Democrito, l’atomista che svelò il mondo invisibile
1 Novembre 2012Come ridare slancio e credibilità alla scuola pubblica? – di Giuseppe Iacon…
2 Novembre 2012In un’intervista sulla stampa risulta che Lei ha dichiarato relativamente al concorso per DS: «Aspettiamo di vedere cosa deciderà il Consiglio di Stato il 20 novembre. Rispetteremo la decisione dei magistrati. Poi decideremo il da farsi. E’ una situazione che si è creata per una serie di problemi ma che cercheremo di risolvere. I nuovi dirigenti scolastici sono fondamentali per rimettere in equilibrio il sistema. Un preside non dovrebbe ritrovarsi a dirigere due o tre scuole».
Vorrei permettermi di suggerirLe, oltre al doveroso rispetto della decisione dei magistrati, di condurre una accurata indagine interna per individuare i responsabili di questa situazione per fare in modo che siano messi in condizione di non produrre ulteriori danni.
Sommariamente, in ordine sparso, i danni finora subiti dalla società lombarda sono:
la gestione precaria delle scuole lombarde tra il momento della prima sentenza che evidenziava la illegittimità nella gestione del concorso (non la sola trasparenza, come ben precisato dal TAR) ed il momento della sentenza definitiva;
il messaggio “educativo” più volte inviato anche da alti livelli, mentre si investe in progetti legalità, che se l’applicazione della legge dà risultati che non piacciono allora occorre cambiare la legge;
un uso quantomeno scorretto dello strumento concorso, che non ha permesso l’individuazione dei migliori tra coloro che aspiravano a svolgere il ruolo di DS;
uno sciupio di denaro pubblico.
Inoltre, la situazione che si è creata ha ridotto la serenità di rapporto tra alcuni degli operatori della formazione, e i docenti che chiedevano il rispetto della legalità si sono sentiti diffamati, in quanto individuati come persone che attaccandosi al formalismo volevano ottenere qualcosa che non spettava loro.
Auspico che in qualità di nuovo direttore generale, cui auguro buon lavoro, sappia ripristinare la legalità e la serenità, senza caccia alle streghe, ma senza sconti, consapevole degli enormi danni subiti dalla scuola lombarda, dai ricorrenti e da coloro che correttamente hanno affrontato le prove concorsuali e pensavano di averle superate.
Auguro infine al direttore di essere in grado, senza decisioni affrettate, di sbrogliare una matassa giuridica che temo durerà del tempo anche dopo la sentenza del Consiglio di Stato.
Buon lavoro!
Carlo Soldano