Adone poema della pace di Giovan Battista Marino
21 Dicembre 2015Dalle corti alle accademie
21 Dicembre 2015Il Barocco
appunti di Valentina
L’epoca che si estende dalla fine del Cinquecento ai primi decenni del Settecento è ormai universalmente indicata come “età del Barocco”.
Alcuni studiosi, specialmente francesi e tedeschi, fanno derivare la parola “barocco” dal portoghese barroco il quale, come lo spagnolo barueco e il francese baroque, indica una perla irregolare, non perfettamente sferica; altri, invece, tra cui gli italiani, lo considerano derivazione del termine filosofico baroco usato nella filosofia scolastica per indicare un tipo di sillogismo (=tipo di ragionamento) complicato nella forma e di modesto contenuto.
Comunque, qualunque sia la derivazione, con questo termine si è voluto generalmente indicare gli aspetti bizzarri e irregolari, poco originali e poco “perfetti” dell’arte del Seicento, contrapposta a quella lineare e razionale del Rinascimento.Il vocabolo, prima usato soltanto per le arti figurative, più tardi è diventato sinonimo di tutta la civiltà che dal secolo Cinquecento arriva al Settecento e ha perso in buona parte il primitivo significato polemico e spregiativo.
L’ età del Barocco, epoca di profonde contraddizioni e di disagio sociale vide decadere in campo artistico, letterario e musicale il razionale equilibrio che aveva dominato nell’epoca rinascimentale. Il Rinascimento aveva significato risveglio creativo dopo la meditata riflessione sul passato e quindi aveva segnato un periodo di reale presa di coscienza, da parte dell’uomo, del suo valore e della sua ascesa verso conquiste che sembravano non avere limiti e verso un grado di conoscenza tanto ampia da far pensare alla “perfezione”.
Nell’età barocca si assiste al processo inverso: si affievoliscono le certezze, si incrina la fiducia dell’uomo, sgomento perché non sa andare oltre la “perfezione” già acquisita e le nuove conquiste scientifiche non fanno che riportarlo alla consapevolezza dei suoi limiti; subentra in lui lo smarrimento di fronte al cadere anche della sicurezza religiosa con l’infrangersi della compattezza cristiana dopo l’avvento della Riforma, perciò prevale un’atmosfera di crisi e di irrequieta ricerca.
Dal punto di vista storico ci sono alcuni fattori che accentuano il disagio dell’età barocca:
1. la ripresa delle guerre di religione che celano fini politici;
2. il ferreo assolutismo statale che si afferma in quasi tutte le monarchie europee;
3. il non meno ferreo assolutismo religioso, cattolico e protestante, conseguenza della Riforma;
4. l’apoteosi e successiva decadenza della Spagna;
5. la stagnazione economica e l’espansione del latifondo agrario in Spagna e Italia del Sud.
La crisi che contraddistingue questo periodo non va però intesa come decadenza, ma come tensione verso una nuova idea sel mondo, come preparazione di una nuova civiltà: ne sono testimonianza gli aspetti più innovativi in ambito filosofico, scientifico, storiografico, anticipatori della civiltà e della cultura moderne. E’ un’età di preparazione, di forti cambiamenti in cui si intravedono caratteri che si chiariranno nei secoli seguenti: il “gusto”, l'”ingegno”, l'”individualità artistica”, la “lingua impreziosita” di vocaboli e artifici retorici, impressioni e temi nuovi.
Anche nel ‘600 come, del resto nel ‘500, gli intellettuali dipendono dalle corti e dalla Chiesa. Tuttavia vi sono delle differenze: nella prima fase del Rinascimento l’intellettuale era colui che vivendo e lavorando presso le corti terrorizzava l’ideale di una cultura intesa come intelligenza critica; mentre nell’ultimo periodo del ‘500 e del ‘600 l’intellettuale svolge azioni diplomatiche ed amministrative ma in qualche modo è “inferiore” rispetto al suo signore. Gli intellettuali che operano intorno alle corti scrivono opere essenzialmente aristocratiche e cercano di rispecchiare nei loro scritti il lusso tipico delle corti e le forme ricercate.
