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28 Dicembre 2019Positivismo e Precursori del Naturalismo nella Letteratura Italiana dell’Ottocento
L’Ottocento è stato un secolo di grandi trasformazioni culturali, scientifiche e sociali, che hanno influenzato profondamente la letteratura italiana. In questo contesto emergono il Positivismo e i precursori del Naturalismo, due correnti che cercano di rappresentare la realtà attraverso una lente oggettiva e scientifica, opponendosi agli ideali romantici del secolo precedente.
Il Positivismo: Contesto e Influenza
Il Positivismo fu una corrente filosofica e culturale che si affermò nella seconda metà dell’Ottocento, ispirandosi al progresso scientifico e tecnologico. Fondata sul pensiero di Auguste Comte, questa filosofia credeva nella capacità della scienza di spiegare e migliorare il mondo. Tra i principi fondamentali del Positivismo troviamo:
- Fiducia nel metodo scientifico: La letteratura, come la scienza, deve analizzare la realtà in modo oggettivo e razionale.
- Determinismo: Ogni fenomeno, compreso il comportamento umano, è governato da leggi naturali.
- Critica al Romanticismo: Gli ideali romantici dell’introspezione e della soggettività vengono sostituiti dall’osservazione empirica e dalla descrizione delle condizioni sociali.
Il Positivismo trovò terreno fertile nella letteratura italiana, contribuendo alla nascita di un nuovo realismo e influenzando scrittori come Giovanni Verga e Luigi Capuana, che si distaccarono dal Romanticismo per adottare un approccio più analitico.
Il Naturalismo: Il Modello Francese
Il Naturalismo, nato in Francia con scrittori come Émile Zola, rappresentò una delle principali applicazioni letterarie del Positivismo. Questa corrente mirava a:
- Rappresentare la realtà senza idealizzazioni: L’obiettivo era raccontare la vita com’è, con un’attenzione particolare alle classi popolari.
- Uso del metodo scientifico in letteratura: Lo scrittore è uno “scienziato sociale”, che osserva e analizza i comportamenti umani come farebbe un naturalista con le specie animali.
- Determinismo ambientale: Il comportamento dei personaggi è influenzato dall’ambiente e dall’eredità biologica.
Gli autori naturalisti si concentravano su temi come la povertà, l’alienazione, il lavoro industriale e le disuguaglianze sociali, riflettendo il clima di trasformazione e tensione della società post-rivoluzionaria.
Precursori del Naturalismo in Italia
In Italia, il Naturalismo trovò i suoi primi precursori in alcuni autori che anticiparono il movimento verista e che, pur senza aderire completamente al modello francese, adottarono una visione più realistica e sociale della letteratura.
- Giovanni Verga (1840–1922)
Considerato il principale esponente del Verismo, Verga anticipa molti temi del Naturalismo francese, ma con una sensibilità tipicamente italiana. Nei suoi racconti e romanzi, come I Malavoglia (1881) e Mastro-don Gesualdo (1889), emerge:- Una rappresentazione oggettiva della vita dei contadini e dei pescatori siciliani.
- L’idea di “fiumana del progresso”, ovvero il conflitto tra modernità e tradizione, che spesso travolge le vite dei più deboli.
- L’impersonalità dello stile, che elimina la voce dell’autore per dare spazio ai personaggi.
- Luigi Capuana (1839–1915)
Teorico del Verismo, Capuana fu influenzato dalle teorie positiviste e naturaliste. Nei suoi romanzi, come Il marchese di Roccaverdina (1901), analizza con precisione quasi scientifica la psicologia dei personaggi, enfatizzando il legame tra comportamento umano e contesto sociale. - Federico De Roberto (1861–1927)
Autore del capolavoro I Viceré (1894), De Roberto rappresenta la decadenza della nobiltà siciliana con uno stile impietoso e analitico, anticipando alcune tematiche del Naturalismo. - Grazia Deledda (1871–1936)
Sebbene non completamente naturalista, la Deledda riprese alcune caratteristiche del movimento, rappresentando con realismo la vita rurale della Sardegna e le lotte interiori dei suoi personaggi.
Temi Ricorrenti nella Letteratura Positivista e Naturalista
- Lotta per la sopravvivenza: Gli autori analizzano come l’ambiente naturale e sociale influenzi il destino dei personaggi, spesso destinati alla sconfitta.
- Critica sociale: Viene denunciata la condizione delle classi più povere, spesso schiacciate dal progresso economico e industriale.
- Fatalismo: Il destino dei personaggi è determinato da forze esterne, come l’ambiente o l’eredità familiare, lasciando poco spazio al libero arbitrio.
Differenze tra Naturalismo Francese e Verismo Italiano
- Focus tematico: Mentre il Naturalismo francese si concentra sulle città e sull’industria, il Verismo italiano predilige il mondo rurale e le tradizioni popolari.
- Approccio morale: Gli autori italiani tendono a mantenere una certa pietà verso i loro personaggi, a differenza della visione più fredda e impersonale di Zola.
- Linguaggio: Gli scrittori italiani utilizzano spesso il dialetto o un linguaggio influenzato dalle parlate locali per conferire maggiore autenticità.
L’Eredità del Positivismo e del Naturalismo
L’influenza del Positivismo e del Naturalismo si estese ben oltre l’Ottocento, lasciando un segno indelebile sulla letteratura europea e italiana. Essi prepararono il terreno per correnti successive come il Decadentismo, che però reagirono contro la loro visione troppo razionale e oggettiva, cercando nuovi modi di rappresentare l’interiorità umana.
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