
Lezione di Storia e Italiano in classe con la chitarra
27 Novembre 2013
Le balle hanno le gambe corte
28 Novembre 2013
L’autonomia delle
istituzioni scolastiche è una “araba fenice, che vi
sia ciascun lo dice, dove sia nessun lo sa” .
Un’analogia calzante, originata dal rigetto della disposizione che l’ha
introdotta: “L’autonomia delle istituzioni scolastiche … si sostanzia nella progettazione e nella
realizzazione interventi di educazione, formazione e istruzione” .
istituzioni scolastiche è una “araba fenice, che vi
sia ciascun lo dice, dove sia nessun lo sa” .
Un’analogia calzante, originata dal rigetto della disposizione che l’ha
introdotta: “L’autonomia delle istituzioni scolastiche … si sostanzia nella progettazione e nella
realizzazione interventi di educazione, formazione e istruzione” .
Una norma che ha
rinforzato il modello di scuola elaborato negli ultimi decenni dal legislatore,
una norma che avrebbe potuto produrre un’innovazione profonda. Così non è stato
a causa del contrasto radicale che contrappone gli itinerari contenuti nei POF
all’indirizzo prefigurato dal decreto sull’autonomia.
rinforzato il modello di scuola elaborato negli ultimi decenni dal legislatore,
una norma che avrebbe potuto produrre un’innovazione profonda. Così non è stato
a causa del contrasto radicale che contrappone gli itinerari contenuti nei POF
all’indirizzo prefigurato dal decreto sull’autonomia.
Un’innovazione
rifiutata, un’innovazione che non ha inciso sull’ordinario e inefficace
trantran, un’innovazione snaturata da richieste d’indipendenza e di libertà
d’azione.
rifiutata, un’innovazione che non ha inciso sull’ordinario e inefficace
trantran, un’innovazione snaturata da richieste d’indipendenza e di libertà
d’azione.
Quale cambiamento avrebbe indotto
l’applicazione della legge?
l’applicazione della legge?
L’intreccio di tre disposizioni costituisce la
piattaforma interpretativa della volontà del legislatore:
piattaforma interpretativa della volontà del legislatore:
1)
Legge 53/2003 – orienta il sistema educativo, di
istruzione e di formazione [art.2];
Legge 53/2003 – orienta il sistema educativo, di
istruzione e di formazione [art.2];
2)
D.P.R. 275/1999 – introduce l’autonomia delle istituzioni
scolastiche [art. 1];
D.P.R. 275/1999 – introduce l’autonomia delle istituzioni
scolastiche [art. 1];
3)
T.U.
297/94 –
istituisce organismi cui affidare le tre funzioni del sistema
T.U.
297/94 –
istituisce organismi cui affidare le tre funzioni del sistema
scuola [art. 5,7,8].
PROGETTAZIONE
FORMATIVA
FORMATIVA
FINALITA’ Promuovere
apprendimenti “adeguati all’inserimento nella vita sociale e nel
apprendimenti “adeguati all’inserimento nella vita sociale e nel
mondo del lavoro, anche con
riguardo alle dimensioni locali, nazionale ed europea” .
riguardo alle dimensioni locali, nazionale ed europea” .
OBIETTIVI Il Consiglio di
circolo/di istituto “elabora e adotta gli
indirizzi generali” e li esprime
circolo/di istituto “elabora e adotta gli
indirizzi generali” e li esprime
sotto forma di
competenze generali, orientando il servizio scolastico.
competenze generali, orientando il servizio scolastico.
STRATEGIA Il Consiglio di
circolo/di istituto delibera “i criteri
generali della programmazione
circolo/di istituto delibera “i criteri
generali della programmazione
educativa”
per prefigurare gli iter decisionali e per vincolare tutti gli organismi
per prefigurare gli iter decisionali e per vincolare tutti gli organismi
collegiali al
rispetto del mandato ricevuto. In particolare disegna la struttura organizzativa e la corrispondente struttura informativa.
rispetto del mandato ricevuto. In particolare disegna la struttura organizzativa e la corrispondente struttura informativa.
CONTROLLO Le dinamiche formative
evolvono nel lungo periodo. Le informazioni necessarie
evolvono nel lungo periodo. Le informazioni necessarie
per il loro monitoraggio deriveranno della “valutazione periodica dell’andamento
complessivo dell’azione didattica” , responsabilità assolta
dall’organismo che
dall’organismo che
l’organigramma
d’istituto deve includere.
d’istituto deve includere.
PROGETTAZIONE
EDUCATIVA
EDUCATIVA
FINALITA’ “Sviluppare
le capacità e le competenze, attraverso conoscenze e abilità, generali
le capacità e le competenze, attraverso conoscenze e abilità, generali
e specifiche, coerenti con le
attitudini e le scelte personali.
attitudini e le scelte personali.
OBIETTIVI Il Collegio dei docenti
“cura la programmazione
dell’azione educativa” che si
“cura la programmazione
dell’azione educativa” che si
sostanzia
nell’identificazione delle capacità sottese alle competenze generali elencate
dal Consiglio di circolo/di istituto.
nell’identificazione delle capacità sottese alle competenze generali elencate
dal Consiglio di circolo/di istituto.
