David Mugnai
27 Gennaio 2019Guernica di Picasso
27 Gennaio 2019
Scienza delle finanze
Gli effetti economici e sociali della spesa pubblica
Al fine di soddisfare i bisogni collettivi lo Stato e gli enti pubblici producono beni e servizi, affrontando ovviamente un costo.
Le spese costituiscono l’insieme delle erogazioni in denaro effettuate dagli enti pubblici per la produzione dei beni e dei servizi necessari al soddisfacimento dei bisogni della collettività.
La somma totale delle spese pubbliche si chiama fabbisogno finanziario.
Obiettivi della spesa pubblica
Dalla definizione data si rilevano molteplici fini che la spesa pubblica mira a realizzare e che possono così sintetizzarsi:
– La produzione e la conduzione di pubblici servizi essenziali alla vita della comunità;
– La stabilizzazione e lo sviluppo del reddito dei singoli e delle imprese;
– Una redistribuzione più equa del reddito per migliorare il benessere generale.
Classificazione delle spese pubbliche
Delle spese pubbliche possono farsi varie distinzioni:
In relazione alla forma distinguiamo tra:
1. spese in natura che sono effettuate mediante l’erogazione di beni di ogni specie diversi dal denaro;
2. spese in moneta che sono effettuate in denaro e sono attualmente le uniche spese pubbliche, dal momento che quelle in natura sono del tutto scomparse.
In relazione al tempo abbiamo:
1. spese ordinarie, quelle cosiddette fisse, cadenzate regolarmente in ogni esercizio finanziario, indipendentemente dal fatto che il loro ammontare sia costante o variabile (es. stipendi, pensioni corrisposti dallo Stato e dagli altri enti pubblici ai loro dipendenti);
2. spese straordinarie, quelle che non si ripetono con periodicità regolare (es. le spese di guerra, per calamità naturali).
In relazione alle norme giuridiche che le prevedono le spese si distinguono in:
1. spese obbligatorie, quelle imposte tassativamente al Governo da leggi e regolamenti, come le spese per gli interessi del debito pubblico;
2. spese facoltative, quelle che rivestono il carattere della discrezionalità e possono essere sostenute o meno in base al giudizio di opportunità politica ed economica del Governo in carica.
In relazione all’ente che le effettua abbiamo:
1. spese statali, sono quelle sostenute dallo Stato;
2. spese locali, sono quelle sostenute dagli enti pubblici territoriali, cioè da Regioni, Province e Comuni.
L’aumento della spesa pubblica
In tutti i paesi del mondo la spesa pubblica si è enormemente accresciuta. Sono, ovviamente, aumentate anche le entrate pubbliche data la stretta connessione fra queste grandezze. Le spese, tuttavia, sono aumentate in misura ben maggiore delle entrate, generando così notevoli deficit di bilancio con il conseguente accumulo di ingente debito pubblico.
Le ragioni che spiegano l’aumento della spesa pubblica vengono abitualmente classificate in 2 gruppi:
il primo comprende le cause apparenti, così dette perché lasciano inalterato il rapporto tra spesa pubblica e reddito nazionale, il secondo gruppo comprende invece le cause reali, quelle che determinano un aumento della quota della spesa pubblica sul reddito nazionale.
Cause apparenti più importanti sono:
– l’inflazione che determina un aumento dei prezzi, e quindi anche della spesa pubblica, pur restando inalterata la sfera di attività statale;
– l’aumento della popolazione, che implica maggiori spese per lo Stato per il soddisfacimento dei bisogni pubblici.
Cause reali più importanti sono:
– l’affermarsi dei regimi parlamentari, che hanno fatto cessare le ragioni di diffidenza delle assemblee rappresentative verso il Governo, spingendo le Camere ad assumere sempre maggiori impegni di spesa;
– l’accresciuto ruolo della burocrazia, che cerca di ampliare il proprio potere facendo leva sulle sue competenze tecniche sino a condizionare la volontà dei politici cui competono le decisioni finali;
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