L’inserimento dell’anziano nella famiglia d’oggi
27 Gennaio 2019Luisa Zaccarelli
27 Gennaio 2019Attività didattica sulla poesia “Agguato” di Federico Garcia Lorca, della maestra Maria Paola Viale
La vita di Garçia Lorca ed il contesto sociale
Nel contesto socio-culturale, il poeta Garçia Lorca è da collocare nel periodo delle grandi mutazioni socio-politiche europee del 1900. Viene riconosciuto dalla letteratura spagnola ed internazionale come il poeta spagnolo per eccellenza. Nasce il 5 giugno 1898 a Fuente Vaqueros, non lontano da Granada, da una famiglia di proprietari terrieri. I documenti bibliografici lo descrivono come un bambino allegro, ma timido e pauroso, dotato di una straordinaria memoria e di una passione evidente per la musica e per le rappresentazioni teatrali.
Dopo la laurea la sua vita si occupa di produrre innumerevoli e svariate attività, conferenze e amicizie: i nomi sono sempre di alto livello e vanno da Pablo Neruda a Ignacio Sánchez Mejías. Si dedica, in particolar modo, ai viaggi diretti da Cuba agli Stati Uniti, dove ha modo di conoscere ed approfondire i contrasti e i paradossi tipici di ogni società evoluta. Attraverso queste esperienze si forma in modo più preciso l’impegno sociale del poeta, per esempio con la creazione di gruppi teatrali autonomi la cui attività è finalizzata allo sviluppo culturale della Spagna.
Purtroppo, il 17 luglio 1936 scoppia l’insurrezione militare contro il governo della Repubblica iniziando la guerra civile spagnola. Di conseguenza, il 19 agosto Federico García Lorca viene rapito e portato a Viznar, dove, a pochi passi da una fontana conosciuta come la Fontana delle Lacrime, viene, brutalmente, assassinato senza alcun processo. Sulla sua morte Pablo Neruda scrive così: “L’assassinio di Federico fu per me l’avvenimento più doloroso di un lungo combattimento.”
Delle sue opere quella più universalmente conosciuta é il “Lamento por la muerte de Ignacio Sánchez Mejías”, la cui struggente partecipazione interiore ne fa un’opera davvero di tutti. La morte e la sua negazione hanno fatto invece diventare “A las cinco de la tarde” un termine comune a tutte le latitudini e dovunque indicante la freddezza cieca del destino.
Le liriche
L’insegnante, attraverso la lettura delle poesie di Lorca, indirizzerà i propri alunni verso delle attività specifiche con carattere musicale per l’avviamento al ritmo dato dalla sillabazione dei versi delle due poesie. In effetti, l’utilizzo della lettura poetica e corale come ambiente per l’apprendimento musicale nasce dalla profonda convinzione che le stesse liriche permettono agli alunni di intervenire direttamente sul materiale poetico ricco di immagini , di sentimenti e di suggestioni. Quindi, il testo poetico risulta essere una vera e composizione musicale consentendo uno sviluppo non solo per sviluppo delle competenze espressive, musicali fondamentali ma anche per la crescita armonica ed autentica della persona Sarà importante, perciò, organizzare un progetto didattico chiamato così: Dalle parole in versi alla musica” permettendo ai bambini di poter lavorare attraverso l’idea di uno sfondo integratore”. Dalla raccolta Agguato” possono essere estratte queste poesie in modo da avere la possibilità di creare un prodotto nuovo e originale.
La forma d’arte della letteratura di Lorca si unisce in simbiosi” con l’opera pittorica di Pablo Ricasso : Guernica. Infatti, nel 1937, il governo repubblicano di Spagna commissiona all’artista un’opera per l’esposizione internazionale delle arti, e Picasso dipinge Guernica che rappresenta il bombardamento della città subito dall’ aviazione tedesca. L’opera è caratterizzata da un impianto monocromatico con campiture piatte e contrastate. Alcuni particolari derivano dalle foto della città distrutta apparse sui giornali. Il dipinto rappresenta con efficacia la brutalità dell’ evento e al tempo stesso si allontana da qualsiasi realismo.
Testo della poesia “Agguato” di F.Garcia Lorca
Sorpresa
Muerto se quedó en la calle Con un puñal en el pecho. No lo conocía nadie. Cómo temblada el farol! Madre. Cómo temblada el farolito de la calle! Era madrugada. Nadie pudo asomarse a sus ojos abierto al duro aire. Que muerto se quedó en la calle que con un puñal en el pecho y que no lo conocía nadie. |
Agguato
Morto restò nélla strada / Con un pugnale nél petto. // Nessuno lo conosceva. // Come trèmava il lampione Dèlla strada! // E’ra l’alba. // Nessuno potè piegarsi sui suoi occhi / aperti / néll’aria nuda. // Morto / rèstò nélla strada Con un pugnale nél petto // E nessuno / lo conosceva. |
P. Picasso – Guernica
ATTIVITA’ DIDATTICA
Parte introduttiva: Utilizzando lo strumentario Orff, un gruppo di alunni introduce, con un ritmo ostinato, le cadenze ritmiche delle due poesie. Il tempo, scandito con uno certo stile ritmico, preannuncia il contenuto della poesia stessa. Inizialmente, imitando il leitmotiv delle opere liriche, possiamo realizzare un semplice ritmo che richiama una certa situazione o un certo contenuto o un certo stato d’animo come questo:
A questo punto sarà importante la disposizione di ciascun membro dell’orchestra in modo che l’amplificazione dei suoni prodotti vengano emessi in un ordine ben dettagliato e specifico.
