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25 Luglio 2021Karin Ann è conosciuta in tutto il mondo, specie nell’Est Europa, come la paladina dei diritti LGBT. Si batte per i diritti delle minoranze e in generale per i diritti civili. È una ragazza molto attenta inoltre a tutte le problematiche che riguardano da vicino la sua generazione, la Generazione Z, quella dei nativi digitali, nati tra il 1997 e il 2012. Si batte per tutto questo con le sue canzoni ovviamente, un’artista di altissimo livello che è riuscita nel corso di poco tempo a raggiungere un immenso successo e ad avere una platea di persone al suo seguito davvero incredibile. Karin Ann sta per tornare con un nuovo singolo, la cui uscita è prevista il 25 febbraio 2022. Anche il nuovo singolo ovviamente tratta di una tematica sociale di grande rilevanza, l’odio sui social. L’odio sui social ai tempi dei nativi digitali È bello essere nativi digitali, impossibile negarlo. Significa essere nati con le nuove tecnologie e saperle utilizzare al meglio quasi come se si trattasse di un’abilità innata, cosa questa che è da considerarsi come estremamente positiva data la rivoluzione digitale in atto in ogni settore, dato che senza il digitale è oggi come oggi impossibile formarsi, impossibile lavorare. È bello avere a propria disposizione gli innovativi mezzi di comunicazione oggi disponibili, così da essere sempre connessi con il resto del mondo, così da poter arrivare ovunque anche se in modalità virtuale, senza barriere, senza confini.
Sì, è vero, essere nativi digitali è bello, anzi bellissimo, ma i rischi che i più giovani corrono online sono innumerevoli. Tra i rischi in assoluto più pressanti al momento, l’odio digitale. È facile che un giovane si trovi a ricevere messaggi carichi di odio. Sono messaggi che fanno star male, che possono provocare danni alla propria autostima, che possono comportare problemi psicologici di varia natura difficili poi da risolvere. Ecco perché l’odio sui social, l’odio in rete, è un argomento di cui Karin Ann ha deciso di parlare nel suo nuovo singolo, un odio che lei stessa ha provato, un odio che ha capito essere da demonizzare, da distruggere quanto prima possibile. Looking at porn, è questo il titolo del nuovo singolo di Karin Ann (Qui il video).
Il nuovo singolo di Karin Ann è quindi una denuncia dell’odio digitale in quanto fenomeno sempre più pressante nella nostra epoca contemporanea, specie di quell’odio che nasce in seno a conflitti generazionali. Capita spesso infatti che siano le vecchie generazioni ad inviare ai giovani i messaggi di odio di cui abbiamo sopra parlato, come Karin stessa afferma. Il singolo, che si intitola “Looking at porn”, parla di tutto questo con leggerezza e satira, una canzone quindi che risulta forte ma allo stesso tempo davvero divertente. Perché Karin Ann ha scelto proprio un metodo espressivo di questo genere? Perché in questo modo l’artista ha la possibilità di portare al ridicolo l’odio sul web. Ridicolizzandolo, l’odio online perde la sua forza, il suo mordente. Viene minimizzato, un odio che così risulta più semplice da contrastare. Collaborazioni importanti per Karin Ann Ricordiamo che “Looking at porn” nasce da una collaborazione tra Karin Ann e il suo produttore Matt Schwartz, songwriter di fama internazionale il cui talento nel corso degli anni è stato scelto da artisti molto importanti del calibro di Robbie Williams, Kylie Minogue, Trevorn Horn. Per la realizzazione del video invece è stato scelto Simone Peluso, direttore creativo che ha lavorato per molti importanti artisti italiani in passato, Maneskin in primis. Il video è già disponibile su YouTube ovviamente, un video senza dubbio di grande livello che permette a Karin Ann di esprimersi davvero al meglio. Considerando che il precedente singolo di Karin, “We’re friends, right?”, è riuscito ad ottenere quasi 800mila stream su Spotify, possiamo attenderci un successo simile anche per questo nuovo brano. Sì, le aspettative sono altissime dato che il brano è di qualità, il video eccellente, il messaggio veicolato di grande importanza al giorno d’oggi.