Teresa Mannino “prof” d’eccezione a Lecce sale (letteralmente) i…
24 Novembre 2012Concorso Dirigenti Lombardia decisione rinviata al 15 gennaio
26 Novembre 2012Il
giorno 13 di Novembre le scuole dell’Italia intera si sono fermate
dalle 10,30 alle 13,30 per lo svolgimento di assemblee sindacali svolte contemporaneamente in tutti gli
Istituti Scolastici . Come sicuramente molti di voi avranno notato nessun organo
di stampa e di televisione ha minimamente accennato all’evento neanche il
giorno successivo e tanto meno i giorni seguenti.
La
scuola non esiste ! Eppure siamo tanti ! Gli oltre un milione di lavoratori
della scuola (potremmo essere un grande partito ) che dovrebbero condizionare la vita politica e sociale di
una nazione non fanno paura a nessuno ,
anzi diventano il capro espiatorio dei mali del paese .
scuola non esiste ! Eppure siamo tanti ! Gli oltre un milione di lavoratori
della scuola (potremmo essere un grande partito ) che dovrebbero condizionare la vita politica e sociale di
una nazione non fanno paura a nessuno ,
anzi diventano il capro espiatorio dei mali del paese .
Questo è
il risultato di decenni di denigrazioni
e affossamenti sia degli insegnati e sia della qualità che ha tolto dignità e immagine ai docenti ,
soprattutto , e alla scuola in quanto struttura
utile a dare lustro , crescita e civiltà ad una società
. Non per ultimo la più recente e
demenziale questione dell’aumento delle 18 ore d’insegnamento a 24 ore settimanali che sono state fatte percepire all’opinione
pubblica come “solo” 18 ore di “lavoro” e nient’altro . Ci tolgono i rinnovi contrattuali , ci
tolgono gli scatti d’anzianità ma si pretende di farci lavorare di più !!!
Dovrebbe essere il contrario secondo la logica ! Anche se il Governo ha ritirato (per il momento solo nelle
dichiarazioni !!!) la proposta di sconvolgere l’orario di lavoro degli insegnanti delle superiori ha comunque fatto ulteriormente passare e
consolidare il messaggio che i “docenti lavorano poco” e per chi non insegna è
difficile comprendere l’infondatezza di tale informazione e quindi
l’ulteriore danno d’immagine prodotto è
notevole.
il risultato di decenni di denigrazioni
e affossamenti sia degli insegnati e sia della qualità che ha tolto dignità e immagine ai docenti ,
soprattutto , e alla scuola in quanto struttura
utile a dare lustro , crescita e civiltà ad una società
. Non per ultimo la più recente e
demenziale questione dell’aumento delle 18 ore d’insegnamento a 24 ore settimanali che sono state fatte percepire all’opinione
pubblica come “solo” 18 ore di “lavoro” e nient’altro . Ci tolgono i rinnovi contrattuali , ci
tolgono gli scatti d’anzianità ma si pretende di farci lavorare di più !!!
Dovrebbe essere il contrario secondo la logica ! Anche se il Governo ha ritirato (per il momento solo nelle
dichiarazioni !!!) la proposta di sconvolgere l’orario di lavoro degli insegnanti delle superiori ha comunque fatto ulteriormente passare e
consolidare il messaggio che i “docenti lavorano poco” e per chi non insegna è
difficile comprendere l’infondatezza di tale informazione e quindi
l’ulteriore danno d’immagine prodotto è
notevole.
Diciotto
ore , di solo insegnamento , sono comunque pesanti da trascorrere in due o tre
o più classi diverse tra di loro per 4 o
5 ore al giorno , classi superaffollate in cui svolgere due o tre o più programmi diversi
ore , di solo insegnamento , sono comunque pesanti da trascorrere in due o tre
o più classi diverse tra di loro per 4 o
5 ore al giorno , classi superaffollate in cui svolgere due o tre o più programmi diversi
Da
molto tempo anche l’opinione pubblica ha assunto atteggiamenti di scarsa
considerazione per i docenti e per il valore della scuola in quanto ente
capace di dare valore aggiunto alle
generazioni se non fosse altro per il valore legale del titolo di studio che comunque tutti pretendono .
molto tempo anche l’opinione pubblica ha assunto atteggiamenti di scarsa
considerazione per i docenti e per il valore della scuola in quanto ente
capace di dare valore aggiunto alle
generazioni se non fosse altro per il valore legale del titolo di studio che comunque tutti pretendono .
