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28 Dicembre 2019La Spagna: lezione di geografia
28 Dicembre 2019Citazioni dall’ultima parte del romanzo “Il ragazzo selvatico” di Paolo Cognetti:
RITORNO (ALLA BAITA) “Gli alberi dei duemila metri sono solo quattro, a cui mi sentivo devoto come a una schiera di santi protettori. Crescono al confine superiore del mondo arboreo, ultimi ad arrendersi al gelo, e anche a me sembrava di avere esplorato un limite – il mio – essere andato a vedere con quanto poco potevo vivere, quanto solo riuscivo a stare. Giravo per il bosco con il naso all’insù a osservarne le cime, il gioco del sole tra i rami. Pensavo che avrei voluto abbracciarli uno per uno .“ pag. 133
PAROLE “Remigio leggeva di tutto, ma più di tutto i libri difficili. Quell’anno Sartre, Camus e Saramago. Era stupefacente camminare su un sentiero e sentirlo fare questi nomi, ricostruire le nostre storie opposte di lettori: io, liceale di città, avevo finito per rifiutare gli scrittori intellettuali e innamorarmi della narrativa americana, quella della frontiera e della strada; lui invece aveva la terza media, era cresciuto in un villaggio di montagna e a quarantacinque anni stava scoprendo i classici. Mi raccontò della sua infanzia solitaria, da figlio unico timido e senza amici. A quattordici anni aveva cominciato a fare il muratore con suo padre. Preferiva il lavoro alla scuola, ma aveva un carattere riflessivo e a un certo punto si era accorto di un grave limite: le parole che conosceva non gli bastavano per dire come stava.
Audio Lezioni sulla Letteratura del novecento del prof. Gaudio
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