Reyhaneh Jabbari: giustizia costretta alla forca
23 Novembre 2014La società di massa – i nuovi ceti – il suffragio universale – …
24 Novembre 2014
Appunti di studio sulla Prima Guerra Mondiale
LA PRIMA GUERRA MONDIALE
LO SCOPPIO DEL CONFLITTO
- – Situazione
» sistema di alleanze è crollato
» la triplice alleanza è abbastanza debole perché è un’alleanza contro natura (interessi italiani contrastano
quelli austriaci, soprattutto per la questione ancora aperta delle terre irredente)
» altra frattura: tra Austria e Russia per la questione balcanica
» triplice intesa = Francia + Inghilterra + Russia legate da alleanze che si contrapponevano all’aggressiva
politica espansionistica tedesca
» punto di contrasto = stato terminale dell’Impero ottomano, che non era più un impero multinazionale
identificato con lo Stato turco, i popoli arabi non si sentono più rappresentati da esso
» motivi ideologici di tensione = nazionalismo, imperialismo, volontà di primeggiare sugli altri stati,
militarismo (= corsa agli armamenti) » vengono trasportati sulla popolazione attraverso propaganda
- – 28 giugno 1914: attentato di Sarajevo » morte dell’arciduca Francesco Ferdinando
» fu la scintilla per lo scoppio della guerra, ma già nell’Europa del 1914 esistevano già tutte le premesse
» mise in moto una catena di reazioni e controreazioni che precipitò l’Europa in un conflitto vastissimo
» studente bosniaco Gavrilo Princip uccise con due colpi di pistola l’erede al trono d’Austria Francesco
Ferdinando e sua moglie » faceva parte di un’organizzazione irredentista che aveva la sua base in Serbia
» lo studente apparteneva ad una società segreta chiamata “la morte nera” , che aveva trovato terreno sicuro
in Serbia, in cui godeva di una certa tolleranza dal governo (che voleva la creazione di uno Stato serbo)
» la moglie non apparteneva ad una casata reale, quindi non avevano il diritto ad una scorta di sicurezza
che fosse adeguata e che probabilmente avrebbe impedito l’attuarsi dell’attentato
» Francesco Ferdinando voleva portare avanti un progetto di riforma trialistica = creare una terza corona
slava sotto l’autorità dell’imperatore austriaco » però i nazionalisti serbi vogliono l’autonomia
» non era il primo attentato terroristico » l’Austria decide di risolvere la questione
» i sospetti dell’Austria muovono subito alla Serbia » inoltre la polizia austriaca riuscì a catturare
l’assassino e a risalire alla setta irredentista a cui apparteneva
» la reazione degli austriaci fu durissima » c’era una parte dei generali austriaci che consideravano come
nemici dell’Austria l’Italia (volevano infatti attaccarla alle spalle, mentre era impegnata sul fronte della
Libia) e la Serbia (quando sconfitta, insieme all’alleata Russia, avrebbero avuto libero sbocco sui Balcani)
- – 23 luglio 1914 l’Austria invia un durissimo ultimatum alla Serbia
» ultimatum = richiesta di uno Stato ad un altro Stato di fornire una precisa risposta su una particolare
questione entro un tempo stabilito; spesso si indicano anche le conseguenze nel caso in cui non vengano
accettate e condizioni dell’ultimatum stesso » qui l’Austria minaccia una dichiarazione di guerra
» premessa: l’Austria aveva consultato precedentemente Berlino per assicurarsi un appoggio politico e
una protezione militare nel caso in cui la Serbia avesse negato l’ultimatum (non consultano l’Italia)
» cosa richiedeva » cessazione di qualsiasi propaganda antiaustriaca
» arresto di alcune persone
» partecipazione della polizia austriaca all’indagine sull’attentato all’arciduca
» reazione: i serbi vedono l’ultimatum come una limitazione della loro libertà e sovranità, come un’offesa
all’onore (è evidente che gli non si fidavano a lasciare i serbi a condurre le indagini sull’attentato), e sono
anche preoccupati per il coinvolgimento di alcuni esponenti politici
» respingono parte dell’ultimatum, specialmente quella riguardante la partecipazioni di funzionari austriaci
alle indagini sui mandanti dell’attentato » i Serbi erano forti dell’appoggio russo
- – L’Austria giudica la risposta insufficiente » il 28 luglio 1914 il governo austriaco dichiara guerra alla Serbia
» mette in moto un meccanismo di alleanze caratterizzato da un automatismo non ragionato
» per risolvere la situazione si sarebbe potuti scendere a patti attraverso un dialogo diplomatico, ma
nessuno è disposto a rinunciare alle proprie posizioni anteponendo l’onore alla conservazione della pace
» la politica si sottomette ai militari » i veri responsabili di questa guerra sono i militari, che vogliono la
guerra » fare un passo indietro significava mostrare la propria debolezza, venir meno al proprio onore
» lo zar russo vuole tardare la mobilitazione, desiderando tentare ancora una via diplomatica, ma
viene convinto dalle argomentazioni dei capi militari per cui se non avessero mobilitato immediatamente
l’esercito, molto complicato e lento da radunare per la vastità del territorio russo, sia sul confine
austriaco sia su quello tedesco, i nemici li avrebbero attaccati mentre loro erano impreparati alla difesa
» lo zar accetta le argomentazioni e il governo russo ordinò la mobilitazione delle forze armate » creazione
di tutte le premesse per lo scoppio di un vero conflitto armato
