L’esempio di Cesare Borgia ll capitolo settimo del Principe
28 Dicembre 2019Introduzione alla lettura del romanzo Memorie di Adriano di Marguerite Yourcenar
28 Dicembre 2019La notte trascorsa tra Agilulfo e Priscilla nel Cavaliere inesistente rappresenta uno dei momenti più paradossali e significativi del romanzo.
È un episodio che mette in luce la complessità dei personaggi e le tensioni interne al mondo cavalleresco descritto da Calvino.
Un incontro tra due estremi
- Agilulfo: Il cavaliere inesistente, un’armatura vuota, rappresenta l’estrema razionalità e la negazione della corporeità. La sua esistenza è fondata su un codice cavalleresco astratto e rigoroso, che lo allontana dalla dimensione umana e passionale.
- Priscilla: Al contrario, Priscilla incarna la sensualità, la bellezza e il desiderio. È una figura che rappresenta la vita, la spontaneità e l’irrazionalità.
L’incontro tra questi due personaggi così diversi è destinato a essere problematico. Agilulfo, privo di sentimenti e di una vera identità, non è in grado di rispondere all’attrazione di Priscilla. La sua armatura, che lo protegge dalle ferite, lo isola anche dalle emozioni.
Un paradosso irrisolto
La notte che passano insieme è un tentativo di conciliare due mondi inconciliabili: quello della ragione e quello delle passioni. Tuttavia, questo tentativo è destinato al fallimento. Agilulfo, pur cercando di avvicinarsi a Priscilla, rimane imprigionato nella sua corazza emotiva. La loro unione è solo apparente, una sorta di illusione creata dalla mente di Priscilla.
Il significato simbolico
La notte tra Agilulfo e Priscilla può essere interpretata a diversi livelli:
- Critica alla razionalità astratta: L’episodio mette in discussione la pretesa della ragione di spiegare tutto e di dominare ogni aspetto della vita umana. La passione, l’amore, l’irrazionalità sono dimensioni fondamentali dell’esistenza che non possono essere eliminate.
- Paradosso dell’identità: Agilulfo, privo di una vera identità, cerca di trovarla nell’amore, ma si rende conto che l’amore richiede vulnerabilità e autenticità, qualità che lui non possiede.
- Critica alla società medievale: Il mondo cavalleresco descritto da Calvino è un mondo rigido e formale, dove le emozioni sono relegate in secondo piano. L’episodio tra Agilulfo e Priscilla mette in luce le contraddizioni e i limiti di questa società.
La figura di Priscilla rappresenta un polo opposto a quello di Agilulfo nel Cavaliere inesistente. Mentre Agilulfo è l’incarnazione dell’astrazione, della razionalità portata all’estremo e della negazione della corporeità, Priscilla è la materialità incarnata, la sensualità, la vita pulsante.
- Corporeità vs. Astrattezza: Priscilla è una donna in carne e ossa, con desideri, passioni e un corpo che vive. Agilulfo, invece, è un’armatura vuota, una pura astrazione di cavaliere.
- Emozioni vs. Razionalità: Priscilla è guidata dalle emozioni, dall’impulso e dal desiderio. Agilulfo, invece, è dominato dalla ragione, da un codice cavalleresco che lo allontana da ogni forma di emotività.
- Spontaneità vs. Rigidezza: Priscilla è spontanea, impulsiva e passionale. Agilulfo è rigido, formale e incapace di improvvisare.
Il contrasto tra i due personaggi mette in luce la dicotomia tra corpo e spirito, tra ragione ed emozione, tra natura e cultura.
Il ruolo dell’amore nel romanzo
L’amore, nel Cavaliere inesistente, è un elemento destabilizzante che mette in crisi l’ordine costituito. L’amore di Priscilla per Agilulfo rappresenta un tentativo di umanizzare il cavaliere, di dargli un’anima. Tuttavia, questo tentativo è destinato al fallimento, in quanto Agilulfo è incapace di rispondere a questo sentimento.
- L’amore come sfida: L’amore, per Agilulfo, è una sfida alla sua identità, una minaccia al suo mondo razionale.
- L’amore come impossibilità: L’amore tra Priscilla e Agilulfo è un’impossibilità, un paradosso. È l’incontro tra due mondi inconciliabili.
- L’amore come motore della trama: L’amore è il motore che spinge la narrazione, creando tensioni e conflitti.
Il ruolo dell’amore nel romanzo è quindi quello di mettere in discussione i valori e le certezze del mondo cavalleresco, rivelando i limiti di una visione troppo razionale e astratta dell’esistenza.
Conclusioni
La notte tra Agilulfo e Priscilla è un momento chiave nel Cavaliere inesistente. È un episodio che ci invita a riflettere sulla natura dell’uomo, sul rapporto tra ragione e passione, e sui limiti di ogni sistema di valori.