Linda De Benedictis
27 Gennaio 2019Mario Falanga
27 Gennaio 2019appunti scolastici di diritto di Elena
I significati del termine stato”
Lo stato è l’organismo giuridico pubblico più importante. Ciò che lo contraddistingue rispetto agli altri organismi giuridici, è il fatto di non dipendere, ne con riguardo alla propria nascita, né con riguardo alla propria sopravvivenza, da nessun altro ordinamento.
Lo stato si definisce ordinamento giuridico originario e sovrano.
Lo stato può essere stato-ente o stato-comunità: lo stato ente è il complesso di organi che esercita il potere supremo su un dato territorio e nei confronti si un determinato popolo, lo stato comunità è il complesso di organismi che sono espressione diretta della comunità dei cittadini di uno stato a cui questo concede spesso forme di libertà e autonomia.
I cosiddetti elementi costitutivi dello stato
Secondo la dottrina tradizionale si dice che lo stato è costituito da tre elementi: elemento formale costituito dalla sovranità, elemento materiale costituito dal territorio e l’elemento personale costituito dal popolo.
Lo stato è sovrano in quanto è un’autorità che non ha altre autorità superiori, al suo interno, ogni potere al proprio.
La sovranità
La sovranità quindi negli ordinamenti democratici, non è più un attributo dello stato, ma del popolo, cioè di uno degli elementi dello stato-ordinamento. Un ordinamento è chiamato democratico proprio perché il popolo può esercitare la sua sovranità attraverso elezioni periodiche per scegliere i governanti e partecipare ai referendum.
Il territorio
Il territorio è l’ambito spaziale sul quale lo stato esercita la sua sovranità-
Le parti del territorio sono:
· il mare territoriale e cioè il mare costiero, fin dove si estende la possibilità di controllo dell’uso.
· Il soprasuolo ossia lo spazio aereo sovrastante il territorio e il mare territoriale e il sottosuolo per esempio le miniere
· I luoghi riconosciuti dagli stati come extraterritoriali o immuni.
Per questo è importante il confine dello stato che è il luogo nel quale si arrestano i suoi poteri dello stato vicino.
Al confine vi è normalmente una dogana, cioè un ufficio dello stato che controlla l’importazione e l’esportazione di prodotti e ladempimento degli obblighi fiscali.
Il popolo
Il popolo è costituito dal complesso dei cittadini, ossia dalle persone che hanno la cittadinanza dello stato, ovunque esse si trovino.
Alla cittadinanza sono connessi una serie di diritti e di doveri: in particolare, solo il cittadino può esercitare i diritti politici (diritto di voto) così come solo al cittadino possono essere imposti determinati doveri (dovere di difendere la propria patria).
Il popolo inteso come elemento dello stato non va confuso con il termine popolazione: questa indica l’insieme delle persone che si trovano all’interno del territorio di uno stato, qualunque sia la loro cittadinanza.
Diverso dal concetto di popolo è quello di nazione da intendersi come un’entità ideale che identifica un gruppo etnico con caratteri, storia, lingua e tradizioni comuni.
Gli stranieri
Per quanto riguarda i cittadini stranieri ossi gli stranieri che hanno cittadinanza di uno degli stati membri dell’unione europea, non sono sottoposti ad alcuna limitazione per quanto riguarda l’ingresso, la residenza e il lavoro all’interno degli stati dell’unione europea.
Gli stranieri extracomunitari per entrare e risiedere in Italia devono ottenere un permesso di soggiorno, che può essere rilasciato dalle autorità solo se lo straniero dimostra di avere un contratto di lavoro subordinato oltre che un alloggio.
Gli apolidi che sono coloro che non possiedono alcuna cittadinanza sono normalmente soggetti agli stessi doveri e godono degli stessi diritti riconosciuti ai cittadini italiani.
La stessa costituzione ammette che lo stato italiano possa consegnare a un altro stato una persona rifugiatasi nel suo territorio concedendo la sua estradizione.
La divisione dei poteri: nazione ed evoluzione storica
La divisione dei poteri può essere formulata in modo semplice.
I compiti fondamentali dello stato che sono quello di fare le leggi, eseguirle e fai sì che vengano rispettate da tutti, sono ripartiti fra tre apparati:
- Le assemblee legislative che adottano i precetti generali e astratti, cioè le norme (potere legislativo)
- Lapparato esecutivo che esegue e attua la politica statale (esecutivo)
- Lapparato giudiziario che giudica le controversie tra cittadini nonché quelle tra questi e lo stato (giudiziario)
All’origine dunque la divisione dei poteri era una sorta di divisione dei compiti fra stati sociali oltre che tra organismi pubblici che garantiva la partecipazione e l’indipendenza delle varie parti sociali nella gestione dello stato.
I parlamenti eletti a suffragio più ampio attraverso cioè il diritto di voto esercitato da una larga fascia si popolazione divennero legislatori onnipotenti.
Le nuove funzioni dello stato
Le tre nuove funzioni dello stato sono:
- La funzione costituente
- La funzione di indirizzo politico
- Le funzioni pubbliche neutrali
Il potere costituente è quello diretto ad adottare una costituzione o a modificare al costituzione in vigore.
La funzione di indirizzo politico è la funzione che determina gli obbiettivi e il programma di governo.