» il movimento delle truppe russe fu interpretata dal governo tedesco come un atto di ostilità
- – 31 luglio 1914 » la Germania invia un ultimatum alla Russia intimando l’immediata sospensione delle
manovre militari » da notare la velocità con cui si succedono gli avvenimenti e cresce la tensione
» non ottenne risposta » dopo 24 ore la Germania dichiara guerra alla Russia
» lo stesso giorno la Francia (alleata alla Russia) mobilitò le proprie forze armate
» la Germania risponde con un nuovo ultimatum e con la successiva dichiarazione di guerra alla Francia
» le decisioni della Germania fanno precipitare definitivamente la situazione
» come spiegare l’impegno così profondo della Germania in una crisi che in fondo non toccava nessuno dei
suoi interessi? » da tempo soffriva di un complesso di accerchiamento
» si sente soffocata nelle sue ambizioni internazionali
» motivazioni di ordine militare » già dal 1906 i tedeschi hanno pronta una strategia
- – Piano Shlieffen » Alfred von Schlieffen = generale tedesco
» la strategia si basava sulla rapidità degli spostamenti e sulla sorpresa
» prevedeva innanzitutto un massiccio attacco contro la Francia, con l’intento di colpirla durissimamente e
definitivamente in poco tempo creando una tenaglia che avrebbe stretto Parigi in pochi giorni perché
avrebbero scavallato la sua difesa passando per il Belgio
» raggiunto questi obiettivo, avrebbero potuto spostare in massa le truppe sul fronte della Russia, la cui
macchina militare era potenzialmente fortissima ma lenta a mettersi in azione
» in questo modo, sfruttando i lunghi tempi della Russia, sarebbero riusciti a evitare la pericolosità di una
guerra su più fronti, che avrebbe potuto mettere in difficoltà l’esercito tedesco
» presupposto essenziale per la riuscita del piano = rapidità dell’attacco alla Francia » per questo era
previsto che le truppe passar reso attraverso il Belgio » un attacco dal Belgio avrebbe permesso di
investire lo schieramento francese nel suo punto più debole e di puntare direttamente su Parigi
» 4 agosto » i contingenti tedeschi invasero il Belgio per attaccare da nord la Francia
» Belgio aveva dichiarato la sua neutralità in un trattato internazionale
» la violazione della neutralità scosse profondamente l’opinione pubblica europea
» ebbe un peso decisivo nel determinare l’intervento inglese nel conflitto
» l’Inghilterra dichiara guerra alla Germania
» Gran Bretagna » era preoccupata dell’eventualità di un successo tedesco
» non tollerava l’aggressione ad un paese neutrale che si affacciava sulle coste della
Manica » la Germania aveva sottovalutato la reazione dell’opinione pubblica
» non riescono ad arrivare a Parigi perché vengono fermati sulla Marna
» ulteriore errore: inviano parte delle truppe sul confine russo per paura che il reclutamento sia più veloce
del previsto » non rimangono fedeli al piano originale e indeboliscono l’esercito
» arrivano molto vicino a Parigi (in città si sentono i cannoni vicini), ma non la raggiungono perché
procedono con un attacco frontale che avrebbe voluto sbaragliare lo schieramento francese
- – Agosto 1914 » Giappone dichiara guerra alla Germania per impadronirsi dei possedimenti tedeschi in estremo oriente + Turchia interviene a favore degli Imperi centrali
- – Errori e illusioni
» Germania » sottovalutare il peso della reazione dell’opinione pubblica
» subordinare alle esigenze militari qualsiasi considerazione di opportunità politica
» errore strategico, perché costruiscono il piano guardando all’andamento della politica
» problema di elasticità mentale dei generali » errore di valutazione: per le nuove tecnologie è
impossibile l’attacco frontale tipicamente ottocentesco
» erano convinti che avrebbero dovuto sconfiggere tutto l’esercito » invece basta prendere la
capitale e accerchiare l’esercito per renderlo inoffensivo e vincere
» Europa » tutti i governi sottovalutarono la gravità dello scontro che si andava preparando
» era ampiamente diffusa l’opinione che una guerra, immaginata breve, vittoriosa e gloriosa,
avrebbe contribuito a soffocare i contrasti sociali e a rafforzare le classi dirigenti
» calcoli non del tutto sbagliati: negli Stati coinvolti, le forze pacifiste trovano scarso appoggio
» tutta l’opinione pubblica è mobilitata a sostegno della causa nazionale » patriottismo
» nemmeno i partiti socialisti (che avevano fatto del pacifismo e dell’internazionalismo la
propria bandiera) vollero sottrarsi al clima generale di “unione sacra”
» gli ufficiali erano educati alla guerra ottocentesca » slogan: “avanzare senza mai tirarsi indietro!”
» i generali mandano pur consciamente al macello, alla morte migliaia di soldati
» per anni combattono sempre nello stesso modo, ma gli attacchi erano inutili, al massimo si avanzava di
qualche chilometro senza ottenere mai risultati definiti e sempre a costo di grandi perdite
» dinamica della battaglia: attacco con mitragliatrici, si conquista la prima linea e poi si è respinti
» manca totalmente il senso della realtà » chi ha più senso della realtà, più disponibilità a rinunciare a
presupposti teorici e a convinzioni ideologiche vince (es: decidono di attaccare nel punto più difeso!)