Il ‘600 è il secolo in cui si afferma il nuovo pensiero e la nuova scienza. Uno dei maggiori rappresentanti è Giordano Bruno il quale accetta la teoria eliocentrica, secondo la quale al centro dell’universo sta immobile il sole e tutti gli altri pianeti gli ruotano intorno.
Alcuni studiosi, specialmente francesi e tedeschi, fanno derivare la parola “barocco” dal portoghese barroco il quale, come lo spagnolo barueco e il francese baroque, indica una perla irregolare, non perfettamente sferica; altri, invece, tra cui gli italiani, lo considerano derivazione del termine filosofico baroco usato nella filosofia scolastica per indicare un tipo di sillogismo (=tipo di ragionamento) complicato nella forma e di modesto contenuto.
Comunque, qualunque sia la derivazione, con questo termine si è voluto generalmente indicare gli aspetti bizzarri e irregolari, poco originali e poco “perfetti” dell’arte del Seicento, contrapposta a quella lineare e razionale del Rinascimento.Il vocabolo, prima usato soltanto per le arti figurative, più tardi è diventato sinonimo di tutta la civiltà che dal secolo Cinquecento arriva al Settecento e ha perso in buona parte il primitivo significato polemico e spregiativo.
L’ età del Barocco, epoca di profonde contraddizioni e di disagio sociale vide decadere in campo artistico, letterario e musicale il razionale equilibrio che aveva dominato nell’epoca rinascimentale. Il Rinascimento aveva significato risveglio creativo dopo la meditata riflessione sul passato e quindi aveva segnato un periodo di reale presa di coscienza, da parte dell’uomo, del suo valore e della sua ascesa verso conquiste che sembravano non avere limiti e verso un grado di conoscenza tanto ampia da far pensare alla “perfezione”.
Nell’età barocca si assiste al processo inverso: si affievoliscono le certezze, si incrina la fiducia dell’uomo, sgomento perché non sa andare oltre la “perfezione” già acquisita e le nuove conquiste scientifiche non fanno che riportarlo alla consapevolezza dei suoi limiti; subentra in lui lo smarrimento di fronte al cadere anche della sicurezza religiosa con l’infrangersi della compattezza cristiana dopo l’avvento della Riforma, perciò prevale un’atmosfera di crisi e di irrequieta ricerca.
Dal punto di vista storico ci sono alcuni fattori che accentuano il disagio dell’età barocca:
1. la ripresa delle guerre di religione che celano fini politici;
2. il ferreo assolutismo statale che si afferma in quasi tutte le monarchie europee;
3. il non meno ferreo assolutismo religioso, cattolico e protestante, conseguenza della Riforma;
4. l’apoteosi e successiva decadenza della Spagna;
5. la stagnazione economica e l’espansione del latifondo agrario in Spagna e Italia del Sud.
La crisi che contraddistingue questo periodo non va però intesa come decadenza, ma come tensione verso una nuova idea sel mondo, come preparazione di una nuova civiltà: ne sono testimonianza gli aspetti più innovativi in ambito filosofico, scientifico, storiografico, anticipatori della civiltà e della cultura moderne. E’ un’età di preparazione, di forti cambiamenti in cui si intravedono caratteri che si chiariranno nei secoli seguenti: il “gusto”, l'”ingegno”, l'”individualità artistica”, la “lingua impreziosita” di vocaboli e artifici retorici, impressioni e temi nuovi.
Anche nel ‘600 come, del resto nel ‘500, gli intellettuali dipendono dalle corti e dalla Chiesa. Tuttavia vi sono delle differenze: nella prima fase del Rinascimento l’intellettuale era colui che vivendo e lavorando presso le corti terrorizzava l’ideale di una cultura intesa come intelligenza critica; mentre nell’ultimo periodo del ‘500 e del ‘600 l’intellettuale svolge azioni diplomatiche ed amministrative ma in qualche modo è “inferiore” rispetto al suo signore. Gli intellettuali che operano intorno alle corti scrivono opere essenzialmente aristocratiche e cercano di rispecchiare nei loro scritti il lusso tipico delle corti e le forme ricercate.
Il ‘600 è il secolo in cui si afferma il nuovo pensiero e la nuova scienza. Uno dei maggiori rappresentanti è Giordano Bruno il quale accetta la teoria eliocentrica, secondo la quale al centro dell’universo sta immobile il sole e tutti gli altri pianeti gli ruotano intorno.