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18 Febbraio 2024La visione della scuola del ministro Azzolina confligge con quella dell’attuale ministro Valditara.
Divergenti sono le loro interpretazioni della finalità del sistema scolastico, come si evince dal significato attribuito alla parola “competenza”: è un termine primitivo/elementare o sono da mettere in risalto le sue componenti?
Due episodi sono sufficienti per illuminare il campo del problema.
L’ex ministra ha organizzato un ciclo d’incontri dal titolo “Ripensare all’educazione nel XXI secolo” con l’obiettivo di costruire una scuola in grado di affrontare le sfide delle nuove generazioni.
La risultante è stata la promozione delle capacità; capacità da sviluppare utilizzando le conoscenze e abilità come strumenti.
Competenza è un termine non primitivo.
Il ministro Valditara ha presentato un disegno di legge di riforma dell’istruzione tecnica professionale che prevede l’ingresso d’imprenditori e dirigenti d’azienda nelle aule scolastiche. Questa iniziativa, nonostante la parzialità del settore, riflette la sua visione della mission della scuola: facilitare l’ingresso nel mondo del lavoro.
Competenza è un termine primitivo.
Per circoscrivere il campo del problema e illustrarne la dimensione si può richiamare un’iniziativa di Gianni Degli Antoni, che fu preside della facoltà di scienze dell’informazione di Milano. Gli esiti degli esami erano monitorati e classificati in base alle scuole di provenienza: gli studenti del liceo classico erano ai primi posti.