragico del naufragio. Come un ricordo inconscio, difficile da far affiorare e comprendere, con la nave sono tornati alla luce i sentimenti traditi, il vissuto personale che ha unito tante persone in una fredda notte di gennaio. La storia della Concordia rappresenta la metafora della vita, del destino e degli errori umani ma anche del tempo e del suo divenire. Gli antichi Greci dicevano che la memoria può sconfiggere il tempo e per questo il ricordo e il suo difficile e spesso traumatico recupero rappresentano il simbolo della vita che può e deve ricominciare . La nave, oggetto di curiosità mediatica e popolare per tanto tempo, ci ha ricordato con la sua ingombrante presenza, il peso delle vicende umane nel corso della storia, situazioni critiche in cui l’uomo ha voluto, con prepotenza e desiderio di grandezza, modificare il corso degli eventi. Ristabilire l’equilibrio significa rimettere in asse ciò che è stato dimenticato e ignorato, così come ci testimonia la Concordia, nome che invita tutti a recuperare il significato dei buoni sentimenti in un mondo che sembra ormai ignorarli.
Laura Alberico