Paolo Gulisano
27 Gennaio 2019Il compagno di Cesare Pavese scheda libro
27 Gennaio 2019La mia famiglia e altri animali di Gerald Durrell
VITA DELL’AUTORE
Durrell, Gerald Malcolm (Jamshedpur, India 1925 – Jersey 1995), zoologo e scrittore britannico, fratello minore dello scrittore Lawrence Durrell. Durante l’infanzia visse in Francia, Italia, Svizzera e a Corfù, stabilendosi infine nell’isola di Jersey, situata nella Manica nell’arcipelago delle isole del Canale. Le esperienze vissute a Corfù ispirarono una delle sue opere più popolari, La mia famiglia e altri animali (1956), in cui l’autore descrive la nascita della sua passione esclusiva per il mondo della natura. Alla sua produzione (oltre trenta volumi) appartengono libri per ragazzi, resoconti di viaggio e scritti che espongono le sue convinzioni sul tema della protezione animale. Per Durrell la scrittura non fu mai un fine, ma il mezzo per realizzare il sogno dell’infanzia, quello di fondare un proprio zoo; ciò avvenne nel 1958, quando gli introiti ricavati dalla vendita dei suoi libri gli consentirono di creare il Jersey Wildlife Preservation Park. Qui poté applicare le sue teorie sulla conservazione animale, che prevedevano l’allevamento in cattività di specie in via di estinzione per un successivo rilascio nel loro habitat. Durrell ha narrato questa esperienza in Storie del mio zoo (1964).
RIASSUNTO
Tutta la vicenda ebbe inizio da una proposta di Larry, il maggiore dei figli della signora Durrel, rimasto colpito da una cartolina inviatagli dal suo amico George che viveva nell’isola di Corfù. Larry propose di trasferirsi con tutta la famiglia in Grecia. La signora Durrel accettò e il giorno seguente si misero in viaggio. Arrivati a Corfù si stabilirono in un albergo, ma, per problemi igienici, si vollero trasferire in una villa di campagna. La guida dell’albergo li accompagnò per aiutarli ma la signora Durrel non riuscì a trovare una casa con il bagno. Il giorno dopo la famiglia decise di prendere un taxi e continuare la ricerca della casa. I tassisti, notando che la famiglia era alla ricerca di un auto, cominciarono a gridare per conquistarsi i clienti. Ad un tratto si presentò un uomo di nome Spiro che fece calmare i tassisti e accompagnò tutta la famiglia alla ricerca di una villa. I Durrel si trasferirono in una piccola villa color rosa fragola, una delle poche che aveva il bagno. Spiro conosceva tutti gli abitanti dell’isola: quando seppe che il denaro dei Durrel non era arrivato dall’Inghilterra andò a protestare con il direttore della banca e fece la stessa cosa quando seppe che il bagaglio era fermo alla dogana. Spiro divenne quasi di famiglia. Nel giardino della villa, Gerry, accompagnato dal suo cane Roger, osservò numerosi insetti. Nei giorni successivi Gerry conobbe alcuni pastori che vivevano nei dintorni: Agathi e Yani. Un giorno, Gerry, durante le sue esplorazioni, incontrò un uomo che indossava un cappello con molti nastri, ai quali erano attaccate alcune cetonie. Gerry osservò che quest’uomo aveva alcune gabbie piene di animali e si comperò una tartaruga a cui mise nome Achille. Purtroppo Achille uscì dal cancello della villa e venne ritrovato morto dentro ad un pozzo. Gerry acquistò dall’uomo anche un piccione, a cui venne dato il nome di Quasimodo. Non essendo cresciuto con i genitori, Quasimodo non sapeva volare ma adorava camminare e spesso seguiva i Durrell nelle loro passeggiate. Un giorno, fra i cuscini dove dormiva Quasimodo trovarono un uovo bianco: da quel giorno il piccione divenne sempre più selvatico e si allontanò definitivamente dalla casa dei Durrell. La signora Durrell decise di cercare un maestro per Gerry; Larry propose di chiamare il suo amico George. Quest’ultimo, per rendere a Gerry le lezioni più gradevoli, utilizzava molto la storia naturale. Un pomeriggio, Gerry vide dei piccoli cerchi sul tronco di un albero: li toccò con un filo d’erba e uno di essi si aprì come se fosse una botola. Si diresse quindi verso la casa di George, dove conobbe Theodore, molto esperto di animali e insetti. Sulla strada del ritorno Theodore spiegò a Gerry che quelle erano tane di ragni botola. Ogni giovedì Gerry andava a casa di Theodore per vedere alcuni vetrini al microscopio e per condividere la propria passione per la botanica e la zoologia. Larry decise di invitare alcuni suoi amici artisti a casa sua, sfortunatamente troppo piccola per poter ospitare altre persone, quindi, i Durrell, furono costretti a trasferirsi in una villa più spaziosa. Gerry osservò soprattutto le