Formare i nativi digitali
9 Marzo 2023Pinacoteca Vaticana
11 Marzo 2023L’impegno intellettuale sul Medioevo di ANNAROSA MATTEI STRINATI ed elucidato in: “L’enigma d’amore nell’Occidente medievale” (Ed. LA LEPRE, Roma, 2018) a mio giudizio è un OTTIMO passo in avanti, rispetto al FUTURO che ci attende e da cui siamo CHIAMATI.
L’Amore sta alla base di tutto, perfino del moto del Sole e delle altre stelle, recitava Dante!, ma dobbiamo soppesarne il senso, la qualità, la direzione verso cui, in una data cultura, questo spinge.
Esistono dei presupposti conoscitivo-coscienziali che stanno alla base dell’EVOLUZIONE “mentale” della nostra CULTURA, mentre l’impegno di Annarosa Mattei Strinati spinge con notevole forza e chiarezza nella direzione giusta, secondo me.
Le INTENZIONI da cui è mossa la casa editrice “LA LEPRE EDIZIONI”, cioè di dare una mano al “FUTURO CHE CI CHIAMA” in funzione DIALETTICO-INTEGRATIVA rispetto al “PASSATO CHE CI SPINGE”, sono state dunque qui, nel lavoro di Annarosa Mattei Strinati, felicemente soddisfatte poiché emerge un Medioevo più autentico e completo di cui la gente ha contezza.
Ma volendo aggiungere anche la mia, l’ultimo passo da compiere in questa direzione sarebbe la riscoperta e poi il possibile padroneggiamento, delle ultime e più grandi Scienze medievali che andavano dall’ASTROLOGIA del settimo cielo di Saturno, alla TEOLOGIA LITURGICA del decimo ed ultimo cielo, l’Empireo!, passando prima per la Scienza PITAGORICO-CRISTIANA del nono Cielo cristallino, acqueo e di Maria che giustifica tutto il MOVIMENTO del COSMO.
E’ infatti in questa Scienza del nono Cielo cristallino che viene ad inserirsi anche l’impegno su “”L’enigma d’amore nell’Occidente medievale” di Annarosa Mattei Strinati.
Nel MEDIOEVO le scienze sotto cui tutto il COSMO poteva essere racchiuso, o sussunto, erano in tutto DIECI ed andavano dalla GRAMMATICA alla TEOLOGIA LITURGICA.
Ebbene l’Autrice dimostra di avere avuto molta lucidità e finezza nell’indagine, ovviamente anche perché guidata dalla sua soggettiva ed evoluta sensibilità personale.
Tuttavia Essa, dalla mia ottica, non riesce ancora a coglie ( ma la colpa è della cultura in cui tutti viviamo e da cui dobbiamo liberarci…!!!), che per poter studiare e riferire del MEDIOEVO, come anche della PAGANITA’ CLASSICA, occorrere prima, o anche, impegnarsi a conoscere le loro Scienze Superiori poiché è di queste che allora viveva quell’ Umanità. La parte più significativa del lavoro di ANNAROSA è l’aver CAPITO e SOTTOLINEATO l’assoluta importanza che aveva la LIBERTA’ SOGGETTIVA in quel Medioevo che andava da ELEONARA D’AQUITANIA, a FEDERICO II di Svevia, ai Trobadori, ai Clerici Vagantes, a re Alfonso X el Sabio, a Raimondo Lullo, agli Stilnovisti e a DANTE, con anche un riferimento, che mi ha sorpreso e commosso…!!!, al precedente periodo, MOZARABICO e dunque alla LITURGIA MAZARABICA che fu il primo impegno editoriale, nel 1961, di Padre GIOVANNI MARIA VANNUCCI e di cui conservo ancora qui gelosamente il minuscolo testo comprato, in quel periodo, da me.
Ebbene, se partiamo dalla giusta e felice convinzione che il periodo medievale preso in esame fu un periodo di grande SUCCESSO della LIBERTA’ SOGGETTIVA (chiamiamola ‘Soggettiva’ e non ‘Personale’ in omaggio alla FENOMENOLOGIA TRASCENDENTALE e GENETICA del’IO SONO di Edmund Husserl e di Raymond Abellio), con ripercussioni in tutta Europa come sostiene l’Autrice, e che tale successo, ma questo lo aggiungo IO, non fu semplicemente, naturalmente, successo culturale, o epidermico-tradizionale, quanto piuttosto successo legato alle assolute ed inderogabili ESIGENZE delle Scienze di allora, allora in vigore!, e seguite con entusiasmo per via di un CONGRUO RITORNO ONTOGENETICO e FILOGENETICO, allora si capirà quanto, alla CHIESA CATTOLICA e all’INQUISIZIONE Medivale, queste stesse ultime quattro Scienze superiori le risultassero ANTIPATICHE, cioè da dovere REPRIMERE.
