Tesina Scuola Media
27 Gennaio 2019ABCD-SALONE ITALIANO DELLEDUCAZIONE
27 Gennaio 2019La notte di Elie Wiesel
Verifica scritta di Italiano sul romanzo “La notte” di Elie Wiesel con correzione
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1. Descrivi la condizione degli ebrei nella piccola città di Sighet in Transilvania
risposta: A Sighet gli Ebrei trascorrono la loro vita, dedicandosi allo studio della cabala e del talmud, lavorando, pregando e osservando i fatti che stanno sconvolgendo l’Europa come se fossero lontani da loro. Anche quando l’Ungheria adotta leggi razziali antisemite, tutti sono convinti che il pericolo non li toccasse in prima persona. Anche quando Moshe lo Shammash, scampato alla morte in un campo di concentramento, che poi diventò maestro di Elie, raccontò loro il rischio cui stavano andando incontro, nessuno lo ascoltava, aumentando così il suo sgomento.
2. Che cos’è un ghetto? Ricordi quello che viene narrato sul ghetto di Sighet?
risposta: i nazisti, riprendendo una assurda consuetudine dei tempi addietro, crearono del ghetti nelle città conquistate, come Sighet, in cui relegarono gli Ebrei, in attesa di trasferirli, poi in un campo di sterminio. La vita nel ghetto passava apparentemente uguale a sempre, ma parecchi indizi avrebbero dovuto convincere Elie, suo padre e gli altri, a scappare, finché erano in tempo, piuttosto che rimanere rinchiusi in quella trappola. Soprattutto suo padre convince Elie ad attendere prudentemente.
3. Chi è la signora Schächter e cosa anticipa il suo “fuoco”?
risposta: è una donna che viene deportata, e viaggia in treno accanto ad Elie e a molti altri ebrei, ha con sé un bambino e alla fine del tutto impazzita. Non riesce a dormire e di notte sveglia tutti urlando, come se ci fosse nella carrozza di quel treno un fuoco, in realtà anticipazione del fuoco dei forni crematori, quasi un sacrificio a Dio. Gli altri prigionieri, invece di calmarla, la picchiano perché non la smette di urlare.
4. Perché il romanzo è intitolato “La notte”?
risposta: per due motivi. Anzitutto nel corso del romanzo vengono raccontate notti tremende, come quelle nel ghetto, con la paura, poi concretizzatasi, della deportazione, le notti nel treno e quelle nella neve dei deportati trasferiti nel cuore della Germania verso la fine del libro. Poi, per il fatto che la notte è simbolo delle loro morte, e del buio nei cuori loro e dei loro assassini.
5. “Uomini a sinistra! Donne a destra!” quali conseguenze avranno queste poche parole pronunciate da un SS al loro arrivo nel campo di concentramento?
risposta: da quel momento, Elie non rivedrà più sua madre e le sue due sorelle.
6. “Aiutatevi gli uni con gli altri: è il solo modo di sopravvivere” dice il responsabile del blocco 17. Perché, secondo te, pronuncia queste parole? Che fine farà questo responsabile tre settimane dopo, e perché?
risposta: perché i nazisti fanno affidamento sulle divisioni dei prigionieri. Tanto è vero che molti, invece di mostrare solidarietà nei confronti dei compagni, aiutano gli aguzzini, e rappresentano un pericolo per gli altri internati. Questo responsabile sarà destituito dal suo ruolo perché troppo buono.
7. In che senso nell’ottavo capitolo si inverte il rapporto tra padre e figlio?
risposta: nel senso che da quel momento in poi, è il figlio che guida il padre, per farlo vivere ancora, spiegandogli che non deve prendere l’acqua, deleteria per chi ha la dissenteria, ma la zuppa, oppure che non deve lasciarsi morire nella neve, ma alzarsi e cercare di raggiungere il campo.
8. Confronta la situazione di prigionia di Elie con quella descritta da Primo Levi in Se questo è un uomo, o in altri testi letterari o cinematografici di tua conoscenza.
risposta: aperta, ma l’analogia fra le memorie dei singoli deportati testimonia la veridicità del loro racconto
9. Perché i nazisti hanno inserito la scritta “Il lavoro rende liberi” all’entrata del campo di concentramento?
risposta: perché quelli prima erano campi di lavoro, anzi i nazisti continuavano a sfruttare il lavoro dei prigionieri. Essi inoltre credevano così di eliminare gran parte di essi (una sorta di selezione naturale) o comunque, costringerli a non pensare alla liberazione.
