La questione della lingua e i generi letterari nel cinquecento
28 Dicembre 2019Secondo atto dell’Adelchi di Manzoni
28 Dicembre 2019L’età cortese, o epoca cortese, si riferisce a un periodo della storia culturale europea che si sviluppò tra il XII e il XIV secolo, caratterizzato dalla nascita della cultura cavalleresca e dei codici di comportamento cortesi.
Questo movimento culturale ebbe origine nelle corti feudali, soprattutto in Francia e nell’area germanica, ma si diffuse rapidamente in tutta Europa, influenzando profondamente la letteratura, la società e l’etica dell’epoca.
Contesto Storico e Sociale
L’età cortese è strettamente legata al sistema feudale che dominava l’Europa medievale. Le corti dei grandi signori feudali, che erano centri di potere militare, economico e culturale, diventarono il teatro in cui si svilupparono nuovi modelli di comportamento, ispirati da valori di onore, fedeltà e amore.
Uno degli aspetti più distintivi di questa epoca fu il sistema di valori associato alla cavalleria, un codice etico che regolava la vita dei nobili, in particolare dei cavalieri. Questi dovevano non solo dimostrarsi abili in battaglia, ma anche manifestare virtù come la lealtà al proprio signore, la protezione dei deboli, e un comportamento rispettoso verso le donne, concetti che rientrano nella cosiddetta “amor cortese”.
L’Amor Cortese
L’amor cortese (o fin’amor in lingua occitana) fu un concetto fondamentale nell’età cortese e rappresentava una visione idealizzata dell’amore, di solito tra un cavaliere e una dama nobile. Quest’amore era spesso descritto come platonico e irraggiungibile, simile a una venerazione che esaltava il carattere spirituale e morale della relazione.
Nella pratica letteraria, questo tipo di amore era spesso descritto in forma poetica nelle opere dei trovatori in Provenza, dei trouvères in Francia settentrionale e dei Minnesänger in Germania. I poeti cantavano dell’amore sofferto, dell’adorazione della dama e del dovere morale del cavaliere. Questo tema si trova anche in grandi poemi epici e romanzi cavallereschi come il Ciclo Arturiano.
La Letteratura Cortese
Durante questo periodo, la letteratura conobbe una straordinaria fioritura, influenzata dai nuovi ideali cortesi. Tra le opere più celebri che incarnano lo spirito cortese ci sono:
- Il Ciclo Arturiano, con opere come Lancelot o il cavaliere della carretta di Chrétien de Troyes, che sviluppano il tema dell’amore impossibile tra Lancillotto e Ginevra.
- La Chanson de Roland, un poema epico che esalta le virtù della lealtà e del coraggio cavalleresco.
- La lirica dei trovatori provenzali come Guglielmo IX d’Aquitania e Arnaut Daniel, che celebrano l’amore cortese.
- Il Roman de la Rose, un’opera allegorica che esplora i temi dell’amore e della cortesia in modo dettagliato.
I Codici Cavallereschi
L’età cortese segnò anche lo sviluppo dei codici cavallereschi, che imponevano ai cavalieri un comportamento rigoroso sia in guerra sia in tempo di pace. Tra le virtù cavalleresche vi erano:
- Onore: il cavaliere doveva essere fedele al suo signore e alla parola data.
- Prodezza: il cavaliere doveva eccellere nell’arte della guerra.
- Fedeltà: l’impegno verso la propria dama o verso l’ideale amoroso doveva essere assoluto.
- Generosità: il cavaliere doveva mostrare magnanimità e generosità verso i più deboli.
Influenza sull’Italia
Anche l’Italia, durante questo periodo, risentì dell’influenza della cultura cortese, soprattutto nelle corti di regioni come la Sicilia e la Toscana. La Scuola Siciliana, fiorita sotto la corte di Federico II di Svevia nel XIII secolo, contribuì a sviluppare una lirica d’amore che fu precursore della tradizione poetica italiana, influenzando direttamente poeti come Dante Alighieri e Guido Cavalcanti.
Dante stesso, nella sua opera più celebre, la Divina Commedia, è profondamente influenzato dall’ideale dell’amor cortese, come testimoniano le sue figure femminili, in particolare Beatrice, simbolo di amore spirituale.
Declino dell’Età Cortese
L’età cortese inizia a declinare verso la fine del XIV secolo, con la crisi del sistema feudale e l’emergere di nuove forme di potere statale e monarchico. Tuttavia, i valori della cavalleria e della cortesia continuarono a esercitare un fascino duraturo e influenzarono persino la cultura del Rinascimento.
In conclusione, l’età cortese rappresenta un momento cruciale della storia culturale europea, in cui le corti aristocratiche divennero centri di innovazione culturale e morale. Il concetto di cavalleria e amor cortese non solo ridefinì il comportamento della nobiltà, ma lasciò un’eredità duratura nella letteratura e nell’etica occidentale.
Riferimenti:
- Huizinga, Johan. Autunno del Medioevo. Torino: Einaudi, 1991.
- Duby, Georges. Il cavaliere, la donna, il prete. Milano: Feltrinelli, 1981.
- Kelly, Douglas. The Art of Medieval French Romance. Madison: University of Wisconsin Press, 1992.