La peste non solo in Manzoni

La peste è una malattia infettiva causata dal batterio Yersinia pestis ed è stata una delle malattie più devastanti nella storia dell’umanità. Le prime epidemie registrate risalgono all’antichità, ma la più famosa e mortale è stata la Peste Nera del XIV secolo.

La Peste Nera ebbe origine in Asia centrale nel 1331 e si diffuse lungo le rotte commerciali fino all’Europa. Nel 1347, i mercanti genovesi portarono la peste a Messina, in Sicilia, attraverso navi infestate di ratti che ospitavano le pulci portatrici del batterio. Da Messina, la malattia si diffuse rapidamente in tutta l’Europa, causando la morte di decine di milioni di persone.

Le città medievali, sovraffollate e con condizioni igieniche precarie, furono particolarmente colpite. La peste si diffuse rapidamente attraverso la popolazione, uccidendo indiscriminatamente ricchi e poveri. Le persone colpite sviluppavano sintomi come febbre alta, gonfiore dei linfonodi (noti come bubboni) e, in molti casi, morte entro pochi giorni.

La Peste Nera ebbe un impatto profondo sulla società europea, causando caos economico, politico e religioso. In molti casi, si verificarono episodi di persecuzione ebraica, con la comunità ebraica erroneamente accusata di avvelenare i pozzi e diffondere la malattia.

Nonostante la devastazione causata dalla Peste Nera, l’Europa non fu l’unico continente colpito. La malattia si diffuse anche in altre regioni del mondo, come il Medio Oriente, l’Africa e l’Asia.

Sebbene la Peste Nera sia l’epidemia più nota, altre epidemie di peste si sono verificate nel corso della storia, tra cui la peste di Justiniano nel VI secolo e la peste di Londra del 1665. Grazie agli avanzamenti nella medicina e nella sanità pubblica, la peste è ora una malattia relativamente rara e trattabile, ma continua a causare occasionalmente focolai in alcune parti del mondo.