- – Novità
- mitragliatrice automatica » guerra di logoramento
» impossibile muoversi su spazi ampi senza pesanti perdite di uomini
» gli eserciti venivano armati molto di più rispetto ad un esercito ottocentesco: tutti disponevano di
fucili a ripetizione e di cannoni potentissimi, ma principale è l’introduzione della mitragliatrice
» inventata nel 1884 » moltiplica la forza di un solo uomo (spara 200/250 colpi al minuto)
» mentre il fucile spara colpi singoli che devono essere ricaricati ogni volta » procedimento lento che
poteva costare la vita del soldato » ora c’è il ricaricamento automatico
» da guerra cavalleresca, frontale, di movimento, a campo aperto a guerra di logoramento, che non
poteva essere pensata sullo spostamento rapido e come pochi e risolutivi scontri campali
» nonostante questo, tutti i piani sono fatti sulla previsione di un conflitto di pochi mesi
» per l’allungamento dei tempi di battaglia, per la prima volta nella storia per vincere una guerra è
necessario avere alle spalle l’appoggio sicuro di una forte economia che fornisca risorse alimentari e
materie prime per la produzione in serie di armi e per gli indumenti dei militari
- sottomarino » uso utilissimo per attuare il blocco navale » valore intuito per primo dai tedeschi
» rivoluziona la guerra navale trasformandola in una guerriglia che coglie il nemico impreparato
» attacchi alle navi mercantili sviliscono le reti commerciali dei nemici, intaccandone la forza in
battaglia per la mancanza di materie prime e di risorse economiche
- aereo » usato per ricognizione e osservazione più che per bombardamenti
» sono chiamati “i cavalli del ?900” » molti radiatori infatti vengono dalla classe della cavalleria
» si formano così delle guerre parallele in cielo, con scontri e duelli tra aerei nemici
» sono però azioni isolate, relegate ad un’elite, non sono scontri frequenti
- armi chimiche » ne fanno uso per primi i tedeschi nel 1915 (lanciano contenitori di gas al cloro)
» rivoluziona la storia della guerra: si deve far conto con armi a basso costo con effetto distruttivo
enorme » distruzione di massa: il raggio d’azione del gas era di 6 km
» usate per la prima volta nella storia nella Grande Guerra » non si aspettavano che funzionasse
» non contando su un grande risultato, i tedeschi non avevano neanche preparato un piano adatto
» non sfruttarono l’occasione di un grande buco apertosi nello schieramento » si richiuse velocemente
» per contrastarlo nascono le prime maschere anti-gas (gli italiani ne improvvisano alcune imbevendo
delle pezze di urina: l’ammoniaca infatti neutralizzava l’effetto asfissiante del cloro)
- carro armato » introdotti dagli inglesi nel 1916 » impiego sempre più massiccio di mezzi motorizzati
» progetto che nasce dalla necessità di sfondare le trincee
» si pensa di blindare un’automobile (le prime autoblindo) con piastre d’acciaio
» ma al posto delle fragili ruote di gomma, utilizzano le ruote cinghiate delle macchine agricole, più
resistenti e più adatte al fango e a qualsiasi terreno » non vengono però valorizzati nella loro utilità
- comunicazioni radio-telefoniche » la guerra sollecita lo sviluppo di settori giovani
» consente il circolo delle informazioni indispensabili al combattimento (posizione dei nemici, novità
degli eventi, comunicazione con la patria per l’invio di nuove risorse e contingenti, …)
» la radio risulta essere più efficace e sicura dato che non ha bisogno di fili per essere trasmessa
» i nemici avrebbero potuto tagliare i fili per isolare il nemico e renderlo più debole
- guerra che coinvolge le masse » da eserciti poco numerosi a eserciti di massa
» pratica ormai generalizzata delle coscrizioni obbligatorie, dell’esercito permanente (tranne in Gran
Bretagna, solo nel 1916) + accresciute possibilità di mezzi di trasporto consentono di mettere in
campo rapidamente eserciti di proporzioni mai conosciute prima
- dimensione planetaria della guerra
» per la prima volta nella storia avviene una guerra che coinvolge così tante potenze e territori
» per la prima volta è una guerra che coinvolge masse di cittadini, e che quindi ebbe un elevatissimo
numero di morti, anche per la lunga durata dei combattimenti e per il nuovo modo di combattere
» per la prima volta viene coinvolta tutta l’economia del paese per sostenere un combattimento
prolungato nel tempo » le industrie vengono trasformate in produzione in serie di armi
» per la prima volta risulta necessario il lavoro delle donne: le uniche rimaste che potevano sostituire il
lavoro degli uomini nelle industrie affinché l’economia non crollasse » la donna da una situazione di
emarginazione sociale, si ritrova ad esserne protagonista ed elemento fondamentale
» per la prima volta viene operata una mobilitazione psicologica sia sul fronte interno sia sul campo di
battaglia, per incitare i soldati a non arrendersi e a continuare a combattere
- nascita della propaganda » se manca una base di consenso interno, la guerra e la morte è insostenibile
» per la prima volta viene operata una mobilitazione psicologica sia sul fronte interno sia sul campo di
battaglia, per incitare i soldati a non arrendersi e a continuare a combattere
» scopo: convincere le persone ad approvare la guerra e a combatterla, motivare i soldati
nascondendo l’amara verità della sua intrinseca insensatezza e illogicità, facendo leva su
alcuni sentimenti naturali e condivisi da tutti (famiglia, patria, difesa dei più deboli, lotta per
sconfiggere il male e la bestialità, adesione alla guerra giusta ecc…) che non rappresentano
la verità, ma devono solamente esaltare gli aspetti più emotivi nell’uomo
» cercano di stroncare ogni tentativo di umanità e di naturale resistenza alla battaglia
presentando il nemico come una bestia » disumanizzazione del nemico » è più accettabile per
un uomo uccidere una bestia che un altro uomo
» quali immagini persuadono di più a incitare alla guerra? quelle della
- tradizione letteraria risorgimentale (figura dell’eroe che combatte per la nazione, dell’eroina la cui purezza è in pericolo, nemico traditore della patria)
- della cultura bellica radicata nell’Occidente e soprattutto quella ottocentesca (idea di guerra come scontro cavalleresco, idea di eroismo bellico che si manifesta in scontro all’arma bianca, guerra rapida, di movimento, con rapidi spostamenti, attacchi di sfondamento, convinzione di una conquista veloce)
- mascolinità ottocentesca (immagine dell’uomo come combattente e della donna da difendere)
- tradizione del cristianesimo (morte come martirio, idea della guerra giusta, guerra come crociata)
- revival medievale (re Artù, Lancillotto, Parsifal)
- imperativi nazional- patriottici (difesa della patria, l’onore della nazione, l’obbligo di sacrificarsi per la comunità nazionale)
- valori insiti nella natura umana (protezione della propria famiglia, da cui dipende la riproduzione della propria comunità, affezione alla propria terra)
» successo determinato da un preesistente sostrato ideale radicato profondamente nel sentire comune
» degradazione dell’immagine del nemico » esasperazione delle notizie, pur vere, di aggressioni o
maltrattamenti contro i civili compiute dai soldati nemici » vengono considerati veri anche fatti non
documentati per giustificare l’uccisione del nemico senza alcun rimorso
» “una falsa notizia nasce sempre da rappresentazioni collettive che preesistono alla sua nascita […] la
falsa notizia è specchio della coscienza collettiva.” » da Marc Bloch
» nessi tra riferimenti della storia sacra e la brutalità della guerra + fusione fra tradizione cristiana e
l’ideale del sacrificio affrontato in nome della nazione (crocifissione del soldato canadese, bambini
infilzati che diventano angeli, valorizzazione della morte come martirio e della guerra come crociata) » sono tutte immagini accettabili perché appartengono al linguaggio nazionalista prebellico
» mezzo: annunci via radio, manifesti, discorsi in piazza, immagini, poesie, testi letterari, sermoni,
articoli, cartoline, fotografie, dipinti, musiche
- brutalizzazione della mentalità europea = esito della quotidianità della ferocia
» assuefazione alla violenza come normalità » la gente si abitua alla morte, che non sconvolge più!
