Un infinito numero
27 Gennaio 2019Un’ idea
27 Gennaio 2019Questa canzone è un emblema dell’ironia e del sarcasmo di Gaber nei confronti dei riti politici della nostra società, che spesso si rivelano vuoti e insensati
- “Le elezioni” di Giorgio Gaber registrazione spettacolo 2010
- Le elezioni video su youtube del prof. Gaudio (introduzione) – registrazione a scuola 2008
Le elezioni
Sulla questione della partecipazione Gaber è ritornato anche in anni più recenti. Questa soave canzone dedicata al rito delle elezioni da una parte sembra confermare la fiducia nel valore delle scelte popolari, dall’altra, però, nasconde un non so che di ironico. Non bisogna dimenticare, infatti, che Gaber nella canzone “Una razza in estinzione” dirà che non crede neppure nella democrazia e che la sua generazione ha perso. Viene un po’ da ridere ad ascoltare questa canzone, se si sa cosa dice Gaber di tutti i partiti politici. Badate, tutti! Non se ne salva uno: dai fascisti di AN, a Berlusconi (come scrive, infatti “e chi si inventa un bel partito per il nostro bene sembra proprio destinato a diventare un buffone”), ai cattolici di centro, ai catto-comunisti, che definisce i conformisti di oggi, agli uomini grigi del PCI e di tutti i vari partiti che dal PCI sono nati. Non per niente una delle sue ultime canzoni si intitola Il potere dei più buoni” e contro il buonismo di sinistra Gaber lancia i suoi ultimi strali. Per non parlare di quello che dice nella canzone “Io se fossi Dio” su radicali e socialisti:
Compagno radicale,
tu occupati pure di diritti civili e di idiozia
che fa democrazia
e preparaci pure un altro referendum
questa volta per sapere
dov’è che i cani devono pisciare!
Compagni socialisti,
con le vostre spensierate alleanze
di destra, di sinistra, di centro,
coi vostri uomini aggiornati,
nuovi di fuori e vecchi di dentro!…
Compagni socialisti fatevi avanti
che questo è l’anno del garofano rosso e dei soli nascenti!
Fatevi avanti col mito del progresso
e con la vostra schifosa ambiguità !
Ringraziate la dilagante imbecillità
Le elezioni
RE
Generalmente mi ricordo
LA
una domenica di sole
RE
una giornata molto bella
RE7+/Fadiesis
un’aria già primaverile
Sol
in cui ti senti più pulito anche la strada è più pulita
Re
senza schiamazzi e senza suoni
La7/4
chissà perché non piove mai
Re
quando ci sono le elezioni.
Una curiosa sensazione
che rassomiglia un po’ a un esame
di cui non senti la paura
ma una dolcissima emozione,
e poi la gente per la strada li vedi tutti più educati
sembrano anche un po’ più buoni
ed è più bella anche la scuola
quando ci sono le elezioni.
Redim
Persino nei carabinieri
Re7+/Fadiesis
c’è un’aria più rassicurante
Sol
ma mi ci vuole un certo sforzo per presentarmi con coraggio
Re
c’è un gran silenzio nel mio seggio
La7/4 Re
un senso d’ordine e di pulizia.
Sol La Re
De___mocrazia!
Mi danno in mano un paio di schede
e una bellissima matita
lunga, sottile, marroncina
perfettamente temperata
e vado verso la cabina volutamente disinvolto
per non tradire le emozioni
e faccio un segno sul mio segno
come son giuste le elezioni.
E’ proprio vero che fa bene
un po’ di partecipazione
con cura piego le due schede
e guardo ancora la matita
così perfetta è temperata…
io quasi quasi mela porto via.
Democrazia
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Ritorna all’indice della Lezione-spettacolo Giorgio Gaber: un uomo recital didattico del prof. Gaudio, webmaster di atuttascuola, comprendente video, testi, accordi, ecc…
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