abitudini delle rondini che vivevano nei nidi intorno alla villa e le tartarughe che vivevano nelle colline circostanti e trovò un piccolo gufo in un tronco cavo, e decise di portarlo a casa: fu chiamato Ulisse. Ulisse si svegliava al tramonto e iniziava ogni sera la sua caccia. Durante le uscite in barca, Gerry scoprì molte isolette da esplorare e, dato che si avvicinava il suo compleanno chiese al fratello Leslie di costruirgli una barca. Venne il compleanno di Gerry e finalmente poté vedere la barca che Leslie aveva costruito. Ricevette inoltre due cuccioli, chiamati poi Pipì e Vomito. Nei giorni seguenti Gerry uscì con la sua barca per esplorare la isole vicine e scoprì numerose forme di vita: molluschi, pesci, piante acquatiche, anemoni, granchi e attinie. Un giorno arrivò una lettera della zia Hermione, nella quale annunciava che presto sarebbe partita per far visita ai suoi parenti e comunicò che si sarebbe fermata per un po’ dai Durrell, dato che la madre di Gerry le aveva scritto che avevano una casa molto grande. Tutta la famiglia rimase sconvolta da quella notizia perché la prozia Hermione era un po’ eccentrica; quindi, su consiglio di Larry la famiglia si trasferì nuovamente, stavolta in una villa più piccola. Durante la sua permanenza in quel luogo Gerry studiò approfonditamente le abitudini delle mantidi e dei gechi. C’era un geco che aveva scelto come luogo di caccia la stanza da letto di Gerry, che decise di chiamarlo Geronimo. Un giorno, il protagonista, visto il gran numero di mantidi che vivevano in quella zona, decise di catturarne una per osservare la deposizione e la schiusa delle uova. La mantide venne chiamata Cerfoglio. Una sera, dopo una lunga lotta, Cerfoglio venne uccisa e divorata da Geronimo. Intanto Gerry portò a casa anche due rospi catturati vicino ad un tronco di ulivo. Il ragazzo venne affidato ad un nuovo insegnante, il signor Kralefsky, un grande amante degli uccelli. Un giorno il protagonista portò a casa due gazze, subito bene accolte da tutti, con l’eccezione di Larry. Una mattina arrivò in casa Dodo, una cagnetta che era stata regalata alla signora Durrell. Quando Dodo ebbe un cucciolo, la signora Durrell fu costretta ad assumere la figlia della domestica per poterlo trasportare, in quanto Dodo prendeva sempre il suo cucciolo fra i denti per seguirla. In un canale che circondava un campo vicino alla villa, viveva la vecchia Tonfete, una grossa tartaruga che Gerry aveva tentato invano di catturare. Un giorno, sempre nel tentativo di catturare la tartaruga, vide due bisce d’acqua che stavano immobili al sole decise di lasciar perdere la tartaruga e di catturare i due serpenti. Quel giorno conobbe inoltre un pescatore di nome Kosti, un detenuto di un carcere in un’isola poco vicina. Kosti aveva un grande gabbiano che aveva trovato in Albania e aveva chiamato Alecko. Vedendo che al gabbiano non dispiaceva essere accarezzato dal protagonista, decise di regalarglielo. Alecko non fu bene accolto in casa Durrell, quindi Gerry fu costretto a metterlo in gabbia. I Durrell decisero di ripartire per poter mandare Gerry a scuola; sarebbero ritornati al termine dei suoi studi: decisero allora di dare un ricevimento per poter salutare tutti quanti i loro amici dell’isola. Il ricevimento non andò molto bene: spesso interrotto dai vari animali che si spostavano per la casa; specialmente dai cani che inseguivano Dodo. I Durrell ripartirono per l’Inghilterra con tutti gli animali catturati da Gerry.
SPAZIO
Le vicende sono ambientate inizialmente in Inghilterra, poi si sposta a Corfù, in Grecia.
TEMPO
Gli eventi narrati sono ambientati in un momento non precisato, tra gli anni 30 e 40 del novecento, coprendo comunque un periodo di circa cinque anni.
Relazioni degli alunni
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Le Storie del mio zoo di Jacopo CInquetti
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La mia famiglia e altri animali di atuttascuola
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Relazione sul libro “La mia famiglia e altri animali” di Gerald Durrell di Erika Ticozzelli
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Relazione sul libro “La mia famiglia e altri animali” di Gerald Durrell di Lorenzo Imbriani
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Relazione sul libro “La mia famiglia e altri animali” di Gerald Durrell di Luca Barbaglia e Daniel Migliozzi
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Relazione sul libro “L’anniversario dell’arca” di Gerald Durrell di Marco Tonella