» questo spiega come subito dopo la prima, sia potuta scoppiare una seconda guerra mondiale
- la guerra nelle trincee
» unica difesa per l’attacco delle mitragliatrici nemiche = trincee » simbolo della 1° guerra mondiale
» nuovo modo di fare guerra = due schieramenti praticamente immobili che si affrontano in una serie
di attacchi sanguinosi e sterili, inframmezzati da lunghi periodi di stasi
» gli eserciti opposti si equivalgono, nessuno prevale » pur stando a breve distanza sono inattaccabili
» all’inizio sono concepite come rifugi provvisori per le truppe in attesa del balzo decisivo
» poi divennero la sede dei reparti di prima linea » col passare del tempo furono allungate e allargate,
diventando così delle città semisotterranee fortificate con gli ultimi ritrovati della tecnica
» diventano inespugnabili » dotate di ripari, protette da filo spinato (che compare per la prima volta) e
da serie di mitragliatrici che rendono impossibile un assalto frontale (spiega il numero di vittime)
» condizioni igieniche disastrose: i soldati sprofondano nel fango, nella polvere, dormono tra i topi, i
cadaveri in putrefazione dei loro compagni e gli escrementi dei vivi, con un odore insopportabile
quanto il freddo (o il caldo) e la fame » logoramento dei combattenti nel morale e nel fisico
» gli assalti (sempre nelle prime ore del mattino), sono preceduti da fuochi di artiglieria » risultato:
eliminazione di ogni effetto sorpresa! (indice dell’incapacità ad osservare il dato reale) » i soldati
scattano fuori dalle trincee e forse riescono a raggiungere qualche varco aperto nei reticolati
(facilitando così il compito dell’artiglieria nemica), ma poi subiscono il contrattacco dalla seconda
linea, che li ricaccia alle posizioni di partenza con un nulla di fatto e numerose perdite
» col passare dei mesi appare chiaro che la guerra non ha nulla di “cavalleresco” , e molti soldati si
sentono traditi da false promesse e illusioni » talvolta si traduce in forme di rifiuto e disobbedienza
agli ufficiali, diserzione, forme di autolesionismo (i feriti venivano trasferiti dal fronte), o addirittura
veri ammutinamenti che crebbero con il prolungarsi del conflitto (apice nel 1917)
L’INTERVENTO DELL’ITALIA
- – Allo scoppio del conflitto il governo Salandra aveva dichiarato la neutralità dell’Italia
» decisione giustificata con il carattere difensivo della Triplice intesa: l’Austria non era stata attaccata
quindi il trattato della Triplice alleanza non prescriveva l’intervento degli alleati per altre situazioni
» inoltre l’Italia è risentita dal fatto che l’Austria l’ha sempre esclusa dalle consultazioni che avrebbero poi
portato alla dichiarazione di guerra contro la Serbia + ostilità per le terre irredente
» NB: la Triplice alleanza era contro natura, per l’assenza di presupposti ideologici
» si affacciava l’eventualità opposta: una guerra contro l’Austria a fianco dell’Intesa per portare a
compimento il processo risorgimentale riunendo all’Italia Trento e Trieste
» mantengono contemporaneamente aperti due canali: parallelamente incominciano a intavolare trattative
segrete con le potenze dell’Intesa » voleva l’Italia in guerra dalla loro parte perché avrebbe potuto
impegnare l’Austria a sud, indebolendo l’attacco sugli altri fronti » se avesse combattuto contro di loro,
la Francia si sarebbe trovata accerchiata (nord: Germania, sud: Italia)
» erano a conoscenza delle trattative solo il re (titolare della politica estera), il presidente del consiglio, il
ministro degli esteri » non ne era informato il ministro della guerra, che avrebbe poi dovuto gestirla!