Schema disposizione alunni e strumenti
Il testo poetico che può essere tutto scandito secondo un ritmo 6/8 con inizio quasi sempre in levare ed una pulsazione regolare, è stato così modificato. (In neretto i suoni su cui cadono gli accenti metrici)
Sorpresa
Muerto se quedó en la calle Con un puñal en el pecho. No lo conocía nadie. Cómo temblada el farol! Madre. Cómo temblada el farolito de la calle! Era madrugada. Nadie pudo asomarse a sus ojos abierto al duro aire. Que muerto se quedó en la calle que con un puñal en el pecho y que no lo conocía nadie.
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Agguato
Morto restò nélla strada / Con un pugnale nél petto. // Nessuno lo conosceva. // Come trèmava il lampione Dèlla strada! // E’ra lalba. // Nessuno potè piegarsi sui suoi occhi / aperti / néll’aria nuda. // Morto / rèstò nélla strada
Con un pugnale nél petto // E nessuno / lo conosceva. |
Descrizione interventi
Posizionamento: Con il sipario chiuso del teatrino posto nella palestra scolastica, si posizionano per terra i suonatori dei bonghi, del gong e di una coppia di legnetti, nei punti e con le modalità indicate nello *schema posizioni* della disposizione degli alunni e degli strumenti nello spazio.
Introduzione: si apre il sipario ed i 4 alunni suonano l’introduzione
1° intervento: dalla II entrata, altri tre alunni, con in mano gli strumenti (legnetti e maracas), entrano insieme con un passo sincronizzato che li porterà nella I posizione (M1 nello *schema posizioni*), qui , tutti insieme, scandiranno con tranquillità il verso Muerto se quedò en la calle” seguendo il *ritmo composto* delle parole che poco prima era stato annunciato dall’introduzione strumentale.
Finita la scansione verbale, un alunno con i legnetti, pensando in silenzio la parte scritta tra parentesi nel *testo modificato*, suonerà due volte, in corrispondenza dell’accento metrico della frase appena scandita.
Terminata la frase, l’alunno che ha suonato resterà fermo ed in silenzio mentre gli altri due, dopo una brevissima pausa (che entrambe determineranno pensando ritmicamente la parola indecisi”) scandiranno il secondo verso: andava una donzella“muovendosi verso la posizione 2.
La posizione dovrà essere raggiunte in corrispondenza dell’ultima sillaba tonica del verso.
Arrivati in posizione 2, l’alunno con i legnetti, li suonerà due volte sempre pensando all’accento metrico della frase appena scandita.
Al termine, anche lui resterà fermo e il terzo alunno, con le maracas, andrà da solo verso la posizione 3 che raggiungerà sull’ultima sillaba accentata del verso con un pu?al en el pecho“. Dopo di ciò verranno scosse le maracas per un tempo corrispondente simile ai tre versi appena pronunciati e facendo in modo che il suono prodotto diminuisca progressivamente sia per effetto della dinamica che per quello della velocità
Intermezzo strumentale: inizierà al termine del suono delle maracas. Sarà suonato dagli alunni entrati all’inizio.
II intervento
Dalla I entrata accedono altri 3 alunni, ognuno con in mano un triangolo.
Essi si comportano in modo analogo ai 3 che hanno realizzato il I intervento:
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entrano insieme, arrivano in posizione M1 e scandiscono il primo verso della strofa n.2: Era madrugada. Nadie“, di seguito suona due volte l’alunno con il triangolo piccolo che resterà fermo
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terminata la risonanza dello strumento, gli altri due scandiscono il II verso pudo asommarse a sos ojos giorno” avanzando in posizione M2, qui suona l’alunno con il triangolo medio che resterà fermo
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aspettando sempre la fine del suono, segue il terzo alunno che va verso la posizione M3 che raggiungerà alla fine della scansione del verso abierto al duro aire “, concludendo con il triangolo grande.
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Senza aspettare il termine della risonanza, ma seguendo il ritmo dato dagli ultimi due battiti, tutti gli alunni finora in scena scandiranno l’ultimo verso della II strofa: y que no lo conocía nadie pura” accompagnati dai triangoli e dai legnetti.
Conclusione
Si basa sulla ripetizione del verso ritornello
Femmine con voce di testa un po urlata: muerto se quedó en la calle“
Maschi, con voce di petto mezzoforte: muerto se quedó en la calle”
L’alunno con il gong suona un colpo, immediatamente si alzano in piedi i due che suonavano i borghi. Al termine della risonanza del gong tutti scandiscono muerto se quedó en la calle” mezzo piano e senza l’utilizzo della propria voce.
Tutti abbassano la testa e si chiude il sipario con un caloroso applauso da parte del pubblico.