Verifica sui metodi scientifici di Bacone, Cartesio e Galileo
21 Febbraio 2024Anselmo d’Aosta
25 Febbraio 2024Umberto Galimberti, intervistato da Corrado Augias, ha parlato di scuola facendo alcune asserzioni su cui può essere utile riflettere.
Ne soppeseremo solo due.
“La cattedra è un palcoscenico”.
Vero, il docente è un attore che segue le linee guida tracciate dal copione.
La questione è: chi l’ha scritto?
Risposta: la legge.
I decreti delegati del 1974 sono gli autori, gettati nello stagno dell’indifferenza e del conformismo generale, nonostante il loro rinforzo del ’94.
Eppure sono portatori di una visione moderna dell’istituzione, tesa sia all’interazione con un ambiente in continua e imprevedibile evoluzione, sia al superamento dell’obsoleto modello organizzativo gerarchico-lineare.
Gli avanzamenti della scienza dell’amministrazione sono il loro fondamento: la complessità del problema formativo è stata dominata con un’adeguata struttura decisionale.
E’ frutto di un procedere per approssimazioni successive:
Formazione -> Educazione -> Istruzione -> Insegnamento sono l’oggetto del mandato conferito ai lavoratori della scuola, che operano sia collegialmente che individualmente.
L’ORGANO OPERATIVO ELEMENTARE E’ IL CONSIGLIO DI CLASSE, NON IL SINGOLO DOCENTE, poiché gli insegnamenti sono strumentali rispetto alla finalità del sistema, come richiamato dalla legge 12/2020.
“Abolire la presenza dei genitori dalla scuola superiore perché non sono interessati alla formazione dei figli, a loro interessa solo la promozione”.
Come potrebbe essere diversamente?
Il coinvolgimento è irrealizzabile in una scuola in cui la confusione regna sovrana: la cultura sistemica è assente, il feed-back non è praticato, la scienza dell’organizzazione è rifiutata, la motivazione all’apprendimento è fuorviante, il messaggio valoriale trasmesso è inadeguato, situazioni che creano un ambiente avverso alla collaborazione tra scuola e famiglia.
Quanto esposto mostra l’origine del giudizio critico formulato in trasmissione: “La scuola italiana, quando ci riesce, istruisce ma non educa”.