» i servizi segreti tedeschi lo scoprono » spingono l’Austria ad assecondare le condizioni degli italiani per
la loro entrata in guerra » italiani contenti della fuga di notizie
- – Si apre un dibattito pubblico che spacca l’Italia in due: interventisti…
- irredentisti
- sinistra democratica: socialisti rivoluzionari, repubblicani, radicali
- nazionalisti » per permettere all’Italia di affermare la sua vocazione di potenza imperialista
- il re, il ministro degli Esteri Sidney Sonnino, il presidente del Consiglio Antonio Salandra
» temevano che una mancata partecipazione al conflitto avrebbe compromesso la posizione
internazionale dell’Italia e il prestigio della monarchia
- Benito Mussolini » per la sua svelta viene espulso dal partito e dalla direzione del quotidiano Avanti
» fonda subito un nuovo giornale: Il popolo d’Italia
- il quotidiano Corriere della sera diretto da Luigi Albertini
- piccola-media borghesia: giovani, studenti, insegnanti, impiegati
- Gabriele d’Annunzio (combatterà in prima linea) e altri esponenti intellettuali
» l’intellettuale diventa la bandiera per un’ideologia, per una posizione politica
» si sviluppa il prototipo dell’intellettuale politico
» costituiscono un gruppo omogeneo perché unito da un unico obiettivo preciso (la partecipazione alla
guerra), su cui focalizzano una rumorosa campagna di piazza e mediatica
» riescono a farsi valere per la loro chiassosità (numerose manifestazioni + propaganda mediatica)
» giocavano su temi scottanti (patria, antiaustria, fine del giolittismo, difesa delle famiglie…) che
puntavano su sentimenti che sapevano essere condivisi da molti » su ciò sviluppano la loro propaganda
» danno prova di un’impressionante capacità di mobilitazione: manifestazioni in piazza
» impongono l’immagine di sé come gruppo politico molto attivo (contavano sulla maggioranza dei
giovani e sui settori più dinamici della società, che più contribuivano a formare l’opinione pubblica)
- – …e neutralisti
- socialisti
- sindacati
- Chiesa cattolica guidata dal nuovo papa Benedetto XV, particolarmente abile nella diplomazia
» argomentazioni del papa » non possiamo combattere contro una potenza cattolica (Austria-Ungheria)
» opposizione alla violenza in quanto male per l’uomo
- Giolitti (e quindi la maggioranza del Parlamento)
» pensa che l’Italia avrebbe potuto contrattare la sua neutralità in cambio di terre con i paesi centrali
» pensa inoltre che l’Italia non sia pronta per entrare in un conflitto di tali dimensioni
- il giornale La Stampa di Torino
» sono la maggioranza assoluta, anche solo perché il 99% della popolazione italiana si dichiarava cattolica
» ma sono un gruppo molto eterogeneo per pensiero e provenienza sociale (cristiani e socialisti insieme!)
» non riescono a fare fronte comune anche perché non sono uniti da un unico obiettivo, ma ciascuna classe
aveva in mente un’alternativa diversa alla guerra » lo schieramento non si trasforma in alleanza politica
- – Il patto di Londra
» ciò che decise l’esito fu l’atteggiamento del capo del governo, del ministro degli Esteri e del re
» le trattative intavolate con l’Intesa vanno avanti » il 26 aprile 1915 decisero di accettare le loro proposte
firmando il patto di Londra (con Francia, Inghilterra, Russia) con il solo avvallo del re
» cosa prevedeva » in caso di vittoria avrebbe ottenuto Trentino, sud Tirolo, Venezia Giulia, penisola
istriana, (eccetto la città di Fiume), una parte della Dalmazia con numerose isole adriatiche
» Giolitti si trova davanti al rischio di una crisi istituzionale perché avrebbe contraddetto il re
» si verificarono molte manifestazioni di piazza (le “radiose giornate” ) sempre più minacciose
» Giolitti, nella tensione generale, sceglie di salvare l’istituzione e accetta
- – 23 maggio 1915 » l’Italia dichiara guerra all’Austria » il giorno dopo hanno inizio le operazioni militari
» disorientati e isolati, i socialisti non riescono ad organizzare un’opposizione efficace
» decidono per la famosa formula “né aderire né sabotare” , che è un’implicita confessione di impotenza
1915-1916: LA GRANDE STRAGE
- – Le battaglie dell’Isonzo: il fronte orientale
» convinzione che con una rapida campagna militare avrebbero vinto i nemici si sarebbe risolto il conflitto
» fronte orientale » le forze austro-ungariche, inferiori per numero, ripiegarono di pochi km così da
piazzarsi sulle posizioni difensive più favorevoli = lungo il corso dell’Isonzo e sulle
alture del Carso » il fronte italiano è una S rovesciata
» nel corso del ’15 » le truppe italiane comandate da Luigi Cadorna sferrarono 4 offensive senza ottenere
nessun successo (le prime quattro battaglie dell’Isonzo)
» gli attacchi sono sanguinosissimi per entrambi gli schieramenti (250.000 italiani!)
» errore = i militari e i generali sono di mentalità arretrata » attaccano nel punto più difeso
» attaccano ad est quando era il Trentino il punto più favorevole, perché avrebbero potuto
intrappolare gli austriaci in una morsa e avrebbero risparmiato migliaia di vittime
» inferiorità dei servizi segreti italiani: non sapevano dove fosse il nemico, le parti + difese, ecc..
» esito = nullo » le posizioni con cui si ritrovano a gennaio sono le stesse con cui erano a giugno!