Siamo soprattutto di fronte all’affermazione delle ultime QUATTRO Scienze medievali gerarchicamente costituite che, per poter essere praticate, esigevano un’assoluta LIBERTA’. In nuce…??? Tutto Qui…!!! Dante direbbe: FU PER INVIDIA della SOGGETTIVITA’ che esse venivano OSTEGGIATE, poiché ciò che è assolutamente soggettivo sfuggiva al CONTROLLO e al POTERE della CHIESA CATTOLICA non potendo essa più autorevolmente insegnare, cioè con la dovuta pesantezza ed ubbidienza dei fedeli.
L’ERESIA risulta qui esistenzialmente una SCUSA logico-giuridica per potere arrivare a condannare la LIBERTA’ di ricerca. E siamo di fronte ad una ERESIA come SCUSA per reprimere la libertà soggettiva che però non è stata ancora sufficientemente evidenziata dagli studiosi.
L’impegno di Annarosa sembra però presupporla: grazie…!!! Per concludere la Crociata contro gli ALBIGESI, i CATARI, o la repressione dei PAULICIANI qui da noi, anche a Firenze come a Milano ecc. (da ricordare San Pietro da Verona, martire), fu una crociata, una repressione, per abolire, per REPRIMERE, la LIBERTA’ DI RICERCA SOGGETTIVA, e perciò l’ERESIA invocata fu un pretesto logico-dialettico, teologico-razionalista, per poter condannare, con sentenza giudiziale, un MODO di VIVERE il MONDO tutto ancorato ad una PIACEVOLE ed INSINDACABILE iniziativa personale, cioè di creatività intellettuale e spirituale.
“L’enigma d’amore nell’Occidente medievale”…??? Sì…!!! E’ un ENIGMA fin tanto che non si scopre che questo amore è legato al padroneggiamento di una Scienza sessualmente fondata: quella del non Cielo cristallino, acqueo e di Maria, come insegnano, per esempio, anche le “Cantigas de Santa Maria” di re Alfonso X el sabio.
L’Amore è qui per Scienza, quella medievale in materia, ovviamente. L’attività SESSUALE spinge al POSSESSO materiale, psichico e spirituale dell’oggetto amato, come è stato più volte evidenziato nella discussione sul volume di Annarosa. Però questo possesso già gli occitani, come gli stilnovisti, già sanno che, al nostro grado di EVOLUZIONE, esso non dà quello che promette. Da tale coscienza NON LA FUGA dal problema come indicano i Decretali della CHIESA, la castità secondo il Catechismo della Chiesa, ma il permanere duraturo e continuativo di una TENSIONE-INTENZIONE che nel nono Cielo cristallino si sa che produrrà anche una lenta, ma progressiva, modificazione della carne.
Scrive Raymond Abellio: “dit l’Apôtre (san Paolo) “toute chair n’est pas la même chair”: la chair aussi se qualifie et s’allège” (Raymond Abellio, “La structure absolue”, Essai de phénoménologie génétique, éd. Gallimard, coll. Bibliothèque des Idées, Paris, 1965. p. 111). Ed ancora: “si la chair s’est produite à cause de l’esprit, c’est un miracle, dit Jésus dans l’Evangile de Thomas. Mais se l’esprit s’est produit à cause du corps, c’est un miracle de miracle” (Ivi, p. 154). Ed ancora: “La science du sex et du germe est assurément la science des sciences” (ivi, p. 459). Ed ancora: “Le corps est le contenant d’une science plus ‘haute’ que la science réflexive, mais plus ‘haute’ surtout que l’ancienne connaissance diffuse et profuse (la scienza oggettivista moderna), ivi p. 197.
Ed ancora: “La possession des corps est ce qui est rendu nécessaire par l’insuffisance des regards, ou de toute autre sens, sexe compris” (ivi p. 467). Dunque uno SGUARDO SUFFICIENTE come ricercava l’amore medievale ed occitano…??? Recita Dante: “qual è quell’angel che con tanto gioco / guarda ne li occhi la nostra regina (la beata vergine Maria), innamorato sì che par di foco? (sembra che l’angelo Gabriele per Dante mettesse in cinta Maria – Incarnazione – attraverso la potenza del suo sguardo) … è quelli che portò la palma / giuso a Maria, quando ‘l Figliul di Dio / carcar si volse de la nostra salma” (Par., XXXII, 103 – 114).
