Filastrocca delle stagioni – di Marzia Cabano
4 Gennaio 2019Lettere in Musica
4 Gennaio 2019Il prof multimediale
da Libertà di educazione
di Luigi gaudio, webmaster di atuttascuola e gaudio.org
su Libertà di educazione n. 17 – dicembre 2009
L’utilizzo del computer per scopi didattici è qualcosa di ormai quotidiano, per noi insegnanti. Per programmare, fare compiti e schede di lavoro usiamo word, per valutare excel e per fare una presentazione multimediale power point. Anch’io, alla fine degli anni novanta, facevo queste cose, quando ho partecipato ad un corso di aggiornamento ed ho imparato a fare siti web. La filosofia che sta alla base di questi siti web, che sono atuttascuola.it e gaudio.org è la filosofia dello sharing, cioè della condivisione. In buona sostanza, se ho del materiale didattico che può essere utile a me e ai miei ragazzi, perché non condividerlo in rete, affinché sia utile anche ad altri? A mia volta, potrò trovare qualcosa d’altro che mi è utile, usarlo e farlo conoscere, e via discorrendo. Così ho cominciato, nel 1999, a pubblicare semplicemente i miei compiti, i miei programmi, i miei esercizi, i miei file di power point, ed ho chiesto ai miei alunni, di scuola superiore, alcuni maggiorenni, altri sulla via per diventarlo, se volevano condividere i loro lavori in rete, ed alcuni mi hanno detto di sì. Ho verificato che molti colleghi, e moltissimi studenti, trovavano utile questo scambio, e così ho continuato sinora, con la logica di una crescita esponenziale del materiale prodotto e pubblicato.
Il perché di una condivisione
Per rispondere alla domanda sul perché di una storia del genere, chiedo a me stesso e a tutti voi: ci è mai capitato di pensare “ma che bello questo lavoro didattico che ho fatto quest’anno! Ma che bello questo tema di questo ragazzo! Perché alla fine dell’anno scolastico tutto deve finire negli archivi polverosi degli scantinati delle scuole, negli hard disk dei computer da cambiare perché troppo vecchi o comunque nel dimenticatoio? Questa cosa non ha senso! Il sapere è una cosa da custodire nel segreto del proprio cassetto, o è una cosa da comunicare? La porta della mia classe deve stare sempre rigidamente chiusa o qualche volta si può anche aprire agli altri? Ecco il motivo principale per cui ho iniziato questa avventura e la porto avanti ogni giorno.
La psicosi del copia e incolla
A questo punto vale la pena di sfatare un mito: non è vero che il copia e incolla sia sempre una operazione didatticamente negativa. Alcune volte lo è, eccome, ma io sono convinto che un professore esperto è in grado di accorgersi, soprattutto durante un’interrogazione, se veramente l’alunno ha letto un libro o solo un riassunto, se ha studiato la poesia, o solo la parafrasi su internet, se ha fatto lui la versione o l’ha solo copiata. Inoltre, tutta la nostra cultura, se ci pensiamo bene, da Omero in poi, è basata sul copia e incolla. Diceva Eliot: “I poeti immaturi imitano; i poeti maturi rubano” . Adesso, senza voler idealizzare troppo quello che non è da idealizzare, sta di fatto che internet è un mezzo, uno strumento utilissimo non solo per gli alunni, ma anche per i docenti e gli studiosi: tutto sta nel saperlo usare con intelligenza.
Prima ricaduta in classe
A questo punto, atuttascuola è diventato per i miei alunni quello che è la classe virtuale in un ambiente protetto, come una piattaforma e-learning. Quindi, attraverso lo strumento della mailing list, ho iniziato a indirizzare i miei alunni alle pagine web contenenti gli approfondimenti, le esercitazioni, le presentazioni in power point proiettate in classe, ecc… Insomma mi comporto con atuttascuola esattamente come alcuni professori si comportano con la classe virtuale su una piattaforma e-learning, con la differenza, però, che per accedere al materiale non c’era bisogno di username e password, e il materiale non era esclusivo per la mia classe, ma a disposizione di tutti gli utenti di internet. E’ una scelta, è un’impostazione, discutibile quanto si vuole, ma che ha i suoi vantaggi. Non mi sono mai dovuto occupare di questioni tecniche complicate e di problemi di smarrimento di password. Il materiale c’era, c’è e ci sarà per chissà quanti anni ancora, ed è reperibile sempre, da tutti, su tutti i computer collegati in rete, senza problemi.