10. Perché i prigionieri sono contenti quando ci sono i bombardamenti?
risposta: Perché questo significa che gli alleati stanno avanzando e potrebbero arrivare a liberarli.
11. Quali sono i modi illeciti di sopravvivenza nel campo?
risposta: Sottrarre il cibo agli altri prigionieri, impossessarsi di oggetti d’oro e rivenderli, aiutare i nazisti a giustiziare i prigionieri, ecc…
12. Perché Elie viene frustato?
risposta: perché ha scoperto il suo caposquadra di nascosto con una ragazza
13. Perché l’espressione “i tedeschi ci fecero un bel regalo per il nuovo anno” è ironica?
risposta: Perché voleva dire che facevano una selezione.
14. Perché nella fase della evacuazione del campo, la scelta di seguire il gruppo dei prigionieri in spostamento da un campo all’altro si rivela sbagliata? Quale altra scelta avrebbero potute fare Elie e suo padre? Perché questa seconda sarebbe stata la scelta giusta?
risposta: Perché i prigionieri andranno incontro a marce estenuanti, in mezzo alla neve e al gelo, che decimeranno tutti. L’altra scelta di restare in infermeria, dove Elie si trovava per un’operazione al piede e il padre di Elie avrebbe potuto restare grazie all’appoggio di un medico bendisposto nei suoi confronti, avrebbe significato la liberazione. Infatti dopo due giorni dall’evacuazione, i russi liberarono tutti i prigionieri, come avvenne anche a Primo Levi.
15. In un villaggio abbandonato il rabbino Rabbi Eliahu non trova suo figlio e lo cerca disperatamente. Elie poi si ricorda come mai il figlio non è più con lui. Subito dopo, Elie fa l’unica sua preghiera nel campo di concentramento. Che cosa chiede a Dio?
risposta: Il figlio del rabbino Rabbi Eliahu una volta accortosi che il padre perdeva terreno nella marcia di evacuazione dal campo, invece di aspettarlo corre avanti, nella certezza che il padre è un intoppo alla sua stessa sopravvivenza. Elie prega Dio di non ridursi mai a questo, anche se in effetti in alcuni momenti pensa anche lui, e glielo dicono anche altri prigionieri, che gli conviene salvarsi la pelle invece di stare troppo dietro a suo padre, ormai destinato a morire in quella situazione.
16. Cosa vuol dire l’espressione “la morte non aveva molto bisogno di aiuto?”
risposta: che la gente moriva da sola, di stenti, di fame, di freddo, senza che ci fosse la necessità per qualcuno, come i nazisti, di uccidere deliberatamente i prigionieri.
17. Dopo la vicenda di Elie e di suo padre, e quella del rabbino Rabbi Eliahu e di suo figlio, quale altro episodio vede per protagonisti un padre e un figlio?
risposta: Stanno gettando pezzi di pane in un carro strapieno di persone pigiate. UN padre ne raccoglie un pezzo e lo nasconde nel suo petto. Il figlio lo picchia per avere lui quel pezzo di pane, fino ad uccidere il padre. Poi lui sarà ucciso dagli altri che hanno assistito alla scena.
18. Perché alla fine gli aguzzini non danno da mangiare agli ammalati?
risposta: Perché quelle persone sono comunque destinate alla morte, ed è meglio dare da mangiare a chi ancora ha la possibilità di vivere, dicono giustificandosi.
19. Che cosa vede Elie nello specchio alla fine di questa brutta avventura?
risposta: un cadavere, un’immagine che non lo lascerà più.
20. Quali considerazioni riguardo la fede in Dio vengono in mente a Elie, dopo aver vissuto la tremenda esperienza del lager?
risposta: Egli, che prima di questa esperienza era profondamente religioso, legato alla sua comunità chassidica, non mette in discussione l’esistenza di Dio, ma proprio per questo si ribella a Lui, dicendo che non è giusto che abbia creato Auschwitz, Buna, Buchenwald e quegli altri luoghi di terrore. Si chiede dove è andata a finire la misericordi di Dio e arriva perfino a dire che l’uomo, che continua a lodare Dio, è più forte e più grande di Lui.
Valutazione: ogni punto ha un giudizio finale, corrispondete ad un voto numerico, in base alla seguente scala:
gravemente insufficiente (risposta mancante)=2 insufficiente=3 non sufficiente=4 scarso=5 quasi sufficiente=5 e mezzo |
sufficiente=6 più che sufficiente=6 e mezzo buono=7 molto buono=8 distinto=9 ottimo=10 |
Il professore, alla fine, fa la media matematica dei giudizi)
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