Ovviamente il PIACERE goduto a cauasa di un tale SGUARDO è completo perché perfettamente TOTALIZZANTE e COMUNIONALE è perciò assolutamente superiore al piacere semplicemente sessuale ma di cui ugualmente si nutriva in continuazione l’amore medievale pur cercando sempre di ritrovarlo più potente e totalizzante solo nello sguardo. Recita Dante a proposito del POTERE dello SGURDO di BEATRICE: “Alcun tempo (io, Beatrice) il sostenni (Dante) col mio volto: / mostrando li occhi giovanetti a lui, / meco il menava in dritta parte volto” (Pur., XXX, 121 – 123).
Dunque in Paradiso attraverso gli occhi “GIOVANETTI” di Beatrice. E’ evidente che se nella CASTITA’ portata avanti dalla nostra CULTURA CRISTIANA non esistesse questa via di fuga superiore verso un piacere ancor più forte, promettente e totalizzante prodotto dallo sguardo, saremo allora di fronte ad una PERVERSIONE, ad una forma di SADO-MASOCHISMO di fatto assai congeniale ad incrementare l’OMOSESSUALITA’ acquisita, non quella naturale. Per questo, come giustamente sostiene Annarosa Mattei Strinati , in relazione all’Occitania di Eleonora d’Aquitania, di un tale “pensiero amoroso lontano” se ne ricercava insistentemente l’esperienza anche attraverso pubbliche esibizioni. Anche perché loro erano così intimamente evoluti in furbizia spirituale da poterselo permettere.
Una esibizione non autentica, perché realizzata sotto la spinta dell’esibizione pubblica, sarebbe stata dunque subito scartata. Era evidentemente un altro mondo. Il sesso in Occitania e nel Medioevo era volto ad una SOVRA-COSIFICAZIONE della COSA AMOROSA che pare inducesse poi ad un SONNO PROFONDO, o “soave”, in grado di incidere sulla CARNE. Scrive Dante: “pensando di lei , mi sopragiunse un soave sonno, ne lo quale m’apparve una meravigliosa visione” (Vita Nuova, III, 2 – 3). Anche Jaufre Rudel in conseguenza del suo “AMORS DE TERRA LONHDANA, PER VOS TOTZ LO CORS MI DOL” parla poi della “dolcezza ineffabile di cui si gode soltanto nel sonno” e tutta dipendente dalla sapente gestione della Scienza del sesso. Ma il PROBLEMA, rispetto all’EVOLUZIONE mentale, o spirituale, del nostro FUTURO prossimo, o lontano e di cui intelligentemente si preoccupa l’editore ALESSANDRO ORLANDI, sarebbe ancor oggi costituito dal riuscire ad accertare, a convincersi, che questa REPRESSIONE della Libertà Soggettiva che ha portato alla caduta del Medioevo, della ricerca delle Scienze superiori, fu già VINCENTE con il Primo Umanesimo e con FRANCESCO PETRARCA.
L’Umanesimo appare dunque come il SUCCESSO di una INIBIZIONE, di una REPRESSIONE al riguardo dell’esaltazione mentale che facevano assumere all’Umanità le QUATTRO Scienze Medievali Superiori: INIBIZIONE che ancor oggi però ci influenza, ci portiamo dietro. Banale ricordarlo…??? Dunque con l’Umanesimo e con Francesco Petrarca, non solo REPRESSIONE della Scienza Pitagorico-cristiana del Cielo cristallino, acqueo e di Maria, Scienza di cui è un esempio fascinante la “VITA NUOVA” di Dante, ma anche repressione della Scienza INTUITIVAMENTE fondata dell’ultimo Cielo, quello più alto della TEOLOGIA LITURGICA.
Infatti dal primo Umanesimo in poi la TEOLOGIA LITURGICA che occupava il più alto dei cieli, cioè la ricerca della Divinità attraverso un inno ed un canto alla stessa Divintà e che è una ricerca soprattutto INTUITIVA, fu di fatto sostituita dalla TEOLOGIA RAZIONALISTA (dogmatica e morale) che è invece una ricerca inerente la scienza dell’inferiore quarto Cielo del Sole fondata sulla Logica Dialettica e dunque sulla dialettica aristotelica.
