Un infinito numero
27 Gennaio 2019Un’ idea
27 Gennaio 2019riduzione dai capitolo 19-20 del libro primo del Breviarium historiae Romanae” di Eutropio – tratta dal libro “Littera litterae volume 1B – Angelo Diotti – casa edit. Bruno Mondadori”
Testo latino
Anno trecentesimo et quinto decimo ab urbe condita Fidenates contra Romanos rebellaverunt. Auxilium Fidenatibus praestabant Veientes et rex Veientium Tolumnius. Ambae civitates tam vicinae urbi sunt, ut Fidenae sexto, Vei octavo decimo miliario absint. Coniunguntur Fidenatibus etiam Volsci. Sed Mam. Sed rebellantes a Romanis victi sunt Veientesque tantam cladem acceperunt, ut etiam regem regem perdiderint. Fidenae captae et excisae sunt. Deinde Veientani rursus rebellaverunt. Dictator contra illos missus est Furius Camillus, qui primum eos vicit acie, mox etiam civitatem cepit, antiquam atque divitem. Post eam cepit etiam Faliscos, non minus nobilem civitatem. Sed commota est Camillo invidia, quasi praedam male divisisset, damnatusque ob eam causam et expulsus est civitate.
Traduzione ad uso didattico (ogni altro uso non è consentito)
Nell’anno 315 dopo la fondazione di Roma (438 a.C.) i Fidenati si ribellarono contro i Romani. I Veienti e il dei Veienti Tolumnio prestavano aiuto ai Fidenati. Tutte due le città sono tanto vicine a Roma, che Fidene distava sei miglia e Veio diciotto miglia da Roma. Anche i Volsci si aggiunsero ai Fidenati. Tuttavia i ribelli furono sconfitti e i Veienti subirono una sconfitta tale, da perdere anche il re. Fidene fu presa e distrutta. Poi i Veienti si ribellarono di nuovo. Contro di loro fu mandato in qualità di dittatore Furio Camillo, che dapprima li vinse in battaglia, subito dopo occupò anche la città, antica e ricca. Dopo di essa prese anche Fallisci, città altrettanto nobile. Tuttavia scoppiò l’invidia nei confronti di Camillo, come se avesse diviso male il bottino, fu condannato per questo motivo e fu esiliato dalla città.