L’opera è considerata uno dei capolavori della letteratura italiana del Novecento e ha ricevuto il premio Strega nel 1963.
Il romanzo racconta la storia della famiglia dell’autrice, i Levi, in un arco temporale che va dagli anni Venti agli anni Cinquanta del Novecento. La narrazione è incentrata sulla vita quotidiana della famiglia, con particolare attenzione ai dettagli linguistici, espressioni e modi di dire che caratterizzavano l’ambiente domestico.
Il “lessico famigliare” a cui si riferisce il titolo è costituito dalle frasi, battute, modi di dire e aneddoti che appartengono al linguaggio privato della famiglia Levi. Questi elementi lessicali diventano una sorta di filo conduttore che unisce i ricordi dell’infanzia e della giovinezza di Ginzburg. Le frasi tipiche, ripetute nei dialoghi, rappresentano l’identità della famiglia e rimangono indelebili nella memoria dell’autrice, anche quando gli eventi storici e personali segnano profondi cambiamenti nelle loro vite.
Uno dei temi principali del romanzo è il legame familiare e l’importanza delle radici, ma anche il modo in cui il contesto storico influenza e modifica le dinamiche familiari. La famiglia Levi era di origine ebrea, e il romanzo riflette anche l’impatto delle leggi razziali e della Seconda Guerra Mondiale sulla loro vita.
Lo stile di Ginzburg è caratterizzato da una semplicità apparente, ma estremamente raffinata. Utilizza un tono colloquiale e intimo, che rende il racconto accessibile e autentico, permettendo al lettore di entrare nel mondo della famiglia Levi come se ne facesse parte. L’uso del dialetto piemontese e di espressioni familiari conferisce un’ulteriore dimensione di realismo al racconto.
“Lessico famigliare” è stato apprezzato per la sua capacità di coniugare la dimensione privata e familiare con quella storica e collettiva. Ginzburg riesce a rappresentare, attraverso i piccoli dettagli della vita quotidiana, le grandi trasformazioni sociali e culturali dell’Italia del Novecento. Il romanzo è ancora oggi un punto di riferimento per la letteratura italiana, studiato e amato per la sua profondità e la sua delicatezza.