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27 Gennaio 2019Gomorra
27 Gennaio 2019di Melissa Galloni 2aD
In vista del 27 gennaio, Giornata della Memoria, il prof di italiano ci ha suggerito una lettura domestica riguardante la storia dei fratelli Sophie ed Hans Scholl.
L’autrice di questo libro è la sorella, Inge Scholl, che racconta la storia della sua famiglia ed in particolare della Rosa Bianca, di cui facevano parte Sophie, Hans, Alexander Schmorell, Cristoph Probst, Kurt Huber e Willi Graf.
Si tratta di un’esperienza di amici in un periodo particolare, coincidente alla Seconda Guerra Mondiale.
Ciò che lega questi ragazzi è un amore immenso per la vita in tutte le sue forme, pur essendo molto diversi.
Come prima cosa, vorrei parlare un po del libro che ho letto. E diviso in tre parti:la prima racconta semplicemente i fatti che sono successi e gli ultimi giorni di vita di questi ragazzi; la seconda comprende diverse testimonianze di conoscenti e le loro impressioni personali; la terza esprime commenti di diverse persone(come, ad esempio,Thomas Mann..).
A mio avviso la parte più suggestiva e toccante è stata quella che riguarda le testimonianze, poiché i testimoni esprimono i loro pareri e soprattutto raccontano nei piccoli particolari i momenti del processo e i saluti di Hans e Sophie.
Ma ora vi chiederete, che cos’è la Rosa Bianca?
La Rosa Bianca ( in tedesco:Die Weibe Rose) è un’associazione di studenti che si opposero in modo non violento al regime della Germania nazista. Essi realizzarono 6 volantini che denunciavano le ideologie del regime e volevano aprire gli occhi ai tedeschi.
La Rosa Bianca prese una posizione vigorosa nel 1943 quando furono distribuiti gli ultimi due volantini e furono realizzati slogan sui muri contro il regime.
Parliamo ora dei partecipanti:
– Hans Scholl è il più carismatico infatti l’idea dei volantini fu la sua. Il suo obiettivo era quello di conquistare la libertà interiore.
Legato alla sua terra,decide di iscriversi alla Gioventù Hitleriana e il padre lo lascia stare perché sa che il figlio cambierà idea. Questo succederà , infatti, alla vista di un vecchio professore che viene selvaggiamente picchiato per le sue idee.
Da ricordare è la frase che espresse davanti al boia prima di essere
ucciso: Viva la libertà , viva la Germania”.
– Sophie Scholl è la sorella di Hans, giovane ma determinata e ciò viene dimostrato dalle ultime parole che disse prima di morire: Che importa che io muoia, se migliaia e migliaia di persone vengono scosse e destate dal nostro agire?”. Da ricordare è il fatto che lei era commossa dalla natura.
– Cristoph Probst è l’unico ad essere sposato e con tre figli a soli 23 anni.Poche ore prima della morte chiese di essere battezzato e,nonostante avesse una famiglia da mantenere,non fu da meno nellaiutare i componenti della Rosa Bianca, essendo per lui una responsabilità . Poco prima di morire disse ad Hans e Sophie:”Tra pochi minuti ci ritroveremo nell’eternità “.
– Alexander Schmorell era un ragazzo innamorato della Germania, patria del padre, e della Russia, patria della madre, da cui prese anche la profonda fede religione tradizionale russa: lortodossa.
– Kurt Huber era un professore di filosofia, attento ad imparare dai giovani perché questo è il vero modo di insegnare. Entra a far parte anche lui dell’associazione e aiuta i ragazzi nella stesura di alcuni volantini.
– Willi Graf partecipa a molti gruppi cattolici dissidenti ed infine entra a far parte della Rosa Bianca. Fu vittima dei Tedeschi in quanto non fu giustiziato subito come Hans e Sophie ma gli toccò la sorte peggiore:fu tenuto per diversi mesi in carcere perché l’obiettivo della Gestapo era quello di convincerlo a parlare per saperne di più.
Molte cose di questi ragazzi mi hanno colpito, ad esempio la loro voglia di migliorare il mondo, la ricerca di una libertà e la consapevolezza che il loro sacrificio non sarebbe stato vano ma ricordato come quello di molte altre persone.
Ritengo la giornata della memoria un’occasione per riflettere su ciò che ha segnato la nostra storia al fine di impedire che questo accada ancora in futuro.