STRATEGIA La formulazione di
ipotesi per la promozione di capacità è l’aspetto che qualifica il
ipotesi per la promozione di capacità è l’aspetto che qualifica il
lavoro
del collegio. A titolo esemplificativo
si trascrive quanto ha suggerito il progetto ministeriale Mercurio : “Si tratta di individuare, per ogni anno
scolastico, alcuni obiettivi trasversali prevalenti: ad essi tutti i docenti si
dedicheranno con particolare sistematicità ed intenzionalità, senza tuttavia
escludere che, a seconda delle circostanze, altri possano essere anticipati,
ripresi, ampliati, approfonditi” .
del collegio. A titolo esemplificativo
si trascrive quanto ha suggerito il progetto ministeriale Mercurio : “Si tratta di individuare, per ogni anno
scolastico, alcuni obiettivi trasversali prevalenti: ad essi tutti i docenti si
dedicheranno con particolare sistematicità ed intenzionalità, senza tuttavia
escludere che, a seconda delle circostanze, altri possano essere anticipati,
ripresi, ampliati, approfonditi” .
CONTROLLO E’ prescritto dal 1974 .. mai praticato: “valuta
periodicamente l’andamento
periodicamente l’andamento
complessivo dell’azione didattica per verificarne
l’efficacia in rapporto agli orientamenti e agli obiettivi programmati,
proponendo, ove necessario, opportune misure per il miglioramento dell’attività
scolastica” .
l’efficacia in rapporto agli orientamenti e agli obiettivi programmati,
proponendo, ove necessario, opportune misure per il miglioramento dell’attività
scolastica” .
PROGETTAZIONE
DELL’ISTRUZIONE
DELL’ISTRUZIONE
FINALITA’ “Realizzazione
del coordinamento didattico e dei rapporti interdisciplinari” .
del coordinamento didattico e dei rapporti interdisciplinari” .
OBIETTIVI Selezionati dalle le
capacità indicate dal Collegio dei docenti,
da perseguire nel
capacità indicate dal Collegio dei docenti,
da perseguire nel
breve
periodo.
periodo.
STRATEGIA
Formulata dal Consiglio
di classe in relazione
alla tipologia degli studenti
Formulata dal Consiglio
di classe in relazione
alla tipologia degli studenti
di
riferimento.
riferimento.
CONTROLLO Sintesi delle
sistematiche osservazione dei docenti.
sistematiche osservazione dei docenti.
PROGETTAZIONE
DELL’INSEGNAMENTO
DELL’INSEGNAMENTO
FINALITA’ Trasmettere
una corretta e consistente immagine della disciplina insegnata e promuovere le
capacità selezionate dal consiglio di classe.
una corretta e consistente immagine della disciplina insegnata e promuovere le
capacità selezionate dal consiglio di classe.
OBIETTIVI Espressi sotto forma
di competenze specifiche
che compendiano capacità e
di competenze specifiche
che compendiano capacità e
oggetti
disciplinari.
disciplinari.
STRATEGIA La
promozione delle competenze
ha successo solamente se
si adotta una
promozione delle competenze
ha successo solamente se
si adotta una
didattica
ascendente, da realizzare praticando attività di ricerca [laboratori]: il
metodo disciplinare risulta essere il necessario fondamento del lavoro di
classe, è stimolato dai problemi che la disciplina ha affrontato e risolto.
ascendente, da realizzare praticando attività di ricerca [laboratori]: il
metodo disciplinare risulta essere il necessario fondamento del lavoro di
classe, è stimolato dai problemi che la disciplina ha affrontato e risolto.
[Un
esempio riguardante la capacità “applicare e costruire modelli” è visibile in rete “Problema – modello – esecutore” . La
materia di riferimento è informatica].
esempio riguardante la capacità “applicare e costruire modelli” è visibile in rete “Problema – modello – esecutore” . La
materia di riferimento è informatica].
CONTROLLO Ambienti
collaborativi, di mutua fiducia sono dei facilitatori della promozione di
collaborativi, di mutua fiducia sono dei facilitatori della promozione di
competenze.
La valutazione formativa, finalizzata al recupero delle devianze, appare come
scelta obbligata.
La valutazione formativa, finalizzata al recupero delle devianze, appare come
scelta obbligata.
Il Consiglio di circolo/di istituto
dovrebbe vagliare l’ipotesi di trasferire la valutazione sommativa, che ha
finalità amministrative, a un organismo terzo.
dovrebbe vagliare l’ipotesi di trasferire la valutazione sommativa, che ha
finalità amministrative, a un organismo terzo.
Chi si è messo
di traverso per impedire l’innovazione?
di traverso per impedire l’innovazione?
La fissità, l’assenza d’una visione sistemica e
della cultura dell’organizzazione, il radicamento nel passato, l’incertezza che
accompagna ogni cambiamento sono all’origine della mancata applicazione della
legge:
della cultura dell’organizzazione, il radicamento nel passato, l’incertezza che
accompagna ogni cambiamento sono all’origine della mancata applicazione della
legge:
–
gli organi di governo della scuola non sono
mai stati convocati per
onorare il loro mandato fondante;
gli organi di governo della scuola non sono
mai stati convocati per
onorare il loro mandato fondante;
–
gli organi di vigilanza non sono mai intervenuti per affermare
l’obbligatorietà della legge.
gli organi di vigilanza non sono mai intervenuti per affermare
l’obbligatorietà della legge.