Grappoli maturi..
24 Agosto 2022Tarquinia e Cerveteri
25 Agosto 2022Il ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi ritiene inderogabile “L’aggiornamento delle competenze digitali del personale” scolastico: le esigenze emerse nel periodo della pandemia lo impongono.
Il significato di “Competenze digitali” è lo spartiacque: si riferisce alla strumentazione o alla cultura informatica?
“L’albero nasconde la foresta” è un aforisma che ben rappresenta la biforcazione. L’avvento delle nuove tecnologie dell’informazione, infatti, ha dilatato la dimensione dei problemi trattabili e ha accelerato la conquista di nuove conoscenze che, scrive la rivista Nature, raddoppiano in quattro anni.
Questi due aspetti sono sufficienti per tratteggiare la professionalità docente cui l’aggiornamento dovrebbe tendere.
La dilatazione della dimensione dei problemi implica il superamento dell’individualismo: la scomposizione della situazione in parti più minute per abbatterne la complessità, il lavoro d’équipe, la visione sistemica, la documentazione delle scelte, la capitalizzazione degli scostamenti risultati attesi-esiti sono alcuni dei comportamenti che caratterizzano l’operatività di una docenza conforme al nuovo contesto. Si tratta dell’assunto base del decreto delegato 416 del 1974, rivitalizzato nel 1994, mai applicato.
La vorticosa, imprevedibile espansione delle conoscenze, che avviene per ristrutturazione, non per accumulazione, impone l’adeguamento dei traguardi dell’insegnamento: le capacità degli studenti, che le competenze rendono visibili, diventano la meta. Ne discende la necessaria ridefinizione delle materie scolastiche: sono l’ambito di progettazione dei percorsi formativi e della proposizione di una precisa immagine delle discipline. I nodi concettuali sono da affiancare ai problemi di cui sono soluzione e ai procedimenti di ricerca che hanno condotto alla loro scoperta. Questi procedimenti, essendo perfettamente sovrapponibili a quelli che emergono dalla manifestazione delle competenze, costituiscono il fondamento di una progettazione didattica efficace. La legge sull’autonomia scolastica del 1999 n. 275, autonomia “che si sostanzia di progettazione formativa, educativa e dell’istruzione” prescrive alle scuole di adeguare il servizio scolastico allo scenario sovra indicato. Prescrizione mai rispettata perché la collegialità scolastica è solo formale: la definizione e il controllo degli obiettivi, chiave di volta della progettazione, non sono praticati.
Da quanto esposto si evince che l’aggiornamento centrato sulla strumentazione digitale copre un’esigenza immediata; non coglie l’origine dello stallo dell’istituzione. Il relativo superamento avverrà solo se le regole del sistema scolastico troveranno autentica applicazione.