Partenza dal basso e non progettificio
Atuttascuola è un’attività, un’opera che occupa tantissimo tempo, ogni giorno, e quindi verrebbe spontaneo chiedersi: “Ma chi te lo fa fare?” . Oppure, in una logica statalista: “Ma questo progetto è finanziato dal tuo istituto?” . Ebbene, la risposta a questa domanda è la seguente. Atuttascuola si finanzia da solo, procede con le sue gambe, non è un progetto del mio istituto, tanto è vero che ho già cambiato scuola una volta, e magari succederà ancora in futuro. Il tempo speso (e il tempo ha un costo, come è giusto che sia) viene ripagato tramite la pubblicità presente sul sito. Certo, questo ha dei risvolti negativi per l’utente finale: la pagina web viene un po’ appesantita (ma anche colorata e movimentata) dagli sponsor, e nel testo della pagina affiorano link commerciali. Questo è il prezzo che l’utente deve pagare per l’accesso a contenuti liberi, per i quali non deve neanche registrarsi ed inserire utente e password. Del resto, basterebbe copiare il testo in blocco note, prima di ricopiarlo in word, per evitare spiacevoli inconvenienti, di script o formattazioni indesiderate.
La scoperta dell’audio
Qualche anno fa avevo un lettore mp3 che mi dava la possibilità di registrare la mia voce. Ho provato ad usare in classe, per la prima volta nel marzo 2006, questo strumento, per registrare la mia lezione. Poi ho comprato un registratore vocale Olympus (consiglio la serie WS, che ha una frequenza di campionamento di almeno 40 khz) ed ho pubblicato le lezioni, registrate con questo. Infine, per alcune attività didattiche, dopo aver richiesto consenso agli alunni, ho registrato le parti delle interrogazioni di storia o altri percorsi di approfondimento degli alunni, usando sempre quel registratore vocale.
Seconda ricaduta in classe
Questa attività ha avuto dei vantaggi immediati per gli alunni assenti alla spiegazione, che hanno potuto ascoltarla, per quelli che preparavano l’interrogazione, e per gli alunni dislessici, maggiormente aiutati da un sussidio audiovisivo, piuttosto che dal libro di testo, con il quale rilevano difficoltà oggettive. Qualcuno potrebbe obiettare che gli alunni non sono più indotti ad ascoltare in classe o a intervenire, perché tanto poi ascoltano a casa la lezione in mp3. La pratica di questi (ormai) tre anni di utilizzo dice l’esatto contrario. Gli alunni, comunque, capiscono meglio se stanno attenti in classe, non fanno in tempo a prepararsi il giorno prima ascoltando anche le, ormai molte, lezioni on-line, e soprattutto, io riscontro comunque un vantaggio enorme a livello della valorizzazione della didattica tradizionale, che compensa qualsiasi inconveniente.
Orgoglioso di fare lezioni e interrogazioni
Sì, è paradossale, il podcast, questo nome che sembra racchiudere una tecnologia chissà quanto innovativa, è servito anzitutto a me, per rilanciare la pratica del parlare e dell’ascoltare, della lezione e dell’interrogazione, operazioni essenziali a scuola, da sempre, sin da quando nell’antica Grecia, a Roma o nel Medioevo è nata la scuola, o l’università, come noi la intendiamo. Questo dimostra che i test, le prove oggettive, i questionari, sono pratiche didattiche diffuse, ma non sono le uniche, e l’apprendimento non può prescindere da un rapporto docente-discente, basato, diciamolo una volta per tutte, su ciò che distingue il nostro lavoro da tutte le formazioni a distanza, per corrispondenza o virtuali: l’oralità.
