La pallavolo, o volley (forma abbreviata dell’inglese volleyball) è uno sport giocato da due squadre con un pallone su un terreno di gioco diviso da una rete. Ci sono differenti versioni del gioco adottabili in specifiche circostanze nell’ambito della versatilità del gioco per tutti. E’ presente nel programma dei Giochi Olimpici estivi dal 1964.
Campo di gioco
Rappresentazione schematica del campo di gioco
L’area di gioco, di forma rettangolare comprende il campo di gioco e la zona libera (evidenziati con colori diversi), cioè la superficie esterna alle linee di delimitazione del campo, che deve essere larga fra 3 e 5 m dalle linee laterali e fra i 3 e gli 8 m dalle linee di fondo. Il campo di gioco è largo 9 m e lungo 18 ed è delimitato da linee che fanno parte del campo stesso. Il campo è diviso in due dalla linea di metà campo, tracciata sotto la rete; in ogni metà campo viene tracciata la linea d’attacco posta parallelamente alla linea centrale, a 3 m di distanza da essa, per delimitare la zona d’attacco. Questa linea e le linee laterali del campo sono le uniche che continuano anche oltre il terreno di gioco.
La Rete
La rete è disposta ad un’altezza nella sua parte superiore di 2,43 m per gli uomini e di 2,24 m per le donne (sono previste altezze inferiori per le giovanili). Le dimensioni della rete sono di un metro di larghezza e da 9,50 a 10 m di lunghezza.
La palla
Il pallone deve avere, ovviamente, forma sferica e deve essere realizzato in cuoio soffice o materiale sintetico. Può essere monocolore oppure può avere una combinazione di colori: ad esempio, in Italia, si utilizza un pallone con i colori della bandiera, verde, bianco e rosso, mentre per le competizioni internazionali i colori sono bianco, giallo e blu.
Il pallone con la colorazione usata dai campionati italiani
Il pallone con la colorazione usata nelle competizioni internazionali
Il gioco
La gara viene disputata da due squadre con sei giocatori ciascuna. Ogni squadra ha a disposizione sei riserve. Il numero massimo di sostituzioni è sei, con un vincolo: se A sostituisce B, nello stesso set, B può rientrare in campo solo al posto di A. Caso a parte è quello del libero: le sostituzioni che lo coinvolgono non sono conteggiate. Esse sono illimitate, ma ci deve essere sempre un’azione di gioco fra due di queste sostituzioni.
Partita
Lo scopo del gioco è realizzare punti facendo cadere la palla nel campo avversario (fase di attacco), impedendo, ovviamente, che l’altra squadra faccia altrettanto (fase difensiva). Una squadra vince un punto quando la palla tocca il campo avversario, quando tocca la zona libera o finisce fuori dal campo dopo un tocco di un avversario, in caso di errore (attacco fuori) o fallo dell’altra squadra. La partita è divisa in set, i quali vengono vinti dalla prima squadra che arriva a 25 punti. La partita si disputa al meglio dei 5 set, ossia vince la squadra che ne conquista tre. Nel caso si arrivi, ad un punteggio di set 2-2, il quinto viene chiamato tie-break e viene giocato ai 15 punti, sempre con il vincolo dei due punti di scarto. Questo sistema di regole è stato introdotto nel 1998 ed è noto con il nome di Rally Point System.
Le zone del campo e la rotazione dei giocatori
Il campo è suddiviso in due zone: la zona d’attacco (dalla rete alla linea dei tre metri) e la zona di difesa (dalla linea dei tre metri a fondo campo). Vi è un’ulteriore suddivisione teorica (in quanto non delimitata da linee tracciate fisicamente sul campo) di ogni metà campo in sei zone numerate. In pratica sia la zona d’attacco sia quella di difesa vengono suddivise ognuna in tre parti e numerate (dis.1): si assegna il numero 1 alla zona di difesa a destra, il numero due alla zona d’attacco a destra e si prosegue in senso antiorario fino alla zona 6, corrispondente a quella centrale di difesa. La rotazione dei giocatori per il turno al servizio comporta che ogni giocatore all’inizio di ogni azione occupi una determinata zona del campo: si avranno quindi tre giocatori di prima linea e tre giocatori di seconda linea. La rotazione iniziale di ogni set viene decisa dall’allenatore che la consegnerà all’arbitro il quale controllerà, prima del fischio d’inizio, l’esatta disposizione dei giocatori.
