Titiro e Melibeo
27 Gennaio 2019Zaira Gangi
27 Gennaio 2019Analisi del Testo poetico “Le stirpi canore” di Gabriele D’Annunzio del prof. Carlo Zacco
I miei carmi son prole delle foreste, altri dell’onde, altri delle arene, altri del Sole, altri del vento Argeste. Le mie parole sono profonde come le radici terrene, altre serene come i firmamenti, fervide come le vene degli adolescenti, ispide come i dumi, confuse come i fumi confusi, nette come i cristalli del monte, tremule come le fronde del pioppo, tumide come la narici dei cavalli a galoppo, labili come i profumi diffusi, vergini come i calici appena schiusi, notturne come le rugiade dei cieli, funebri come gli asfodèli dell’Ade, pieghevoli come i salici dello stagno, tenui come i teli che fra due steli tesse il ragno. |
Il titolo. Significa letteralmente «le radici del canto»: il poeta vuole indicare da dove ha origine la sua poesia. Dichiarazione di poetica. E’ una dichiarazione di poetica espressa in immagini: – D’Annunzio afferma che i suoi carmi nascono dalle foreste, dalle spiagge, dal mare, dal sole, dal vento; – ed esprimono un’infinità di aspetti del mondo; Il potere della parola. La poesia, nella sua ricchezza inesauribile di forme, colori, sonorità, riproduce la corrispondente ricchezza del reale; – questa lunga enumerazione di oggetti diversi dà l’idea di un elenco che potrebbe continuare potenzialmente all’infinito: non c’è nulla che non possa essere espresso dalla parola del poeta; – il potere della parola è infinito: il poeta è in grado di cogliere la profonda essenza delle cose, e di esprimerla con le proprie parole; – le parole sono così cariche di forza vitale e di energia da potersi sostituire alla realtà stessa: > creare un mondo, non semplicemente riprodurlo. Potere demiurgico. Dietro la dichiarazione di poetica si nasconde dunque una dichiarazione ideologica: – esaltando la virtù creativa della parola, d’Annunzio implicitamente il proprio potere demiurgico, cioè potere di creare il reale; – il poeta Vate possiede questo privilegio (della parola poetica), che lo innalza al di sopra degli uomini; – la parola è per lui un formidabile strumento di potere, che gli consente di esercitare il proprio dominio sugli uomini. Lessico e musicalità. A parte il latinismo dumi (cespugli), il lessico è semplice e quotidiano; – il verso breve conferisce alla poesia un andamento rapido, fluido, e molto cantabile, anche per il gran numero di assonanze e rime, e anche allitterazioni e anafore; – i versi brevi, in realtà, potrebbero essere ricomposti in versi più lunghi, venendo a formare endecasillabi o decasillabi;
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