» offensiva via mare » la flotta austriaca bombarda le città italiane sulle coste dell’Adriatico
» l’Italia allora decide di creare una rete sottomarina che chiudesse il mar Adriatico in
modo da impedire ai tedeschi di giungere in soccorso e di imprigionare gli austriaci
» vengono coinvolti anche i cittadini ma in proporzioni non paragonabili rispetto alla
II guerra mondiale » gli obiettivi principali sono le ferrovie e i punti di snodo
- – Verdun e la Somme: fronte francese
» anche qui gli schieramenti rimasero immobili per tutto il 1915 e ci furono migliaia di vittime
» i generali avevano una concezione ottocentesca della battaglia, alla ricerca dell’attacco risolutivo
» Verdun » inizio del 1916 » i tedeschi sferrano un attacco in forze contro la piazzaforte francese di
Verdun con lo scopo principale di dissanguare il nemico (risultato: 600.000 morti in 4 mesi)
» lo scopo non è conquistare ma indebolire l’avversario per poi dare il colpo finale, ma per l’uso
di mitragliatrici e la realtà delle trincee questo ideale di battaglia non si sarebbe mai realizzato
» Somme » gli inglesi tentano una controffensiva sul fiume Somme (1 milione di morti in 6 mesi)
- – La Strafexpedition: giugno 1916
» l’esercito austriaco passò all’attacco sul fronte italiano
» tentano di penetrare nel Trentino nella pianura veneta e di spezzare in due lo schieramento nemico
» gli italiani furono colti di sorpresa, ma riuscirono ad arrestare l’avanzata sugli altopiani dell’Asiago
» chiamata Strafexpedition: “spedizione punitiva” contro l’antico alleato ritenuto colpevole di tradimento
» nel contrattacco degli italiani Cesare Battisti fu imprigionato e impiccato per alto tradimento
» risultato = nulla di fatto
» il governo Salandra è costretto a dare le dimissioni per il contraccolpo psicologico suscitato
nel paese» sostituito da un ministero di coalizione nazionale presieduta da Paolo Boselli
» il cambio di ministero non comportò alcun mutamento nella conduzione militare della guerra
» ci furono altre cinque battaglie dell’Isonzo senza nessun risultato
- – Secondo fronte orientale
» estate 1915 » una grande offensiva tedesca costrinse i russi ad abbandonare buona parte della Polonia
» autunno » gli austriaci attaccano la Serbia, che fu invasa e cancellata
» una spedizione navale a guida britannica attaccò lo stretto dei Dardanelli fa sbarcare un contingente sulle
coste turche » ma si risolve in un sanguinoso fallimento
» Churchill, che ne è responsabile, viene scacciato dal governo
- – Il blocco navale
» questi risultati non bastavano per gli Imperi centrali » l’Intesa era superiore per risorse economiche e
potenziale umano » in più subivano le conseguenze del blocco navale attuato nel Mare del Nord
» maggio 1916 » una flotta tedesca tenta uno scontro navale contro gli inglesi presso la penisola dello
Jutland » fallimento: le perdite subite, sebbene inferiori a quelle dei nemici, furono tali da
rinunciare allo scontro e ritirare le navi nei porti
» i tedeschi elaborano una nuova strategia: blocco navale » ragionamento: l’Inghilterra dipende
economicamente dalle rotte internazionali, quindi risulta indebolita se vengono meno i commerci
» si attua come una guerriglia navale: utilizzando i sottomarini, i tedeschi spiano l’arrivo delle
imbarcazioni inglesi, poi riemergono in prossimità della nave, che si ritrova impreparata, e la abbattono
di bombardamenti » rivoluzione della guerra navale: non vedo arrivare il nemico
» non c’era ancora il radar, né altri mezzi per combattere i sottomarini
1917: L’ANNO DI SVOLTA » avvenimenti che cambiano il corso della guerra
- – Rivoluzione russa » marzo (febbraio nel calendario russo) » sciopero generale degli operai di Pietrogrado
» scoppia una grande manifestazione politica contro il regime zarista
» i soldati si rifiutano di sparare contro la folla e fraternizzano coi dimostranti
» 15 marzo » lo zar abdicò e poco dopo venne arrestato con l’intera famiglia reale
» l’esercito russo è allo sbando » le forze austro-tedesche se ne approfittano non trovando resistenza
» l’esercito russo si ritira dal conflitto » esercito austriaco trasferito sull’Italia, quello tedesco sulla Francia
- – Intervento degli USA
» un mese dopo (6 aprile) » gli USA decidono di entrare in guerra contro la Germania, a fianco dell’Intesa
» 1893 » il presidente era James Monroe, che erabora la cosiddetta “dottrina Monroe” per cui era proposta
una linea di isolazionismo: agli americani l’America, agli europei l’Europa
» idea per cui l’America, continente nuovo, aperto al futuro, è superiore alla vecchia Europa,
destinata a cadere » sganciandosi da essa avrebbero solo trovato giovamento
» ma » nel 1916 la Germania avvia guerriglia navale sottomarina indiscriminata che colpiva non solo le
navi militari nemiche, ma anche i mercantili di paesi neutrali che portavano rifornimenti all’Intesa
» viene affondato anche il transatlantico inglese Lusitania, pieno di civili americani
» le proteste degli Stati Uniti diventano energiche » convincono i tedeschi a sospendere gli attacchi
» però, inspiegabilmente, ricominciano nel febbraio del 1916 » danneggiano ancora i loro commerci
» il presidente in quel momento era Woodrow Wilson, che decide di intervenire per
- linea politica idealistica = esportare i valori americani di democrazia e libertà nel mondo
» Wilson dà una nuova impostazione alla guerra presentandola come finalizzata alla civilizzazione e
alla libertà dai regimi autoritari » la crudeltà diventa lecita per combattere il nemico
» idea di porre fine al vecchio mondo europeo per iniziare qualcosa di nuovo a partire dall’America
- motivi pratici = punizione della Germania che aveva svilito l’economia
» in caso di vittoria avrebbe controllato nuovi territori » accresce rendite economiche
- motivi d’onore patriottico = la Germania aveva intaccato l’autorità americana e la sua immagine
» l’esercito allora non era molto organizzato ma furono indispensabili all’Intesa per la vastità
dell’economia americana » risulta così un intervento decisivo per le sorti della guerra
» L’ingresso degli Stati Uniti porta novità nel modo di combattere » si abbandona la posizione orgogliosa
che invitava a non arrendersi finché si ottiene la vittoria definitiva
- – Malessere e tentativi di pace
» si intensificano ovunque gli ammutinamenti e le manifestazioni di insofferenza
» il papa Benedetto XV scrive ai governi per far cessare quella che lui definisce un’«inutile strage»
» i destinatari accolgono il messaggio con irritazione o beffeggiamento (tranne nuovo re d’Austria Carlo I)
- – La strage di Caporetto
» i tedeschi individuano nel villaggio di Caporetto un punto più debolmente difeso dagli italiani: era un
paesino posizionato in cima ad una valle » volevano sfruttare il vantaggio della rincorsa
» i servizi segreti italiani avevano informato i generali della sospetta presenza in quel punto di grossi
contingenti austriaci e tedeschi (avevano catturato e fatto parlare alcuni prigionieri) ma non sapevano il
giorno dell’attacco » così gli avvertimenti vengono ignorati
» non si rinforza neanche il fronte, convinti della resistenza dei soldati
» 24 ottobre 1917 » vengono recise le linee telefoniche dell’esercito italiano, interrompendo così la
