Umiliare a morte
3 Ottobre 2013L’autovalutazione d’istituto: quanta confusione! – di Enrico Mar…
4 Ottobre 2013Vengono in Italia per salvarsi dalla povertà, uomini, donne, bambini dei quali non sapremo mai il nome, la storia, i desideri. La morte e’ nuda di fronte alla nostra coscienza, mostra l’immobilità e l’impotenza di una cruda e disperata realtà, immagine capovolta ed effimera di una civiltà che guarda soltanto al potere ignorando la vita e le sue risorse.
Una guerra senza confini che perpetua ancora il divario incolmabile tra la povertà e la ricchezza, tra speranze irrealizzabili e consumismo sfrenato. Troppe e tante vittime senza nome, unite da un destino crudele che affida al mare infinito le lacrime del dolore e della sofferenza, gli occhi della rassegnazione, il silenzio della fine. Esiste ed è purtroppo reale l’isola dei sogni perduti, un punto in mare aperto dove il traguardo rappresenta la lotta per l’esistenza e la sopravvivenza, terra di passaggio e ponte verso il futuro. Su questo lembo di terraferma la morte ha sparso le sue vittime innocenti, si è mostrata più forte di fronte al passato, al presente e al futuro, ha contaminato l’idea di libertà, quell’ideale in cui ogni popolo si riconosce, bandiera e immagine della vera civiltà.
Laura Alberico