Incredibile gratitudine
Oltretutto, il semplice fatto di aver messo on-line disponibili per tutti su i-tunes o direttamente sul mio sito gaudio.org i miei podcast didattici, ha generato una serie ormai numerosa di messaggi e-mail di ringraziamento da parte delle persone più impensate. Studenti stranieri che studiano italiano in Brasile, ragionieri che ascoltano sul proprio lettore mp3 le mie lezioni invece della hit del cantante del momento, studenti-lavoratori che non riuscivano a capire niente di letteratura dal loro professore, ragazzi che avevano sempre odiato Dante e Manzoni prima di aver ascoltato le mie lezioni, hanno subissato la mia casella di posta elettronica di messaggi di riconoscenza, dandomi una motivazione non solo economica per continuare questa utile attività.
E adesso?
La passione che mi ha spinto finora mi porta a sperimentare altre forme, come quella dei video su youtube o delle foto su facebook, nella certezza che, comunque, queste attività potranno incuriosire i miei alunni, ma se non ho passione per quello che faccio, tutto potrebbe diventare fumo negli occhi, poiché lo strumento informatico è solo un mezzo, non il fine che mi prefiggo quando entro in classe ogni mattina, assimilabile a mille altri strumenti, come il libro di testo, una videocassetta, un articolo di giornale o un cartellone.
Accortezza, non preclusione
Concludendo, spero che questa mia esperienza possa essere utile per guardare ad internet con oculatezza, ma non più con timore, convinti che si tratta di una opportunità in più, come fu la stampa a caratteri mobili per i professori della fine del quattrocento, ma che non risolve il problema del rapporto umano tra insegnante e alunno, che è la sfida che ci aspetta tutti ogni giorno quando varchiamo la soglia di un’aula scolastica.
Luigi Gaudio [email protected]
Riassumendo
ATUTTASCUOLA
Atuttascuola è un portale di risorse didattiche on-line, cui si accede indirettamente ricercando materiale didattico su google, o direttamente, digitando www.atuttascuola.it sulla barra degli indirizzi del proprio browser. In questo portale ci sono tesine, temi, tracce, esercizi, programmi, prove dell’esame di stato, presentazioni in power point e tutto quanto può servire, indifferentemente, a uno studente o a un docente. Il materiale è stato realizzato dal prof. Gaudio, da alcuni suoi alunni e da altri docenti o studenti che condividono la filosofia dello sharing. Anche tu puoi contribuire inviando il tuo materiale didattico come allegato in posta elettronica a [email protected]. Per trovare quello che si cerca, è consigliabile scriverlo semplicemente sulla mascherina di ricerca presente su tutte le pagine del sito, togliendo preposizioni o articoli. Ad esempio, se stiamo cercando l’analisi di un testo di Ugo Foscolo, digiteremo “analisi foscolo” sulla mascherina, se siamo cercando le estrazioni di radici quadrate, scriveremo “estrazione radice quadrata” . Si consiglia, infine, di copiare il testo in blocco note, prima di ricopiarlo in word, per evitare spiacevoli inconvenienti, di script o formattazioni indesiderate.
PODCAST
Gaudio.org è un portale di risorse multimediali. In esso ci sono anzitutto oltre mille lezioni del prof. Gaudio di Grammatica italiana, Didattica della scrittura, Epica, Antologia, Racconto e romanzo, Testo poetico, Letteratura italiana, Dante, Manzoni, Storia, Latino, Informatica (ECDL), Storia dell’arte e Astronomia (Via Lattea). Sono presenti link ad altre risorse didattiche multimediali (audio e video) di altri siti web. Anche qui è ben accetta la collaborazione.
LE TESINE
Il prof. Gaudio ha pubblicato (un bigino,) il libro “La tesina” per le edizioni Bignami . Sono in preparazione un altro libro simile e uno di Analisi del testo, sempre per le edizioni Bignami. Sul sito o nel libro le tesine proposte sono solo uno spunto da sviluppare personalmente, altrimenti, se i percorsi di approfondimento non fossero il frutto di letture personali, diventerebbero castelli di sabbia, pronti a cadere di fronte al primo scossone dei commissari d’esame.