comunicazione » lo stato maggiore non era a conoscenza della strage che accadeva
» un’armata austriaca rinforzata da divisioni tedesche attacca e sfonda le linee italiane
» i generali avrebbero potuto salvare l’esercito facendolo ritirare su posizioni di difesa da cui
contrattaccare » ma li ferma l’ideologia ottocentesca che ripugnava la resa come atto vile
» gli attacchi avanzano in profondità nel Friuli, dilagando per la Pianura Padana » costretti alla resa
» il resto dell’esercito italiano rimasto sulla linea del fronte si ritrovava isolato e intrappolato
» nuova tattica dell’infiltrazione » consisteva nel penetrare il più rapidamente possibile in territorio nemico
senza preoccuparsi di consolidare le posizioni raggiunte, ma sfruttando la sorpresa per mettere in crisi e
traumatizzare lo schieramento avversario
» l’avanzata viene fermata » nuova linea difensiva = Piave, le acque si gonfiano a protezione degli italiani
» si fermano a mangiare i viveri nelle stive italiane, loro che erano abituati da
anni a mangiare acqua sporca » rallentano l’avanzata, difesa si organizza)
» esito » 300.000 prigionieri italiani insieme ad una quantità impressionante di armi, risorse, viveri
» disgregamento di circa metà dell’esercito » molti rifuggono nel Veneto » reclutamento dei ragazzi
del 1899, che avevano solamente 17 anni, per rimpinguare le fila
» il nemico conquista 10.000 km di territorio italiano » disfatta totale
» Caporetto rimane uno shock per tutto il paese italiano » sono responsabilità politico-militari gravi
» paradossalmente ha ripercussioni positive sul corso della guerra italiana
- sospensione immediata del mandato al generale Cadorna e sostituzione con Armando Diaz
» effetti positivi sulla morale delle truppe e si elimina un generale dalla forte mentalità ottocentesca
» Diaz è meno incline all’uso di mezzi repressivi e più attento alle esigenze dei soldati
» garantisce vitto più abbondante, licenze più frequenti e più possibilità di svago
- consente un notevole accorciamento del fronte » minor logoramento dei reparti militari
- si ritrovano a combattere una guerra difensiva contro un nemico che minaccia il territorio nazionale
» rende più comprensibili gli scopi del conflitto » gli italiani ora sanno per che cosa combattono
» aumenta la coesione patriottica sia al fronte sia nel paese
- fu costituito un nuovo governo di coalizione nazionale presieduto da Vittorio Emanuele Orlando
» le forze politiche sembrano trovare maggiore concordia
1917-1918: L’ULTIMO ANNO DI GUERRA
- – La rivoluzione d’ottobre e la pace di Brest-Litovsk
» notte 6-7 novembre 1917 » i bolscevichi presero il potere in Russia
» governo rivoluzionario presieduto da Lenin decide di porre fine alla guerra immediatamente
» firma subito l’armistizio con gli Imperi centrali
» 3 marzo 1918 » firma la pace a Brest-Litovsk
» la Russia deve però accettar durissime condizioni imposte dai tedeschi
- – I 14 punti di Wilson
» per non scoraggiare le truppe davanti alla ritirata della Russia, i governo dell’Intesa dovettero accentuare
il carattere ideologico della guerra presentandola sempre più come una crociata della democrazia contro
l’autoritarismo, come una difesa della libertà dei popoli contro l’autoritarismo tedesco
» Wilson precisa le linee ispiratrici della sua politica in un programma di pace in 14 punti
» cosa contengono » abolizione della polizia segreta, ripristino delle libertà di navigazione, soppressione
delle barriere doganali, riduzione degli armamenti
» formula anche alcune proposte riguardo al nuovo assetto europeo dopo la guerra
» propone l’istituzione di un nuovo organismo internazionale, la Società delle Nazioni
per assicurare una risoluzione dei contrasti non più attraverso la guerra, e il rispetto
delle norme di convivenza tra i popoli (antenato dell’ONU)
» le potenze europee dovettero accettare i 14 punti » avevano troppo bisogno dell’aiuto americano
» era l’antidoto contro al rivoluzione bolscevica
- – Le ultime offensive: la fine della Germania
» il 1918 è caratterizzato da una serie di offensive in due direttrici
» in Francia » i tedeschi tentano l’ultimo attacco alla Marna » senza grandi risultati
» nuova battaglia del Piave » gli austriaci tentano di sferrare il colpo decisivo sul fronte italiano
» vittoria dell’Italia dovuta dal lento sfaldamento dell’esercito tedesco
» l’Intesa passa al contrattacco » agosto » grande battaglia di Amiens » i tedeschi subiscono la prima grave
sconfitta sul fronte occidentale » incominciano ad arretrare lentamente
» i generali tedeschi capiscono di aver perso la guerra » la loro preoccupazione diventa sbarazzarsi del
potere che fino ad allora avevano esercitato arbitrariamente, scaricando tutte le responsabilità sui politici
» il compito scomodo di aprire le trattative di pace toccò ad un nuovo governo di coalizione democratica
(socialdemocratici + cattolici del Centro) » si spera sia interlocutore + credibile per l’Intesa
» si cerca invano una soluzione di compromesso
» intanto » gli alleati ai tedeschi crollano militarmente o si disgregano dall’interno
» l’11 novembre » fine della guerra » i tedeschi firmano l’armistizio
- – La fine dell’Austria-Ungheria
» prima Bulgaria, poi Impero turco chiedono l’armistizio, poi cechi e slavi si proclamano indipendenti
» in Italia esplode un grido di vittoria: d’Annunzio bombarda Vienna con bigliettini tricolore che
incoraggiano alla resa, lasciando intendere che la prossima volta sarebbero state sganciate delle bombe
» soldati abbandonano il fronte e l’esercito era in crisi quando gli italiani lanciarono un’offensiva sul Piave
» l’esercito austriaco implode » per le profonde divisioni interne dovute alle diverse nazionalità dei soldati
» battaglia di Vittorio Veneto » gli austriaci vengono definitivamente sconfitti
» 3 novembre » l’Austria firma l’armistizio con l’Italia a Villa Giusti
- – Il bilancio della guerra
» 8 milioni di morti, un numero indefinito di dispersi e di cadaveri non identificati
» la figura del milite ignoto diventa esemplare come estremo servizio della patria
» perché hanno perso » in una guerra di logoramento c’è bisogno di avere alle spalle un colossale impero
coloniale, imparagonabile di fronte all’unione di quello inglese con l’americano, francese e italiano
» pur non avendo perso neanche un chilometro di territorio perdono perché gli eserciti si disgregano
I TRATTATI DI PACE
- – 18 gennaio 1919 » si aprono i lavori a Versailles (finiscono dopo un anno e mezzo)
» obiettivo » ridisegnare la carta politica dell’Europa
» erano caduti ben 4 imperi (tedesco, austro-ungarico, russo, turco)
» ricostruire un equilibrio europeo tenendo conto dei principi di democrazia e giustizia
» non si potevano ignorare le pressioni prodotte nell’opinione pubblica dalla propaganda nazionalista
» conferenza anomala » per la prima volta è condotta senza la partecipazione di governi vinti, che non
vengono ammessi alle riunioni per le trattative
» questo già ne evidenzia il carattere punitivo che si verrà configurando
» partecipano » americano Wilson
» francese Clemenceau
» inglese Lloyd George
» italiano Orlando » svolge in realtà un ruolo marginale (appena insultato piangeva!)
