Conosci il perché del disservizio scolastico?
12 Maggio 2019Compito in classe di italiano dopo il viaggio di istruzione a Trieste
26 Maggio 2019La sospensione della professoressa palermitana Rosa Maria Dell’aria è un inequivocabile sintomo sia dell’opacità che avvolge la professionalità dei docenti, sia dell’insipienza dei vertici scolastici.
Il lavoro degli studenti sulla celebrazione del giorno della memoria non può e non deve essere isolato dal suo contesto generativo: pena il travisamento del suo significato.
Evidente appare l’inadeguatezza del modello di scuola che ha ispirato il censore che è rimasto ancorato agli inizi del secolo scorso. In quel tempo l’insegnamento era unidirezionale, intransitivo, dogmatico.
Nella società contemporanea, dove “bisogna correre con tutte le proprie forze solo per rimaner fermi” , la finalità istituzionale riguarda la sollecitazione e il potenziamento delle qualità degli studenti. La conoscenza non è più la finalità educativa: è diventata la palestra in cui gli studenti affinano le loro capacità.
La differenza tra il vecchio e il nuovo risalta nel significato attribuito a “errore” .
Nei tempi andati, quando la società era statica, l’errore era da evitare, perché era una trasgressione delle regole.
Nella scuola moderna, invece, “errore” ha recuperato la sua origine etimologica: errare significa andare di qua e di là, presuppone un movimento sul terreno della ricerca.
L’errore è da valorizzare in quanto, esprimendo lo scostamento dal traguardo, contiene preziose informazioni.
I docenti non sono più i depositari della verità e il loro compito non è più la trasmissione del sapere.
La dimensione del problema educativo è molto più ampia e riguarda la formazione rispetto alla dinamicità e alla complessità del mondo contemporaneo: il sapere è diventato “lo strumento e l’occasione” per la promozione dell’apprendimento.
Speriamo che l’accaduto porti alla luce la zavorra che impedisce l’ammodernamento della scuola.