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27 Gennaio 2019Adolescenza
27 Gennaio 2019di Robert Stevenson
relazione di narrativa di Giulia Alotto
Titolo: Lo strano caso del Dottor Jekill e Mr. Hyde
Autore: Robert Louis Stevenson
Protagonista e personaggi: Dottor Jekill, Mr. Hyde, Utterson
Ambiente: Londra
Scritto nel: 1885
Riflessione:
Nel romanzo Lo strano caso del Dottor Jekill e Mr. Hyde” si evidenzia la tematica del doppio, ossia la presenza di due parti principali e opposte nel nostro essere. Il Dottor Jekill è un uomo altruista, lavora sempre per gli altri, ha una cultura molto ampia ed è vissuto in modo benestante; Dopo molti studi scoprì la formula segreta che lo trasforma in Hyde mutando anche nell’aspetto. Hyde è la parte cattina di Jekill, quella non altruista e senza blocchi: animale. Impegnato sempre nelle opere di beneficenza il dottore non si era più dedicato al divertimento, alla trasgressione e così, trasformandosi in Hyde, poteva dar libero sfogo ad ogni suo desiderio senza però rovinare la sua reputazione. A breve, il dottor Jekill comprese che Hyde era una parte importante del suo essere e prese a trasformarsi in lui più frequentemente. Hyde, parte animale e senza cultura, senza controlli, incominciava però a commettere veri e propri omicidi mentre Jekill si adoperava sempre per rimediare ai danni offrendo denaro. Essendo una parte libera” Hyde incominciò a trasformarsi senza preavviso e Jekill, ormai disperato, doveva assumere sempre maggiori quantità di pozione per tornare sé stesso. Jekill comprese così di essere lui stesso prigioniero della sua parte animale e, dopo aver lasciato testimonianza scritta della sua storia all’amico, decise di uccidersi e così di porre fine alle sue sofferenze e a quelle degli altri. Io credo che in ogni persona sia presente sia un dottor Jekill che un Mr.Hyde; essi fanno parte della nostra vita: il dottor Jekill rappresenta la nostra parte culturale non priva di buon senso e di sentimenti, mentre Hyde è la nostra parte insensibile e senza blocchi, crudele. La nostra felicità spesso dipende dal fatto di far convivere in modo equilibrato le due parti del nostro essere. Infatti, in ogni nostra esperienza, è importante il giudizio” di entrambe le parti poiché, non solo la parte culturale ma, anche il nostro istinto riveste una parte fondamentale del nostro essere che non è possibile cancellare. Negli animali, appunto, è più visibile questa parte poiché la loro vita e sopravvivenza è dettata solo dalla loro capacità e istinto; in un animale invece abituato alla convivenza con l’uomo, anche se è comunque sempre presente il suo istinto, esso sarà presto bloccato” dalla conoscenza dello animale verso i padroni. Per l’essere umano è lo stesso; se in una determinata esperienza noi reagiamo istintivamente siamo però in grado di bloccarci comprendendo che la nostra reazione è spagliata o inadatta, inoltre saremo poi capaci di dare significato e spiegare le ragioni del nostro agire.