Democrazia diretta e democrazia indiretta
Gli istituti di democrazia indiretta sono quelli che permettono al popolo o maglio al corpo elettorale di esercitare la sovranità eleggendo propri rappresentanti che sono chiamati a svolgere le funzioni pubbliche.
Gli istituti di democrazia diretta sono quelli in cui si affida al popolo l’esercizio di alcune funzioni che vengono esercite direttamente senza lintermediazione dei rappresentanti.
Le principali forme di stato attuali
Per forma di stato di intende il complesso di principi e regole che disciplinano il rapporto tra potere statuale e società civile.
Le principali forme di stato attuali sono classificabili:
- In relazione all’equilibrio e alla distribuzione dei poteri pubblici sul territorio
- In relazione ai rapporti tra società e stato
- In relazione all’assetto dei rapporti economici
Gli stati unitari sono caratterizzati sa un apparato amministrativo centrale e periferico dipendente, in larghissima parte, dal governo centrale posto della capitale
Gli stai federali invece sono costituiti da vari stai membri e da uno stato federale. Gli stati membri mantengono la loro supremazia nel proprio ambito territoriale. Solo lo stato federale però agisce all’esterno per la difesa e i rapporti internazionali. Sono uno stato federale gli stati uniti damerica.
Gli stati ragionali costituiscono una forma intermedia tra stato unitario e federale: il potere è distribuito all’interno tra enti detti regioni con organi elettivi e autonomi.
Lo stato democratico è caratterizzato dalla compensazione rappresentativa degli organi deliberativi e quindi alla sovranità popolare.
L’opposto di uno stato democratico è lo stato autoritario quale si ebbe in italia durante il periodo fascista: lo stato autoritario limita la libertà, toglie la sovranità al popolo e rafforza l’autoritarismo dei poteri pubblici.
Si definiscono stati capitalistici gli stati caratterizzate dalla proprietà privata dei mezzi di produzione e in particolare delle imprese.
Evoluzione storica delle forme di stato
La forma dello stato assoluto nella sua primitiva versione di stato patrimoniale si affaccia e consolida nella prima fase della formazione dello stato moderno.
Nello stato patrimoniale gli istituti e gli aspetti principali dello stato sono ancora regolati dal diritto privato.
Nell’800 si afferma lo stato liberale o di diritto che riconosce e tutela in sede costituzionale e in via amministrativa, i diritti dei cittadini.
Nello stato totalitario tutto il potere è accentrato nelle mani di un unico capo o di un unico organo supremo.
Le caratteristiche dello stato italiano
Lo stato italiano è:
· Repubblicano, capo dello stato è una persona eletta periodicamente e non un membro di una famiglia
· Democratico, è democratico un ordinamento governato dal popolo.
· Regionale, è tale perché oltre allo stato centrale vi sono in periferia venti regioni che sono come lo stato, enti pubblici, governati da corpi elettivi, con potere legislativo.
· Pluralista
La costituzione in senso formale e in senso materiale
La costituzione indica uno specifico e preciso atto normativo che contiene l’insieme delle disposizioni fondamentali che regolano la vita di una comunità territoriale organizzata in stato: la costituzione in senso formale.
La costruzione in senso formale è il testo costituzionale così come approvato dal potere costituente.
La costituzione in senso materiale è il complesso delle norme costituzionali che tiene conto sia della costituzione formale, sia del modo in cui le norme che essa contiene trovano effettiva e concreta applicazione nella prassi.
La fase oligarchica
Sotto il profilo della sua struttura lo statuto albertino era una costituzione:
· Concessa, non emanata dal basso ma calata dall alto
· Flessibile xke non aveva uan forza giuridica superiore a quella delle leggi ordinarie ed era da queste modificabile
· Breve xke si limitava a regolare organicamente l’organizzazione dello stato.
Il parlamento non rappresentava il popolo, ma unicamente quella quota molto ristretta della popolazione a cui la legge elettorale concedeva il diritto di voto.
La costituzione oligarchica e di stato monoclasse: una costituzione che prevede il governo dei pochi sui molti; uno stato dominato da una solo classe sociale.
La fase liberal-democratica
Il diritto di votare venne riconosciuto in realtà non a tutti ma solo ai cittadini maschi che avessero compiuto 21 anni e sapessero leggere e scrivere, oppure avessero compiuto 30 anni anke se analfabeti.
I partiti politici sono legati a doppio filo con la democrazia, il partito socialista fondato nel 1892 è stato il primo vero partito organizzato con un programma e uno statuto.
Il liberismo economico inteso come astensione dello stato.
Il liberismo economico inteso come astensione dello stato venne abbandonato.
Si verificò una crescita dell’intervento dello stato nell’economia in particolare attraverso l’assunzione diretta della gestione di attività imprenditoriale; le cosiddette imprese pubbliche.
Il periodo fascista
La prima tappa fu la soppressione del rapporto di fiducia fra le camere dei deputati e il governo e l’assegnazione di una posizione di forte preminenza al capo del governo, cioè il duce nominato e revocato solo dal re mentre il parlamento veniva privato di ogni potere.
La seconda tappa, sostanziale sottrazione al parlamento anke del potere legislativo. La terza tappa fu la soppressione della camera dei deputati.
La fase repubblicana
Con la fine della seconda guerra mondiale si apre per litalia una nuova fase della sua evoluzione costituzionale.
La costituzione repubblicana si differenza nettamente dallo statuto albertino essa è una costituzione:
votata, rigida, lunga, repubblicana e democratica.