» difficoltà » trovare un punto di intesa tra le potenze vincitrici
» principio » nazionalità: tener conto della volontà liberamente espressa dalle popolazioni interessate
» non facile in un’Europa in cui i gruppi etnici erano spessi intrecciati tra loro
» spesso questo principio cozzava con la volontà punitiva nei confronti degli sconfitti
- – Cosa imponeva » contrasto fra ideale di una pace democratica e l’obiettivo di una pace punitiva
- annessione da parte dei Francesi dell’Alsazia e della Lorena
» i Francesi non si accontentavano e rivendicavano i territori fino alla riva sinistra del Reno
» avrebbe significato l’annessione dei territori più ricchi della Germania
» progetto che incontra l’opposizione soprattutto di Wilson e quella degli inglesi (più attenuata)
» volevano evitare lo strapotere di un unico Stato sul suolo europeo » Clemenceau rinuncia
- imposizione di debiti di guerra che finì di pagare nel 2010
» furono proprio le clausole economiche-militari ad essere le più dure per la Germania
- costituzione del corridoio polacco che spacca la continuità territoriale fra Prussia occidentale e orientale, per consentire alla Polonia di affacciarsi sul mar Baltico e accedere al porto di Danzica
- spartizione delle colonie tedesche tra Francia, Gran Bretagna e Giappone (Italia esclusa!)
- clausole militari
» abolizione del servizio d leva
» costretta a rinunciare alla marina e a ridurre la consistenza dell’esercito ad un limite di 100.000
» costretta a lasciare “smilitarizzata” la valle del Reno (che sarebbe stata presidiata per 15 anni da
truppe belghe, francesi e inglesi) » una bastonata per la dignità della Germania
- – Osservazioni
» il trattato è una vera imposizione che ha lo scopo di abbattere la Germania anche moralmente
» nel trattato viene indicata come responsabile della guerra » non si tiene conto che era stata l’Austria a
dichiarare guerra alla Serbia e l’Italia a dichiarare guerra all’Austria!
- – Dissoluzione dell’Impero asburgico
» l’impero austriaco e ottomano vengono smembrati
» nasce la Repubblica d’Austria » con capitale Vienna sproporzionata alle dimensioni del nuovo territorio
» la sua indipendenza è affidata alla Società delle Nazioni
» Ungheria aveva costituito una repubblica nel novembre del ?18
» nasce lo Stato della Polonia
» boemi e slovacchi confluiscono nella repubblica di Cecoslovacchia (Stato federale)
» slavi del sud (Croazia, Slovenia, Bosnia-Erzegovina) + Serbia e Montenegro danno vita alla Jugoslavia
» l’Impero ottomano viene privato totalmente di tutti i suoi territori arabi » si trasforma in uno Stato nazionale turco conservando la sola penisola dell’Anatolia
- – Rapporti con la Russia
» non viene riconosciuta la repubblica socialista (si cerca di abbattere aiutando i gruppi controrivoluzionari)
» viene creato un cordone sanitario, una cintura di Stati-cuscinetto per impedire il contagio delle idee
comuniste e rivoluzionarie negli altri Stati europei » attraverso il riconoscimento delle repubbliche
indipendenti formatesi nei territori baltici (Finlandia, Estonia, Lettonia, Lituania)
» viene vista come una traditrice, ma non viene penalizzata troppo, per non favorire una risalita tedesca
- – La Società delle Nazioni: già proposta nei 14 punti di Wilson
» problema di garantire la sopravvivenza del nuovo assetto territoriale, fragile per la scomparsa di alcuni
pilastri del vecchio equilibrio bellico e per la proliferazione di Stati indipendenti
» scopo = assicurare il rispetto dei trattati e la salvaguardia della pace
» nel nuovo ordine mondiale, ci si propone come modo per risolvere i contrasti internazionali, uno che non
sia il conflitto bellico » scopo ripresa dall’odierna fondazione ONU
» questo tentativo però fallisce ben presto perché non si impone con la minaccia di un intervento militare,
perché è privo di un reale potere di dissuasione e di un’efficiente struttura decisionale
» gli USA avrebbero dovuto costituirne il principale pilastro » invece, nel marzo 1920 respingono
l’adesione al nuovo organismo e ritornano al loro isolazionismo
» Wilson, gravemente ammalato, non si ripresenta alle elezioni presidenziali » vittoria dei repubblicani
» nuova stagione di isolazionismo: rifiuto delle responsabilità mondiali, ritorno ad interessi continentali
» la Società delle Nazioni finisce nell’egemonia inglese e francese, ma fu in realtà inefficace