Tritone nell’arte
27 Gennaio 2019La dipendenza dal cellulare
27 Gennaio 2019di Mattia Becheroni – 1° liceo scientifico A – Istituto S. Ambrogio Milano
supervisione del professor Luca Manzoni
Il Parnaso” è un dipinto autografo del Mantegna, pittore vissuto dal 1431 al 1506 a Mantova, realizzato su tela nel 1497, misura 160 x 192 cm. ed è custodito nel Museo del Louvre a Parigi. Osserviamo alcuni particolari del dipinto:
Apollo, il Musagete, che rallegra la festa con la sua cetra e fa cantare e danzare le muse.
Eros, figlio di Afrodite, mentre lancia con il suo arco una freccia dell’amore a Efesto, marito della dea della bellezza
Ermes, messaggero degli dei, ritratto con il cappello e i sandali alati e con il caduceo, il bastone con le serpi attorcigliate
Pegaso, il cavallo alato, ritratto di fianco a Ermes
Ares e Afrodite abbracciati sopra una piccola altura del monte Parnaso.
Efesto, fabbro degli dei, mentre lavora nella sua fucina e cerca di difendersi dalla freccia di Eros.
Le nove Muse, non riconoscibili in quanto senza nessuno dei loro attributi, che danzano sollecitate da Apollo sul monte a loro sacro: il Parnaso.
Questo affresco si chiama Danza di Apollo con le Muse” ed è stato realizzato da Baldassare Peruzzi, architetto e pittore vissuto dal 1481 al 1536 a Roma. Purtroppo di questo quadro si conosce molto poco. Esso è realizzato con la tecnica dellolio su tela ed è di stile alto rinascimentale. Oggi viene conservato ed esposto a Palazzo Pitti a Firenze. Inoltre le Muse non sono raffigurate con i loro attributi e se non fosse per i loro nomi scritti sotto non sarebbero riconoscibili fra loro. L’unico personaggio noto è il dio Apollo, detto anche Musagete, al centro della composizione, unico ad avere dei calzari e ad indossare una lira sulle spalle. Vediamo i singoli ritratti delle nove muse.
Call’iope, musa della poesia epica
Cl’io, musa della storia
Erato, musa della lirica corale.
Melpomene, musa della tragedia.
Tersicore, musa della danza
Polimnia, musa della eloquenza e dell’arte mimica
Euterpe, dea della poesia melica e dei flautisti
Talia, musa della commedia
Urania, musa della astronomia e della geometria
Sebbene generalmente abbastanza vaghi e poco precisi, oltre ai dipinti sulle Muse, abbiamo anche dei vasi, dei bassorilievi o delle rappresentazioni grafiche anonime come quella sottostante, che è purtroppo divisa in due parti.
Cl’io, musa della storia, raffigurata con una pergamena nella mano sinistra, uno dei suoi attributi principali insieme alla tromba, che purtroppo è assente in questa immagine.
Thalia, musa della commedia, raffigurata con il suo attributo principale: la maschera.
Erato, musa della lirica corale
Euterpe, musa dei flautisti, qui, appunto, raffigurata con un flauto nella mano destra e uno nella mano sinistra.
Polyhymnia, musa dell’arte mimica,
raffigurata senza alcun attributo, lascia la nostra impressione alla sua eloquenza.Call’iope, musa della poesia epica, raffigurata
con lo stilo.Tersicore, musa della danza, raffigurata con uno dei suoi attributi principali, la lira.
Urania, musa dell’astronomia, raffigurata con un globo e un compasso.
Melpomene, musa della tragedia, con il suo attributo: la maschera tragica
Il Parnaso è un affresco (670 cm alla base) di Raffaello Sanzio, pittore vissuto dal 1483 al 1520, databile al 1510-1511 e situato nella Stanza della Segnatura, una delle quattro Stanze Vaticane. (fonte wikipedia)
Il Dio Apollo, dio delle arti, chiamato anche Musagete, in quanto guidava le Muse. Viene raffigurato con una lira o viola da Brazo”.
Call’iope, musa della poesia epica, mentre dirige il coro insieme ad Erato. Viene raffigurata con una sorta di cetra.
Cl’io, musa della storia, raffigurata con la tuba della fama.
Polimnia, musa della canzone sacra, raffigurata con il libro.
Erato, musa della poesia d’amore, raffigurata con la maschera.
Omero, raffigurato con una corona dalloro, perché considerato dall’autore come una figura importante, e cieco
Dante, raffigurato di fianco ad Omero nella sezione dei grandi poeti con una corono dalloro.
Francesco Petrarca, altro grande poeta italiano che ascolta il canto dellOmero cieco.
Orazio, poeta romano, seduto in primo piano a destra.
La fonte di Castalia, presso Delfi, sacra alle Muse
Molti degli altri personaggi raffigurati mettono in disaccordo gli esperti o non sono riconosciuti.
Inoltre nel cielo sono visibili alcuni ritocchi col compito di tappare alcuni guasti.In questa icona vi sono molti caratteri interpretativi, dettati dagli scritti di Fulgenzio, autore cristiano secondo il quale le dee alludono alla divisione della conoscenza umana in nove partie, ai quali attiene la maggior parte dell’iconografia tradizionale dell Muse.
Talia, ad esempio, rappresenta la facoltà di seminare e, quindi, quella di raccogliere ciò che si è imparato. Inoltre Euterpe raffigura la gioia, stato d’animo indispensabile nell’apprendimento. Invece la cetra a sette corde in mano a Call’iope evoca armonie celesti, a cui tende la creazione poetica. Esso è nelle mani della musa più nobile in quanto secondo Fulgenzio aveva il compito di offrire i migliori frutti della conoscenza ad Apollo.
Erato è raffigurata con una maschera, la quale allude alla facoltà umana di creare ispirandosi a ciò che si è appreso. Cl’io è rappresentata con uno dei suoi attributi: la tuba, che rappresenta il desiderio di apprendere. Al contrario Melpomene viene considerata la costante meditazione e Polimnia ha il compito tramite il libro di conservare nella memoria quanto appreso.
Infine Tersicore ha il compito di giudicare il componimento artistico e si può dedurre che indica qualcosa proprio di questo genere; mentre Urania è ritratta nell’atto di scegliere uno dei poeti che stanno salendo sul monte. Difatti ella è la Musa destinata a selezionare il meglio di quanto viene prodotto dall’animo umano e questo giustifica appieno la presenza dei più grandi poeti di sempre, tra cui Omero, Virgilio, Dante, Tetrarca e Boccaccia, sul colle.
Urania, musa dell’astronomia, ritratta di spalle
Tersicore, musa della danza, rappresentata mentre indica qualcuno
Talia, musa della commedia, raffigurata che guarda verso l alto
Melpomene musa della tragedia, qui rappresentata pensierosa ed abbracciata a Talia
Euterpe, musa della musica, raffigurata con una maschera.
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Le Muse di Mattia Becheroni – 1° liceo scientifico A – Istituto S. Ambrogio Milano, supervisione del professor Luca Manzoni