Voto Formigoni per un bene maggiore, non come male minore
27 Gennaio 2019Volontariato e giustizia
27 Gennaio 2019Mi chiedo spesso perché sullextracomunitario da rimandare alla riva opposta, ci si spende in tanti, mentre sono davvero pochi quelli che prendono in considerazione con lo stesso furore ideologico la possibilità che c’è un’altra umanità, ed è lasciata al caso, peggio, dimenticata sul ciglio di una strada, quasi sempre sotto gli occhi indifferenti del cittadino.
E disumana la razzia degli intelletti posti sotto il tallone delle ideologie fast food, ma forse ancor più miserabile è l’accettazione di un massacro di carne e ossa e sentimenti così ben consolidato da non creare ulteriore vergogna: l’assassinio sistematico degli animali attraverso la pratica ben oliata del loro abbandono.
Certamente sono due intendimenti diversi, ma entrambi forme occulte di razzismo, comportamenti imparentati allincultura, per cui ci si rifiuta di integrarsi da una parte, di fare proprie le regole del vivere civile dall’altra.
Sono operazioni neppure tanto sottotraccia, che hanno la pretesa di passare inosservate nel rifiuto a osservare quelle misure di prevenzione, che sono sinonimo di promozione e accoglienza umana.
In questo vicolo cieco, andare a sbattere non è casuale, la domanda scava nel fianco, mal tolleriamo i diversi da noi, e mal operiamo per renderli cittadini migliori.
Così ogni giorno raccogliamo animali abbandonati, raccattiamo resti inguardabili di animali lacerati, animali denutriti, picchiati, lasciati al sole e alla catena, senza acqua e senza cibo.
Lincultura più pericolosa è proprio il non rispetto dell’altro, perché è sostanza estranea al fattore umano che dovrebbe ricorrere in ognuno di noi, quando anche un animale in quanto essere e fratello vivente, è preso a calci, con limpunità che deriva dal concetto tutto italiano, che tanto è costume, è tradizione, che al primo caldo si sciolga l’affetto e l’alleanza con l’amico a quattro zampe.
Non credo di essere razzista a fare questi accostamenti, non riconosco piani differenti sul valore universale della solidarietà e sul richiamo a fratellanze allargate, non nutro sentimenti di avversione per chi è diverso da me culturalmente o per epidermide più o meno abbronzata dalla natura, ma neppure intendo avallare la stortura di un potere che muove le sue pedine per darla a bere a questo e a quell’altro, per rendere meno indigesta linadempienza a discapito della giustizia, la quale tutela l’uomo, e non accetta distacco per lammazzamento persistente degli animali.
Vincenzo Andraous
tutor Comunità
Casa del Giovane
Pavia luglio 2007