LESSICO CONDIVISO E CORRISPONDENZE FONOLOGICHE
26 Marzo 2016PARENTELA LINGUISTICA IN SENSO VERTICALE: latino a italiano
26 Marzo 2016LESSICO CONDIVISO E CORRISPONDENZE MORFOLOGICHE
francese
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italiano
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francese
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italiano
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champ
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campo
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mer
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mare
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chasse
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caccia
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sel
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sale
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gras
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grasso
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chien
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cane
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vache
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vacca
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nez
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naso
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char
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carro
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cher
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caro
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Ad una [‘a] tonica dell’italiano corrisponde in francese -> a una [‘a] se nel corrispettivo italiano è in sillaba chiusa
-> a una [‘e] / [‘ε] se nel corrispettivo italiano è in sillaba aperta
Ma perché l’esito del francese dovrebbe dipendere dall’italiano? -> ipotesi: in una sua fase lontana, la lingua francese deve aver conosciuto una struttura sillabica simile a quella dell’italiano -> poi imbocca una deriva che lo fa allontanare dall’italiano: indebolimento della vocale finale e sua caduta
It. mercato – fr. marché [maR’?e]
Dove l’italiano ha [-t-], il francese non mostra alcun tipo di articolazione
Ipotesi verosimile: a monte dei segmenti -e francese e -ato italiano ci sia una medesima sequenza successivamente evolutasi in modo sistematicamente diverso nelle due lingue -> NB: i mutamenti sono sempre sistematici, mai casuali
-> in latino la sequenza era -atu, uguale a quella del participio passato
It. -ato -> fr. -e
It. -ito -> fr. -i
It. -uto -> fr. -u
Quindi basandoci sul lessico condiviso abbiamo rilevato tra italiano e francese corrispondenze fonologiche e morfologiche, e abbiamo visto che questa sono sistematiche, cioè si ripetono sempre nelle medesime condizioni -> sia in positivo (a fr. X corrisponde it. X)
-> sia in negativo (a fr. X corrisponde it. Y)
Lungo l’arco diacronico delle lingue i morfemi (soprattutto quelli flessivi) sono fra gli elementi più stabili
-> perché -> non rinviano a realtà extralinguistiche ma servono anzitutto ad esprimere relazioni, che sono tendenzialmente stabili sul lungo perdiodo
-> si sottraggono alle mode e tendenze e tendono alla conservatività, non c’è nessun motivo per cui cambiarli
-> da una lingua allì’altra non si trasmettono praticamente mai i morfemi flessivi perché l’identità di un morfema si stabilisce per contrasto con gli
altri morfemi, quindi un suo passaggio e cambiamento si configura come inutile, non pratico, ad entrare in crisi è l’identità stessa del morfema
-> il lessico invece è un soggetto facile al cambiamento perché lì’orientamento culturale dei parlanti cambia frequerntemente e velocemente
La stabilità dei morfemi flessivi fa sì che le concordanze morfologiche bastino a indiziare la comune origine di due o più lingue anche quando esse non presentino quasi più lessico in comune (es: così possiamo trovare una parentela tra italiano e russo)
-> il corrispondersi reciproco interessa tanto il lessico condiviso quando la morfologia
Le corrispondenze sincroniche tra italiano e francese sono conseguenza del differenziarsi diacronico fra latino e italiano da una parte e latino e francese dall’altra, ma non sono state raggiunte con un accordo preventivo -> le corrispondenze esistono perché partono da un’eredità comune dalla quale
- O conservano sistematicamente le caratteristiche
- O le modificano sistematicamente