
Differenza tra accountability e bilancio sociale
18 Marzo 2025La scuola è un sistema e, come tale, ha una struttura con parti interdipendenti, che operano unitariamente. La responsabilità politica appartiene al Consiglio di Istituto che, oltre a definirne i traguardi nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa, delibera i “Criteri generali della programmazione educativa”.
Il diretto interlocutore del Consiglio è il Collegio dei docenti. La “Programmazione dell’azione educativa” è il suo mandato: riguarda l’identificazione e il perseguimento delle capacità sottese alle finalità del sistema educativo. A tal fine ipotizza percorsi, li operazionalizza e ne verifica l’efficacia.
L’applicazione dei “Criteri generali della programmazione educativa” implica la costituzione di commissioni perché la dimensione del compito affidato al Collegio dei docenti è enorme. La sua complessità impone di scomporre e distribuire il lavoro in modo strutturato.
Commissione interdisciplinare e di programmazione
- Composizione: coordinatori dei dipartimenti disciplinari
- Compiti:
- Identificare le capacità sottese alle competenze generali indicate nel PTOF;
- Indicare gli stati dei processi che caratterizzano la manifestazione delle capacità;
- Associare a ogni capacità e per ogni materia le competenze specifiche:
- Definire la progressione delle capacità nel tempo, articolandola anno per anno.
Commissione valutazione efficacia attività didattica
- Composizione: un membro di ogni dipartimento disciplinare
- Compiti:
- Predisporre prove per “Valutare l’efficacia dell’azione didattica in rapporto agli obiettivi programmati”;
- Analizzare gli esiti delle prove ed elaborare “Opportune misure per il miglioramento dell’attività scolastica”.
I lavori delle commissioni sono soggetti all’approvazione del Collegio.
Eppure, queste disposizioni di legge, in ordinamento da mezzo secolo, sono rimaste lettera morta. All’origine della disfunzione c’è una concezione della scuola che riproduce il modello organizzativo universitario, in cui le discipline operano in modo autonomo e frammentato. La parcellizzazione degli insegnamenti ha soffocato ogni prospettiva sistemica, banalizzando il significato della programmazione educativa. Di fatto, la scuola continua a funzionare senza un reale coordinamento, indifferente dell’evoluzione scientifica e normativa.