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28 Dicembre 2019Cerco lavoro di Mauro Sottili
28 Dicembre 2019
“L’inviato” di Stefano Benni è una ballata che riflette in modo satirico e provocatorio sul ruolo del giornalista inviato, che si sposta nei paesi lontani per raccontare storie di ingiustizie e di guerre.
Il giornalista, che descrive in pochi versi la sua esistenza, racconta di aver viaggiato molto. Eppure, nonostante le sue esperienze, il narratore si rende conto di essere sempre stato un “ricco tra i poveri”, incapace di comprendere appieno la sofferenza e la disperazione delle persone che incontra.
Il ritorno “abbronzato” del narratore, la sua sincerità mista a una certa dose di menzogna e l’incapacità di essere veramente coraggioso e integro, sono elementi che mettono in discussione l’onestà e l’efficacia del suo lavoro giornalistico.
La transizione finale del narratore da un “giornalismo da campo” a una posizione di potere come direttore di un prestigioso giornale, suggerisce una critica al sistema mediatico e al modo in cui le persone possono essere corrotte dall’arrivismo e dalla vanità.
La collezione di cappelli esotici, liquori forti e foto di morti del narratore rappresenta una sorta di trofeo delle sue esperienze giornalistiche, ma anche un segno della sua distanza emotiva e della sua alienazione dalle persone e dalle realtà che ha incontrato lungo il suo percorso.
In definitiva, “L’inviato” è una ballata che offre una visione critica e cinica del giornalismo e del potere, invitando il lettore a riflettere sul ruolo e sulla responsabilità dei media nel rappresentare e interpretare il mondo.
L’inviato
Visitai paesi lontani
per trovare la rabbia
ma fui sempre
un ricco tra i poveri
e tornavo a parlarne
un po’ abbronzato.
Fui abbastanza sincero
e mai troppo bugiardo
ma il coraggio,
quello vero
non lo trovai mai.
Ora dirigo
un prestigioso giornale
i miei amici dicono
che non ho più amici
ma ho una grande collezione
di cappelli esotici
di liquori forti
di foto di morti.
(da S. Benni, Ballate, Feltrinelli, Milano, 1991)
Audio Lezioni su Stefano Benni del prof. Gaudio