La squadra che parte con il possesso di palla è la squadra in battuta, mentre l’altra è chiamata squadra in ricezione. Il giocatore di zona 1 della squadra in battuta si porta dietro la linea di fondocampo e, al fischio dell’arbitro, mette la palla in gioco (ha 8 secondi di tempo per farlo) effettuando la battuta o servizio; la palla deve oltrepassare la rete e giungere nel campo avversario. L’azione continua fino a che la palla non tocca il campo, è inviata fuori dal campo o una squadra non la rinvia correttamente. La squadra che vince un’azione di gioco conquista un punto. Se il punto è assegnato alla squadra già in battuta, essa continua a battere. Quando la squadra in ricezione vince l’azione, conquista oltre al punto anche il diritto di servire ed i suoi giocatori ruotano di una posizione in senso orario, in modo che chi si trovava in zona di battuta passerà in zona 6, mentre il giocatore che era in prima linea in zona 2 andrà a servire in zona 1.
Fondamentali
Per “fondamentale” si intende un’azione specifica che compie il giocatore di pallavolo. Vengono chiamati “fondamentali”:
Palleggio
Uno dei fondamentali più importanti nella pallavolo è il passaggio. Nella pallavolo si parla di passaggio o palleggio, poiché non essendoci la possibilità di toccare due volte consecutive la palla, si ha sempre bisogno di un compagno che la rimandi. Quindi palleggio e passaggio si identificano.
Bagher
L’importanza di questo fondamentale è al giorno d’oggi decisiva ai fini del risultato di un incontro, in quanto costituisce quasi sempre il primo tocco di ogni azione. Da qualche anno a questa parte, essendo stato abolito il fallo di doppio o trattenuta sul primo tocco di palla, anche il palleggio viene usato per appoggiare la palla all’alzatore su una battuta non troppo violenta o su una schiacciata debole. La tecnica del bagher consiste nel respingere il pallone con la parte radiale o con la parte interna delle braccia unite. A seconda delle varie direzioni in cui si muovono le braccia si avrà il bagher in avanti o quello laterale. Il bagher in avanti (o frontale) è quello più utilizzato: è il passaggio con le braccia che invia la palla davanti al corpo. L’uso del bagher è legato alla ricezione della battuta, alla difesa e in qualsiasi altro tocco dove la palla è troppo bassa per essere palleggiata o schiacciata.
Schiacciata
Nel gioco della pallavolo, quando ci si riferisce all’attacco.
E’ il colpo o lo “schiaffo” che si dà alla palla, con una sola mano, cercando generalmente di colpire il più forte possibile affinché l’avversario non riesca a giocarla.
Smorzata
E’ il colpo che smorza il rimbalzo della palla provocando un volo cortissimo e una veloce ricaduta al suolo.
Muro
Muro a 3
Si chiama “muro” la parete formata dagli arti superiori che uno o più giocatori di prima linea possono innalzare oltre la rete al fine di arrestare il colpo avversario.
Servizio
Si chiama “servizio” il colpo netto che mette in gioco la palla inviandola nel campo avversario. Nel gioco della pallavolo il servizio ha un’importanza capitale in quanto è il solo modo valido di iniziare il gioco. L’obiettivo principale del battitore è quello di servire per mettere in difficoltà la ricezione avversaria in maniera tale che la propria squadra possa conquistare il punto mediante il muro (su un attacco reso prevedibile dalla ricezione) o con il contrattacco. (fonte: wikipedia)