Tale scienza, se ne esiste a monte l’intenzione, è in grado di controllare e reprimere la LIBERTA’ attraverso una logica STRINGENTE poiché facilmente ancorabile su PREMESSE SBAGLIATE. Ed è ciò che ha caratterizzato l’epoca moderna sotto il profilo della FEDE RELIGIOSA. Con la Scienza pitagorico-cristiana del nono Cielo cristallino, acqueo e di Maria tutto era invece incentrato sulla FEMMINILITA’ che ivi ontogeneticamente e filogeneticamente serviva a ‘confezionare’ l’apposita e LIBERTARIA medicina (per DANTE medicina “confezionata” da Maria, Lucia e Beatrice – Inf. II, 124; Vita Nuova, XXVIII, 1 cfr. – “a gloriare sotto la insegna di quella regina benedetta virgo Maria…” -; Vita Nuova, XXXV, 2; Convivio, II, II, 1). Il nostro problema…??? ebbene l’Umanità potrà riuscire in FUTURO, NON SOLO ad autenticamente DIVERTIRSI e a Vivere all’ompra delle Torri de la Novella Troia (Eneide, libro primo, 416 – 421), MA ANCHE a copiere “MARAVIGLIE” e perfino a fare i “MIRACOLI” (Convivio, tratt. II, cap. XV, 11 – 12).
Cosa si può volere di più…??? Infatti con il FUNESTO AVVENTO del primo Umanesimo, cioè con la vittoria delle Idee dell’Inquisizione Medievale e il conseguente reciso RIFIUTO della pratica delle Scienze medievali superiori perché improntate all’esaltazione della RICERCA SOGGETTIVA, come asserisce anche lo stesso Petrarca nella sua lettera a Giovanni Dondi dall’Orologio e ricorda significativamente Eugenio Garin in “Lo zodiaco della vita”, il mondo occidentale è entrato in una profonda CRISI SCIENTIFICA rispetto alla ricerca delle stesse superiori Scienze e di cui neppure CARTESIO intenderà occuparsi.
Il nostro vero PROBLEMA, quello che guarda il FUTURO dell’Umanità, al di là dell’assai utile ma insufficiente indagine storica, letteraria, filologica e semiotica, è sicuramente quello del RECUPERO della LIBERA pratica delle SCIENZE MEDIEVALI superiori atte a promuovere anche un NUOVO PROFETISMO, come asserisce anche Raymond Abellio sulla scia di Edmund Husserl.
Tali Scienze vanno appunto, e come ho già ricordato, dall’Astrologia alla Teologia liturgica: e Dante ce l’ha messe detro tutte in abbondanza. Infatti DANTE, quale PROFETA…!!!, già aveva messo in conto questa nostra CRISI moderna e difficoltà di vita e per tal motivo ha organizzato la sua OPERA in maniera tale che un attento e idoneo STUDIOSO potesse in seguito recuperare i contenuti di tutte queste QUATTRO Scienze medievali superiori. Bisognerà solo dare spazio a chi ha voluto e potuto, o vorrà e potrà, assai faticosamente, cimentarsi su questa traiettoria.
Un granello dopo l’altro recupereremo TUTTO, dunque a cominciare da quell’Astrologia di Claudio Tolomeo che sta alla base anche della Teologia Liturgica, sia pagano classica che cristiana. Un FARO per l’indagine allo scopo di non prendere fischi per fiaschi e per poter andare ben più avanti, ma molto, molto di più…!!!, di quanto ha già fatto René Guénon…??? Io lo prendo dall’ottimo ed appassionato GIANFRANCO CONTINI che, pur nella sua insufficienza, già aveva capito che Dante e come Paganini, NON SI RIPETE MAI (sarebbe poco nobile e significherebbe darci dello zuccome), però fornisce sempre PROVE DI SENSO sufficienti a stabilire, SE QUELLO CHE ABBIAMO SCOPERTO ED ASSERITO di Lui, del Medioevo di Dante, corrisponde inesorablmente al VERO.
Grazie per l’ospitalità e l’attenzione. Su internet vedi: “SU DANTE e DINTORNI” in omaggio a quella CULTURA che vuole essere autentica. Intervista TV di Umberto Cecchi a Giovangualberto Ceri su Canale 10, ESPOSTA IN TRE PARTI che andranno ricercate (YOUTUBE su Google. Sono TRE PARTI staccate. Copia e incolla LINKEM su Internet): http://www.youtube.com/watch?v=wV4vEG15yjA