Nell’errata convinzione che 18
ore d’insegnamento si possono
confrontare con le 36 ore di un impiegato
o di un operaio secondo una
logica arcaica , ancora fortemente radicata in questa nazione con profonde
radici agricole ed operaie da cui non riesce a distaccarsi .
ore d’insegnamento si possono
confrontare con le 36 ore di un impiegato
o di un operaio secondo una
logica arcaica , ancora fortemente radicata in questa nazione con profonde
radici agricole ed operaie da cui non riesce a distaccarsi .
Eppure l’Italia è piena di ben
altre categorie privilegiate che lavorando poco e niente e male
guadagnano troppo ( e spesso
rubano e truffano e corrompono e si lasciano corrompere ) ,non sapendo bene per quali meriti o capacità ,
ma si preferisce utilizzare la scuola come sterile terreno di confronto per una
guerra tra poveri piuttosto che utilizzarla come specchio di una nazione per riflettere e diffondere la propria
immagine per un confronto più alto e costruttivo . In un Paese dove prevale una
struttura organizzativa di tipo gerarchico piramidale più idonea ad una società
medievale e che poco si addice alla Democrazia
che in Italia non riesce a superare il significato lessicale mantenendo
le solite logiche di Potere che non hanno colore politico, riservando privilegi
e vantaggi intoccabili a chi “comanda” a scapito dei Cittadini “sudditi” .
altre categorie privilegiate che lavorando poco e niente e male
guadagnano troppo ( e spesso
rubano e truffano e corrompono e si lasciano corrompere ) ,non sapendo bene per quali meriti o capacità ,
ma si preferisce utilizzare la scuola come sterile terreno di confronto per una
guerra tra poveri piuttosto che utilizzarla come specchio di una nazione per riflettere e diffondere la propria
immagine per un confronto più alto e costruttivo . In un Paese dove prevale una
struttura organizzativa di tipo gerarchico piramidale più idonea ad una società
medievale e che poco si addice alla Democrazia
che in Italia non riesce a superare il significato lessicale mantenendo
le solite logiche di Potere che non hanno colore politico, riservando privilegi
e vantaggi intoccabili a chi “comanda” a scapito dei Cittadini “sudditi” .
Anche noi docenti dobbiamo essere capaci di farci
carico delle nostre colpe fatte di anni
di torpore di passività , refrattarietà e
indifferenza alle scelte fatte dai vari Governi
sulla scuola e sul personale.
carico delle nostre colpe fatte di anni
di torpore di passività , refrattarietà e
indifferenza alle scelte fatte dai vari Governi
sulla scuola e sul personale.
E’ giunto
il momento ridare o conquistare maggiore dignità non possiamo più esimerci dal
partecipare attivamente alle proteste o aspettando che siano altri a farlo al
posto nostro , dobbiamo manifestare il nostro dissenso per queste politiche
scellerate fatte da chi pretende di governare una nazione governando prima di
tutto i propri interessi e privilegi .
il momento ridare o conquistare maggiore dignità non possiamo più esimerci dal
partecipare attivamente alle proteste o aspettando che siano altri a farlo al
posto nostro , dobbiamo manifestare il nostro dissenso per queste politiche
scellerate fatte da chi pretende di governare una nazione governando prima di
tutto i propri interessi e privilegi .
Vessati
e trattati male ormai da tutti , alunni , dirigenti e Governi di turno,
nonostante il “trionfo” di un ?apparente gestione democratica della scuola, dobbiamo
avere la forza di riscattarci e risalire
da questo baratro senza fondo mettendo
da parte gli eccessi di perbenismo e buona educazione di cui siamo pregni , altrimenti
è finita per la scuola pubblica italiana e per noi docenti e lavoratori della
scuola .
e trattati male ormai da tutti , alunni , dirigenti e Governi di turno,
nonostante il “trionfo” di un ?apparente gestione democratica della scuola, dobbiamo
avere la forza di riscattarci e risalire
da questo baratro senza fondo mettendo
da parte gli eccessi di perbenismo e buona educazione di cui siamo pregni , altrimenti
è finita per la scuola pubblica italiana e per noi docenti e lavoratori della
scuola .
19/11/2012
Pietro Trematore